INDAGATO ANCHE L'INGEGNERE PIETROCOLA.
Si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di Montescaglioso,
Domenico Pietrocola, responsabile del settore Lavori Pubblici della
Provincia di Matera, accusato di turbata liceità degli incanti e
falsità ideologica di pubblico ufficiale in atti pubblici, nell'ambito
dell'inchiesta che vede al centro il Presidente del Consiglio Regionale
della Campania, Sandra Lonardo, moglie del dimissionario Ministro della
Giustizia, Clemente Mastella.
Le accuse contestate a Pietrocola sono relative ad un appalto
dell'amministrazione provinciale di Matera per la costruzione della
strada "Cavonica", lunga sette chilometri, per collegare il
comprensorio di Salandra alla "Basentana". L'appalto della strada, che
costerà 19 milioni di euro, è avvenuto nel 2007: un gruppo di imprese
dovrebbe completarne la
realizzazione entro dicembre 2008. Secondo quanto si è appreso a
Matera, Pietrocola avrebbe attestato la regolarità dell'aggiudicazione
dell'appalto, mentre, secondo l'accusa, la gara sarebbe stata
“pilotata”. Stupito, a tale proposito, si è detto Giuseppe Dalessandro,
assessore provinciale alle Infrastrutture, che in questi giorni funge
da vice del Presidente Nigro, impegnato all'estero in attività
istituzionali. Dichiarandosi fiducioso dell'operato della Magistratura,
Dalessandro ha espresso apprezzamenti sulla professionalità,
correttezza e trasparenza che hanno contraddistinto l’operato dell’alto
Dirigente Tecnico, da quando è alla guida della struttura (www.trmtv.it).
I PARTICOLARI DELL'INCHIESTA
Terremoto nell'Udeur. Ordinati gli arresti domiciliari per Sandra Lonardo Mastella, presidente del Consiglio regionale della Campania e moglie del ministro della Giustizia, che risulta invece iscritto nel registro degli indagati con ben sette ipotesi di reato: concorso esterno in associazione per delinquere, due episodi di concorso in concussione e uno di tentata concussione, un concorso in abuso d'ufficio e due concorsi in falso. Ma l'episodio più clamoroso contestato a Clemente Mastella è sciuramente il tentativo di concussione ai danni del presidente della Regione Antonio Bassolino. Provvedimenti restrittivi anche per gli assessori regionali campani dell'Udeur Luigi Nocera all'ambiente, ed Andrea Abbamonte al personale; il sindaco di Benevento Fausto Pepe, ed i consiglieri regionali Fernando Errico, capogruppo dell'Udeur, e Nicola Ferraro. In totale i provvedimenti restrittivi, partiti tutti dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, contro esponenti della giunta regionale campana, consiglieri regionali e amministratori dell'Udeur sarebbero 23; 4 da scontare in carcere.
Tutti i nomi degli indagati. Tra le persone sottoposte alla misura degli arresti domiciliari anche il sindaco del Comune di Cerreto Sannita, in provincia di Benevento, Antonio Barbieri, di Forza Italia. In carcere doveva andare Carlo Camilleri, presidente dell'Autorità di bacino del Sele e suocero di uno dei figli del ministro, da ieri però in ospedale per un malore. Gli altri esponenti politici Udeur coinvolti sono: Vincenzo Lucariello; Antonello Scocca; Domenico Pianese; Carlo Bianco; Erminia Florenzano; Francesco Cardone; Vincenzo Liguori; Nino Lombardi; Angelo Padovano; Domenico Pietrocola; Francesco Zaccaro; Letizio Napoletano; Paolo Budetta; Cristiana Fevola e Ugo Ferrara. Sono indagati a vario titolo per falso, corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e tentato abuso d'ufficio (repubblica.it).