Mastrosimone: “Nei prossimi giorni la firma delle convenzioni con le scuole in modo da impiegare i precari entro i primi giorni di marzo”
“I precari della scuola possono tirare un sospiro di sollievo, sul BUR numero 5, in uscita mercoledì 16 febbraio, sono stati, infatti, pubblicati gli esiti della valutazione degli avvisi pubblici “Cittadinanza scolastica – Competenze per la Lifelong Learning”, “Consolidamento competenze di base – disabilità – stage – formazione permanente” e “Interventi per la scuola primaria” che impegneranno il personale precario, tra docenti, insegnanti di sostegno e collaboratori scolastici”.
È la dichiarazione dell’Assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone.
“Abbiamo fatto il possibile – ha affermato l’Assessore Mastrosimone – per espletare le procedure di valutazione delle candidature in tempi brevi ed evitare i ritardi verificatisi l’anno scorso. Purtroppo ci sono state delle difficoltà dovute al mancato rispetto dei parametri previsti dai bandi, che gli uffici hanno colmato riequilibrando i progetti, anche con il contributo delle scuole. Questo per evitare che i progetti, seppur validi dal punto di vista dei contenuti venissero esclusi per motivi di carattere tecnico. Ciò soprattutto per tutelare l’interesse dei nostri ragazzi e fare in modo di finanziare il maggior numero di progetti possibile”.
“I bandi – spiega Mastrosimone – finanziano interventi per lo sviluppo della creatività giovanile, della cittadinanza scolastica, dell’orientamento, della legalità, dell’imprenditorialità, delle abilità linguistiche e delle competenze di base e per favorire l’integrazione degli studenti portatori di handicap e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, presentati dalle scuole nell’ambito del Programma triennale per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica”.
“L’obiettivo – ha dichiarato l’esponente di Giunta regionale – è quello di rendere la scuola più protagonista e al passo con la modernità nella preparazione dei nostri giovani e offrire loro adeguati strumenti di conoscenza per renderli competitivi sul mercato del lavoro al pari dei ragazzi di altre aree del Paese.
La Regione, inoltre, si è fatta carico di tamponare la grave situazione che si è venuta a creare per il grande numero di precari che sono rimasti fuori dall’attività lavorativa a causa dei tagli operati dal Governo, facendo in modo che essi potessero essere impegnati nei progetti sviluppati dai vari Istituti con il finanziamento regionale”.
Finalità del bando “Cittadinanza scolastica”, finanziato con oltre 5,5 meuro, è quella di assicurare agli alunni l’acquisizione di nuove competenze per adattarsi con flessibilità ai mutamenti sociali ed economici in atto.
Sono 84 i progetti, di cui 63 ammessi a finanziamento su più linee di intervento, candidati dalle Scuole secondarie di primo e secondo grado. A regime, le attività sostenute nel bando, impegneranno 505 docenti precari, circa 130 docenti sul sostegno, 9 assistenti tecnici precari, 103 unità del personale non docente Ata.
Per il rafforzamento delle competenze di base della lingua italiana, di una lingua straniera e della matematica (Azione A), sono stati approvati 51 interventi; nell’ambito della Scuola Inclusiva (Azione B) sono, invece, in graduatoria 26 iniziative; per lo sviluppo della Creatività giovanile e delle Competenze per l’Innovazione (Azione C) ne sono stati approvati 4; per la Formazione permanente (Azione D) sono 30, infine, gli interventi sostenuti.
Nell’Avviso “Interventi per la Scuola primaria” sono in graduatoria la quasi totalità dei progetti presentati: 45 su 46.
Secondo le previsioni, le iniziative ammesse permetteranno di impegnare nelle scuole elementari 278 precari, di cui 187 docenti, 35 insegnati di sostegno e 56 collaboratori scolastici (personale Ata).
I progetti spaziano in diversi campi di azione: si va dal sostegno agli alunni con disabilità fino al potenziamento delle abilità linguistiche, matematiche, delle lingue straniere e alla realizzazione di attività artistiche e ed espressive, motorie e altre di particolare rilevanza educativa, come ad esempio le attività per diffondere una cultura di parità e di non discriminazione.
L’Avviso è stato finanziato con circa 400 mila euro. Il contributo massimo per progetto è di 20 mila euro. Nei prossimi giorni le scuole saranno chiamate a sottoscrivere le convezioni relative ai progetti, che consentiranno di far partire le procedure di nomina sulla base degli elenchi tenuti dagli uffici scolastici regionali.
Pubblicato sul Bur del 16 febbraio 2011 il Piano per diritto allo studio 2011/2012
Mastrosimone: “provvedimento importante per garantire ai nostri ragazzi un sistema di istruzione di eccellenza e sostenere le loro famiglie”
È stato pubblicato sul numero 5 del Bollettino Ufficiale Regionale, oggi in uscita, il Piano regionale integrato per il diritto allo studio 2010-2011.
A darne notizia è l’Assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone.
“L’impegno della Regione – ha dichiarato l’Assessore Mastrosimone – è volto a sviluppare un sistema di istruzione di eccellenza, migliorando la qualità dei circuiti formativi, in cui tutti i nostri ragazzi abbiano pari diritti e pari dignità, tenendo conto delle realtà sociale ed economica della nostra regione, delle esigenze connesse alla peculiarità dei territori e delle specifiche esigenze dei soggetti più deboli. Il Piano, infatti, rappresenta lo strumento per agevolare la frequenza delle scuole dei ragazzi che si trovano in condizioni di svantaggio economico e sociale, in particolare dei soggetti disabili, oltre a migliorare l’offerta formativa attraverso l’introduzione di innovazioni didattiche per l’accrescimento delle competenze degli alunni”.
“Anche se gli indicatori della Basilicata sono i migliori tra quelli delle regioni meridionali – prosegue l’esponente di Giunta Regionale – gli obiettivi collegati al Piano puntano ad ottenere entro il 2013 risultati legati alla scolarizzazione, quali la riduzione dal 12 al 10 per cento della percentuale di abbandoni precoci degli studi, l’abbattimento dal 34 al 21 per cento di giovani di 15 anni che dimostrano scarse competenze in lettura e la riduzione dal 38,4 al 21 per cento dell’entità dei ragazzi della stessa età con scarse competenze in matematica. Nel Piano regionale, perciò, sono contenuti interventi per contrastare la dispersione scolastica, quali la promozione della residenzialità nei convitti, nei collegi, o il sostegno alla frequenza attraverso l’erogazione di borse di studio, l’acquisto di testi scolastici, il sostegno al servizio dei trasporti, l’organizzazione di mense e, nelle aree rurali, di centri di raccolta. Si punta, ancora, a migliorare l’offerta formativa con innovazioni didattiche che favoriscono le competenze degli alunni in lettura e matematica (valutate secondo la metodologia Ocse-Pisa). Per garantire reali pari opportunità, novità assoluta del Piano, inoltre, sono i contributi per l’acquisto di strumenti e programmi informatici per bambini e ragazzi dislessici o con difficoltà di apprendimento”.
“Abbiamo messo in campo le risorse a disposizione – continua Mastrosimone – anche facendo uno sforzo rispetto alle ristrettezze del bilancio regionale per garantire, in maniera tangibile, il diritto allo studio per i nostri ragazzi e sostenere le famiglie, attraverso i comuni, in questo momento economico così difficile. Ricordo che la maggior parte degli interventi del Piano sono rivolti ai comuni, che presentano richiesta di contributo alla Regione sulla base delle esigenze dei loro cittadini”.