ATTI VANDALICI SULL’AUTO CHE ACCOMPAGNATO LA PRINCIPESSA DI GIORDANIA A MATERA DENUNCATI DALL’AMMINISTRATORE UNICO DEL PALAZZO GATTINI LUXURY HOTEL NICOLA BENEDETTO.
Un’amara sorpresa, una nota stonata in un evento che pone Matera oltre i confini regionali per collocarla in una dimensione internazionale. La sigla del protocollo d’intesa fra la città di Matera e la città di Petra, con la presenza dall’ambasciatrice del regno di Giordania in Italia, la principessa Wijdan al Hashemi, porterà con se una traccia negativa: l’arroganza di vandali che hanno graffiato, con croci e profondi segni scalfiti nella lamiera, l’autovettura che trasportava la principessa durante una sosta in p.zza Duomo per permettere alla principessa e al suo staff una pausa all’ora di pranzo. Lo spiacevole episodio è, infatti, avvenuto in un orario compreso fra le 13.30 e le 15.00 di sabato 26 febbraio. In pieno giorno e sotto la sorveglianza delle pattuglie della polizia che hanno costantemente vigilato sulla zona per tutta la durata della permanenza della principessa a Palazzo Gattini, luxury hotel.
Voglio sgombrare il campo da qualsiasi ipotesi d’intolleranza fra popoli perché non credo sia stato questo il motivo che ha spinto quella mano scellerata a compiere un gesto di così grande empietà. Sono convinto che dietro quello sfregio ci sia tutta la considerazione verso un luogo, piazza Duomo, inteso come bene personale e non come un bene collettivo.
A sostenere questa convinzione schiere di amministratori che si sono succedute nel tempo. Nessuna di loro ha avuto il coraggio di assumere una scelta giusta ma impopolare: liberare piazza Duomo dal parcheggio selvaggio e incontrollato per dare lustro e splendore al luogo più rappresentativo della città!
La conta dei voti dei residenti nei rioni limitrofi alla fine ha convinto tutti a lasciare una delle cattedrali più belle del meridione in una discarica di macchine.
L’orgoglio e l’amore nei confronti della città da parte di chi ci amministra avrebbe avuto ragione sugli interessi dei singoli invece una politica miope e ammanettata, attenta solo a conservare il consenso elettorale ma non a tutelare i beni della comunità, consente ciò che, ragionevolmente, non è consentito in tutte le città d’Italia che delle piazze fanno occasione di incontro e di turismo.
Ristrutturare Palazzo Gattini è stata un operazione più culturale che commerciale. Restituire alla città un patrimonio con un valore storico inestimabile avrebbe dovuto riempire di orgoglio tutti. Invece c’è una fascia di persone che non apprezza la presenza di una struttura recettiva riconosciuta nelle prime dieci dimore storiche più belle nel mondo per il solo motivo di non avere la disponibilità dell’auto sotto casa.
Sono cittadini che hanno scelto di abitare un centro storico con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ciò comporta. Risiedere nei sassi, nelle case scavate nella pietra, nei suggestivi vicinati è una scelta che da merito a quei cittadini solo se hanno la consapevolezza di dover accettare qualche scomodità. E’ così dappertutto ma non a Matera. Qui il senso della proprietà produce gesti di arroganza e prepotenza quotidiani, questa volta un segnale di inciviltà più forte e grave perché rivolto verso un personaggio che rappresenta per la città un occasione di sviluppo sociale e culturale, la principessa di Giordania.
E allora a che serve parlare e intessere relazioni oltre manica, stabilire alleanze senza confini, preparare Matera al traguardo di città capitale europea della Cultura se non si ha la sensibilità di apprezzare e difendere ciò che si possiede. Se non si valorizza il “quartiere-simbolo”, “il salotto buono” per affascinare e accogliere il visitatore, per stupire il turista ma soprattutto per godere, in prima persona, di uno scenario più dignitoso ad incorniciare la cattedrale.
“Ho ancora negli occhi lo stupendo spettacolo che mi si e’ mostrato davanti quando sono arrivato a Matera e si è aperto il grandioso anfiteatro dei Sassi.” Sono le dichiarazioni rilasciate nella città dei Sassi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che il 20 settembre 2001 visitava la città in compagnia della moglie Franca.
