Martedì 19 marzo 2013 il Comitato Terre Joniche e Altragricoltura ha occupato a distanza di quarant’anni nuovamente delle terre in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
L’occupazione dell’azienda agricola Fior di Salumi è stata un atto vero. Nelle settimane scorse questa azienda (la prima azienda allevatrice con produzione di biologico in Basilicata) è stata comprata all’asta nel chiuso di uno studio di un commercialista di Matera.
L’occupazione della terra è consistita in un primo atto di mettere a dimora 22 piante di olivo ma, soprattutto, nella costituzione di un’associazione che abbiamo voluto chiamare “Rinascita lucana”. Quando negli anni 50 e 60 i contadini che avevano occupato le terre si organizzavano per affrontare insieme l’attività della produzione e della commercializzazione costituivano cooperative che, spesso, chiamavano Rinascita.
Molte di quelle realtà cooperative (praticamente tutte) sono scomparse, distrutte dall’idea di cooperazione che è venuta avanti negli anni che ha voluto scimmiottare modalità imposte ed estranee al rapporto con la terra e il territorio e cancellate dall’aver assunto la competizione sul mercato come credo.Oggi noi ripartiamo da li, convinti che l’idea di tornare a difendere la terra dai nuovi speculatori e latifondisti di oggi sia la frontiera su cui scommettere per tutta la società per cui il rispetto della terra deve tornare ad essere una grande occasione di riscatto come fu la stagione di quanti hanno lottato per togliere le terre dai latifondisti del ‘900 chiedendo pane e lavoro.
Oggi chi ha messo le mani sull’azienda di Leonardo Conte e di Angela Ergastolo sa che quell’azienda è occupata e che non potrà godersela. Dovrà fare i conti sulla solidarietà ed il coinvolgimento attivo di tanti e tante costituiti nell’Associazione Rinascita Lucana.
Loro dovranno tornare indietro restituendo i beni nella disponibilità di quanti l’hanno condotta fin qui, alla politica spetta il compito di dare le risposte che da troppo tempo attendiamo.
Martedì sera, al termine dell’assemblea partecipata che abbiamo tenuto nella sala Consiliare del comune di Policoro abbiamo definito la piattaforma di lavoro (che renderemo pubblica nei prossimi giorni) per una nuova vertenza per il diritto alla terra che pretende risposte da Regione e Governo e punta al coinvolgimento attivo delle istituzioni del territorio e dei cittadini.Per intanto ci prendiamo le nostre responsabilità puntando a coinvolgere gli agricoltori e i cittadini. Fra gli obiettivi principali dell’Associazione Rinascita Lucana che abbiamo costituito c’è quello di costituire un G.A.T. ovvero un gruppo di acquisto terreni, che raccolga risparmio per almeno un milione di Euro ed investa per poter ricomprare a prezzo giusto e non certo a quello offerto dagli speculatori che hanno partecipato all’asta le terre di Leonardo e Angela e, se ci riusciremo, anche di qualcun altro in difficoltà.