Edilizia sovvenzionata nei Sassi, proseguono i lavori. Smentida dal Comune di Matera la notizia diffusa in merito dal consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini
Sono state diffuse da un consigliere comunale di Matera notizie relative ad un presunto blocco dei lavori per la realizzazione di 72 alloggi di edilizia sovvenzionata nei Sassi finanziati dalla Legge regionale 179 del 92.
I lavori di cui si parla, al contrario, sono ripresi il 10 dicembre 2010 e proseguono regolarmente.
E’ solo il caso di ricordare che i progetti di cui inopinatamente il consigliere comunale parla risalgono al 1995. In particolare, i lavori iniziarono nel 2005 e nel corso di questi anni sono stati più volte interrotti fino al definitivo blocco nel 2008, con l’amministrazione comunale di centrodestra.
Non appena insediatasi questa Amministrazione comunale, grazie all’impegno profuso dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Maria Pistone, dopo alcuni contatti tra la struttura e l’impresa, che nel frattempo aveva preannunciato la volontà di rescindere il contratto, con gravi danni per il Comune, è arrivata alla definizione di una perizia di variante che ha consentito la ripresa dei lavori.
Questa amministrazione comunale ritiene strategico l’obiettivo che si è data di assegnare alloggi popolari nei Sassi per consentire anche a fasce sociali più deboli di vivere negli antichi rioni di tufo e, nel rispetto delle norme sulla gestione dei lavori pubblici, continuerà a operare con rigore e trasparenza per assicurare i diritti dell’impresa e quelli dell’amministrazione comunale.
La nota del consigliere comunale del PD Adriano Pedicini sul presunto blocco dei lavori di edilizia residenziale pubblica nei Sassi di Matera.
Mentre la disoccupazione raggiunge livelli record, mentre le frizioni sociali aumentano per le tante famiglie senza reddito che giornalmente affollano l’ingresso del comune, nessun cantiere si avvia nemmeno quelli annunciati con l’enfasi del fare per il giorno dopo. Ad esempio, sono mesi che l’amministrazione comunale ha comunicato il ripristino dei lavori di edilizia residenziale pubblica nei Sassi per la costruzione di alloggi finanziati dalla legge regionale 179/92 ma ad oggi ancora nulla, tutto è fermo. Eppure si tratta di lavori finanziati da tempo per un investimento totale di poco meno di 10 milioni di euro che darebbero lavoro a centinaia di disoccupati nel settore dell’edilizia, con ricadute economiche sul territorio di grande impatto per le tante attività del settore. Non ci sono ostacoli a riprendere i lavori, non ci sono neanche grandi manovre da fare, ma semplicemente un voler darsi da fare. Il bando per l’affidamento di tali lavori è stato da tempo aggiudicato da una impresa campana il Consorzio Stabile Novus, azienda che ha già cantierizzato i lavori per poi vederseli sospendere. Sta di fatto che proprio a causa della prolungata sospensione dei lavori la società ha citato in danno il Comune di Matera e chiesto un risarcimento pari a 952.000 euro, pagamento che dovrà essere corrisposto, è proprio il caso di dire oltre al danno la beffa. Disperdiamo le nostre risorse economiche per pagare evitabili indennizzi e contenziosi e tutto ciò passa tranquillamente ed impunemente senza che alcuno si ponga minimamente nella condizione di pensare che ci possano essere responsabili del fiume di denaro pubblico che viene delapidato impunemente e, vi assicuro che questo non è l’unico caso. Non ci si pone nemmeno il problema di verificare se vi sia un responsabile di danni che costituiscono enormi somme di denaro. Ma ci rendiamo conto di quanto si poteva realizzare senza lo sperpero di questo denaro? A questo punto non c’è da meravigliarsi di nulla, anche perché ad un anno dalle elezioni tutto è ritornato come prima: tutti protestano, ma in silenzio, guai a farsi sentire, potresti essere escluso.
Adriano Pedicini Consigliere Comunale del PDL
La sceneggiata della 179 continua – intervento di Pio Abiusi
Per quello che riguarda la 179/92 cui fa riferimento il volenteroso consigliere Pedicini siamo, purtroppo, solo alle chiacchiere e chi sa, non pochi, non parla.
Nel lontano 1992 vennero stanziati 18 miliardi, più o meno, per fare edilizia economica e popolare.
Venne in mente al comune di Matera di recuperare delle case demaniali nei Sassi ed adibirle a case popolari
All’epoca i Sassi erano ancora spopolati. e diruti.
Ci si organizzò, gruppi di studi e progettazione, venero previste “sulla carta” 72 o 73 alloggi.
Chi ci guadagnò furono architetti ed ingegneri coordinati in pompa magna da un luminare.
Progettarono il nulla e si presero qualcosa come 2 Miliardi di lire..
Il costo della progettazione del nulla incise per circa 80 Euro- 160 mila lire- al mq.
Una pacchia! Il consiglio comunale nel ’98 approvò.
Dopo di ciò ci si rese conto che il tutto non stava né in cielo né in terra.
Erano inclusi anche strutture ormai crollate.
La spesa per realizzare qualcosa sarebbe stata ben diversa e nel frattempo si era arrivati dal ’92 al ‘98.
Con l’arrivo dell’Euro e tutto quanto questo determinò , per incuria del governo nazionale, la situazione precipitò ulteriormente e con quei soldi residui se si riusciranno a realizzare una trentina di alloggi è ben pagato -.ci sarebbe lavoro per la Corte dei Conti-.
Parliamo ovviamente di recuperi al minimo e di quegli edifici meno degradati dei Sassi e dove è realmente possibile realizzare una abitazione.
Teniamo conto che i mq utili nei Sassi sono ben diversi da quelli delle abitazioni moderne, più razionali.
Progettarono case anche nelle grotte, figuriamoci.
E’ vero che oggi si fanno dormire i turisti in grotte in cui l’acqua scorre a fiumi e quelli se ne vanno bestemmiando ma siamo al “sacrificio” solo di una notte.
Poche abitazioni della 179 si stanno recuperando , i lavori si sono interrotti ed adesso mi sembra che siano ripresi ma non si sa dove si va a finire e chi mai ci andrà ad abitare.
I sassi non fanno sconti, case restaurate male sono invivibili.
Per restaurarle bene bisogna spenderci e non è cosa del pubblico che è capace di spendere ma con qualità scadente, capace anche di farseli crollare – i Sassi- addosso.
Se ben ricordo i lavori di cui il consigliere Pedicini sollecita la ripresa furono sospesi dalla precedente amministrazione.
Pio Abiusi
ahhhh…………Pedicini si è sbagliato, ha detto cose non vere, forse non ha visto operai per i sassi….ok, i lavori sono iniziati, bene, avete fatto bene a smentirlo….ma per i 952.000 € che si dice…?perchè non avete smentito anche quello….?