Lo stesso entusiasmo e lo stesso stupore è stato espresso dal presidente Giorgio Napolitano, nel 2009, quando in visita a Matera è stato ospite a Palazzo Gattini e solo in quella occasione la piazza era libera dalle macchine: uno spettacolo unico ed entusiasmante nonostante il cantiere aperto per la ristrutturazione della cattedrale.
Sul grandioso anfiteatro dei sassi, definito da Ciampi, fra il barisano e il caveoso, c’è un monumento civile e religioso davvero imponente che collega, con tutto il suo patrimonio di storia e di cultura, gli antichi rioni. E’ piazza Duomo. Ne è parte integrante. E’ un bene che non va offeso e oltraggiato ma difeso e valorizzato.
Ed oltre alla cattedrale su quella piazza si affaccia la storia con le sede Arcivescovile, ad angolo casa Passarelli con il suo ingresso in via San Potito, Palazzo Malvini Malvezzi, Palazzo De Scalzonis Persio, Palazzo Gattini. In ogni dimora la traccia del passato remoto e di quello prossimo, possibile che tutto questo non meriti maggiore attenzione e cura?
Nicola Benedetto
Amministratore Unico di Palazzo Gattini
IL REPORT DI SASSILIVE.IT A CURA DI MICHELE CAPOLUPO SULLA PRESENZA A MATERA DELLA PRINCIPESSA E AMBASCIATRICE DI GIORDANIA IN ITALIA WIJDAN AL-HASHEMI
Un ponte tra le due sponde del Mediterrano che diventa più visibile con il gemellaggio sancito nel pomeriggio di sabato 26 febbraio nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi tra il sindaco di Matera Salvatore Adduce e Sua Altezza Reale Wijdan al-Hashemi, Principessa e Ambasciatore del Regno di Giordania in Italia. Dopo aver incontrato nel Palazzo di Governo della Prefettura di Matera i massimi rappresentanti istituzionali di Regione, Provincia e Comune di Matera nel pomeriggio di venerdì 25 febbraio, il gradito ospite del Regno di Giordania, da quattro anni e mezzo a Roma per svolgere la funzione di Ambasciatore del suo Paese in Italia ha cominciato la sua visita al nostro patrimonio tutelato dall’Unesco partendo dei luoghi più suggestivi a disposizione dell’Umanità nella città dei Sassi: la Cripta del Peccato originale. Quindi la Principessa di Giordania si è trasferita nel pomeriggio nella chiesa sconsacrata in via Muro di pertinenza del Palazzo Gattini per rispondere alle domande dei giornalisti. L’ultima tappa, quella più attesa, era in programma all’interno di Palazzo Lanfranchi, dove era in programma una tavola rotonda promossa dallo IASEM (Istituto Alti Studi Euro-Mediterranei) e la sigla del protocollo d’intesa che ha sancito il gemellaggio tra Matera e Petra. Al tavolo con il sindaco di Matera Salvatore Adduce, l’assessore al turismo della Provincia di Matera Antonio Montemurro, l’assessore regionale Rosa Mastrosimone e il vice-presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella erano presenti la Principessa di Giordania Altezza Reale Wijdan al-Hashemi, il commissario del Parco Archeologico e patrimonio culturale di Petra Emad Hijazeen e i vertici dello Iasem, il presidente Giuseppe Papaleo e il vice-presidente Pierpaolo Grezzi. “Le prime impressioni sulla città sono commoventi – aveva dichiarato già in conferenza stampa la Principessa di Giordania – stamattina ho avuto la fortuna di visitare una chiesa rupestre che presenta degli affreschi bellissimi illustrati benissimo dal signor Nicola Rizzi. Voglio sottolineare il calore dell’accoglienza che ho ricevuto nelle prime 24 ore che ho trascorso in questa città meravigliosa. Mi considero molto fortunata e conserverò un ricordo eccezionale di questa città.” Poi nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi ha aggiunto: “Oggi ho scoperto Matera e devo dire che le persone di questa città sono le più belle. Ma tutta l’Italia è bella. Voi siete fortunati perchè il 75% dell’eredità culturale umana è nel vostro Paese. Qui c’è la musica più bella, avete inventato l’Opera e poi io adoro tantissimo la canzone napoletana. In Italia poi c’è una cucina fantastica e i vini italiani sono i migliori che io abbia assaggiato. Ribadisco che mi sento fortunata a tal punto da pensare che nella vita precedente ho vissuto in Italia, precisamente a Firenze, città nella quale ho fatto la corte a Lorenzo de’ Medici anche se non sono riuscita a conquistarlo. A maggio si concluderà la mia missione in Italia come Ambasciatrice del mio Paese ma voglio tornare a Matera come amica e come turista per vederla ancora meglio. Come auspico che anche voi possiate presto venire in Giordania per conoscere in maniera approfondita il nostro Paese.” In conferenza stampa è stato chiesto alla Principessa un suo giudizio sulla rivolta in Libia alla quale il leader Gheddafi ha risposto con l’uso delle armi. “Spero che questo sterminio di vite umane cessi subito”. Sulla guerra civile che è scoppiata nel paese nord-africano si è espresso senza mezzi termini anche il vice-presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella. “Le rivolte scoppiate prima in Egitto e poi in Libia rendono indispensabile a mio avviso la cooperazione mediterranea. La sofferenza della comunità libica ha un nome ben preciso: l’atrocità di Gheddafi che rispondere con una forza brutale ad una protesta legittima di chi combatte per la democrazia. Io chiederò all’Unione Europea di ipotizzare l’ingerenza umanitaria sotto l’egida dell’Onu come è stato fatto per il Libano. C’è un dittatore che sta illudendosi di spegnere la voglia di libertà attraverso l’uso delle armi e l’Unione Europea non può restare indifferente.”
La parola passa quindi al sindaco Adduce, che concentra il suo discorso sul valore che assume la stipula di un protocollo d’intesa tra Matera e Petra. “Oggi la nostra città fa un passo significativo nella direzione di candidare Matera a capitale europea della cultura nel 2019. Ringrazio lo IASEM per aver favorito questa tavola rotonda, che ci ha facilitato il compito in questa occasione e ringrazio anche la Principessa per aver rotto il protocollo autoinvitandosi a Matera, accellerando quel processo avviato già dalla precedente amministrazione grazie all’impegno profuso dal consigliere Romeo Sarra (ora consigliere regionale e presente in sala – ndr). Questo gemellaggio deve far riflettere sulle caratteristiche comuni tra le due città ma diventa anche un’opportunità per approfondire le differenze. A Matera ci sono due Rioni che sono nuovamente abitati e nei quali potranno andare a vivere altre persone mentre a Petra non risiede nessuno e ha bisogno di essere curata. Per quanto ci riguarda questo gemellaggio riapre anche il tema delle tecniche di recupero, conservazione e valorizzazione di un patrimonio come quello dei Sassi di Matera. Il nostro obiettivo è quello di consegnare ai posteri un patrimonio almeno nelle stesse condizioni in cui ci è stato consegnato. E’ evidente che in questi anni un’azione di recupero è stata avviata ma un patrimonio di queste dimensioni non può essere gestito da 60 mila abitanti. Lo stesso discorso vale per Petra. Quindi è chiaro che il bilancio dello Stato italiano e quello dell’Unione Europea devon favorire la tutela di un patrimonio dell’Umanità rappresentato dagli antichi rioni Sassi e per farlo servono fondi. Molto importante è anche il ruolo svolto dall’Università di Basilicata, che ha avviato progetti in Giordania e precisamente nel sito di Gadara e anche il Ministero dei beni culturali sta lavorando ad un cantiere condiviso con professionisti giordani. Il sindaco ha inoltre ricordato che a luglio 2011 una delegazione della squadra materana che partecipa al Minibasket in piazza visiterà Petra, per rafforzare anche dal punto di vista sportivo l’unione sancita nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi.
L’assessore provinciale Antonio Montemurro ha ricordato che il nome di Petra è noto a Matera già dal 1993 quando l’architetto Pietro Laureano si impegnò per inserire i Sassi nella lista dei beni tutelati dall’Unesco e segnalò la caratteristica comune delle due città: la presenza di case scavate nella pietra. L’aspetto culturale di questo gemellaggio è molto importante ma a mio avviso occorre considerare sopratutto gli effetti benefici che potranno arrivare dal turismo.”
L’assessore regionale Rosa Mastrosimone ha salutato con grande entusiasmo la stipula del gemellaggio ricordando che l’intesa potrà certamente favorire lo sviluppo di progetti legati all’archeologia del due territori. Sono quindi intervenuti per un saluto l’ingegnere Buonsanti, presidente dell’associazione in amicizia e per la cooperazione Italo-Araba, la Soprintendente per i beni storici, artistici e demoetnoantropologici di Matera Marta Ragozzino e il presidente dell’associazione Matera 2019 Francesco Salvatore.
I due esponenti dello IASEM, con il vice-presidente Pierpaolo Grezzi impegnato a svolgere il ruolo di moderatore e il presidente Giuseppe Papaleo hanno ringraziato il rettore Marco Fiorentini per l’impegno profuso nella realizzazione di questa tavola rotonda che ha arricchito certamente gli spettatori presenti nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi.
Michele Capolupo
PATTO DI GEMELLAGGIO TRA LA CITTA’ DI MATERA E LA CITTA’ DI WADI MUSA (PETRA)
PREMESSO
Che l’Amministrazione comunale di Matera, in coerenza con quanto definito nei propri programmi di mandato, intende favorire l’instaurazione di rapporti di gemellaggio con altre città, anche estere;
Che i gemellaggi tra città di diverse nazioni tratteggiano un istituto particolarmente significativo in quanto strumento idoneo a migliorare la conoscenza, a rafforzare e a promuovere la collaborazione e la cultura della pace tra i popoli;
Che il gemellaggio è specificatamente un legame simbolico volto a sviluppare strette relazioni economiche e culturali ed a favorire comunque relazioni umane in quanto posto in essere tra paesi, a volte anche lontani fra di loro, ma che hanno, nelle loro storie o origini, punti in comune nei quali riconoscersi;
Che con deliberazione consiliare n. 32 del 26/06/2003 l’Amministrazione comunale di Matera ha individuato in Wadi Musa (Petra – Giordania), la città con cui realizzare il gemellaggio in argomento;
Che, come Matera, Wadi Musa (Petra) è una città scavata nella roccia e, come Matera, è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO;
Che il territorio della città di Wadi Musa (Petra) rientra nel parco archeologico circostante dal 1993;
Che la stessa città di Wadi Musa (Petra) dal 2007 è stata anche definita una delle cosiddette sette meraviglie del mondo moderno;
Che, come a Matera, anche a Wadi Musa (Petra) l’orografia del territorio e la natura della roccia hanno favorito l’insediamento umano sin dalla preistoria;
Che entrambe le città presentano in primo luogo una stretta connessione con la natura e costituiscono un esempio eccezionale della capacità di creare architetture utilizzando pochi mezzi e risorse locali nel pieno rispetto dell’ambiente naturale;
Che entrambe le città sono pregevoli esempi di civiltà del passato, ineguagliabili siti di architettura rupestre ;
Che, pertanto, nel reciproco interesse delle due Città, il Comune di Matera intende instaurare duraturi rapporti di cooperazione e di scambio attraverso il gemellaggio, straordinario strumento di azione interculturale tra paesi diversi, di stimolo e contatto per tutti i settori che formano il tessuto civile, sociale ed economico delle Città;
TUTTO CIO’ PREMESSO
La città di Matera e la città di Wadi Musa (Petra), attraverso i propri legali rappresentanti, convengono quanto segue in unico contesto con la narrativa che precede.
Art. 1
I Comuni di Matera e di Wadi Musa (Petra) sottoscrivono il presente patto di gemellaggio che mira allo sviluppo, al progresso ed al benessere di entrambi i popoli, uniti in un mutuo desiderio di convivenza, di cooperazione e di rispetto delle reciproche identità.
Art. 2
Entrambi i Comuni, con il titolo di Città Gemellate, si indirizzano liberamente e spontaneamente a determinare lo sviluppo culturale delle due Città, intensificando e rafforzando le proprie relazioni baste su comuni desideri di pace, di amicizia, di prosperità.
Art. 3
Entrambe le Città Gemellate si impegnano a promuovere ogni tipo di relazione sociale individuando le attività che si considerano primarie ai fini della loro reciproca cooperazione, quali il Turismo, la Cultura, lo Sport, l’Economia e la Solidarietà Sociale.
Art. 4
Nell’ambito di tale reciproca cooperazione, nel campo del Turismo e della Cultura, le Città Gemellate si
impegnano a programmare:
– Conferenze su temi considerati di reciproco interesse
– Scambi di ogni genere di pubblicazioni
– Incontri tra giovani, studenti, famiglie
– Iniziative popolari riferite alle tradizioni delle due Comunità
– Reciproca comunicazione dei rispettivi programmi inerenti a feste tradizionali e a manifestazioni
culturali
– Programmi reciproci di visite e viaggi per approfondire la reciproca conoscenza storico-culturale.
Art. 5
Le Città Gemellate favoriranno l’incontro delle rispettive realtà sportive, attraverso la realizzazione di
manifestazioni relative alle discipline sportive presenti nei rispettivi ambiti territoriali.
Art. 6
In ambito economico, le Città Gemellate si impegnano a sviluppare le seguenti azioni:
– Adesione reciproca a mercati, esposizioni e fiere
– Pubblicizzazione dei rispettivi prodotti tipici
– Informazione su attività industriali, artigianali e commerciali di interesse reciproco.
Art. 7
La durata del presente accordo è illimitata. Il rapporto di gemellaggio sarà riesaminato ogni cinque anni per assicurare che gli intenti dello stesso vengono perseguiti con piena soddisfazione delle comunità di Matera e di Wadi Musa (Petra).
Questo protocollo, che entrerà in vigore alla data di sottoscrizione, viene redatto in lingua italiana ed in lingua giordana ed entrambi sono parimenti validi.
La fotogallery sulla conferenza stampa di Sua Altezza Reale Wijdan al-Hashemi di Giordania
Ambasciatore del Regno di Giordania in Italia e della cerimonia che ha ufficializzato il gemellaggio tra le città di Matera e Petra.
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La Cripta del Peccato Originale prima tappa della visita ufficiale a Matera di Sua Altezza Reale Wijdan al-Hashemi di Giordania
Ambasciatore del Regno di Giordania in Italia
La visita ufficiale a Matera di Sua Altezza Reale Wijdan al-Hashemi di Giordania, Ambasciatore del Regno di Giordania in Italia è cominciata in mattinata con la visita ad uno dei luoghi più suggestivi che la città dei Sassi annovera nel suo patrimonio storico-artistico: la Cripta del Peccato originale.
Accolta dal presidente della fondazione Zétema Raffaello de Ruggieri e dall’ingegnere Sante Lomurno che ha curato il restauro della chiesa-grotta chiamata anche la “Cappella Sistina della pittura parietale rupestre”, l’Ambasciatore del Regno di Giordania in Italia ha apprezzato gli affreschi del IX secolo con la audio-guida in lingua inglese.
Una visita che ha emozionato Sua Altezza Reale Wijdan al-Hashemi di Giordania che, grazie alla preziosa collaborazione della guida d’eccezione Nicola Rizzi, ha rivolto numerose e interessate domande sul ciclo pittorico presente nella Cripta, sull’arte benedettina-beneventana e sulle modalità del restauro effettuato dalla Fondazione Zétema e che ha permesso di costituire un vero e proprio “codice di pratica”.
“Un luogo straordinario e bellissimo – ha affermato Sua Altezza Reale Wijdan al-Hashemi di Giordania – differente ma simile al patrimonio della civiltà rupestre della Giordania. Dovremmo creare delle collaborazioni per valorizzare questi luoghi e anche mettere in relazione chi studia e cura questi siti”.
L’Ambasciatore del Regno di Giordania in Italia, dopo la firma del Protocollo d’intesa Matera – Petra, per la realizzazione di scambi turistici e culturali tra le due città, proseguirà la visita ai rioni Sassi recandosi, alle 18, al Musma, il Museo della Scultura contemporanea – Matera.
Gemellaggio Matera – Petra, un’alleanza di sostanza. La nota dell’ufficio stampa del Comune di Matera
“Matera è fortemente interessata ad aprire e consolidare relazioni con altre città del Mediterraneo per scambiarsi esperienze su temi strategici come il turismo e la valorizzazione dei beni culturali”.
Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, nel presentare questo pomeriggio, in una conferenza stampa, il gemellaggio fra Matera e Petra.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato l’Ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania in Italia, Sar Principessa Wijdan al-Hascemi, il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, la presidente del Consiglio comunale di Matera, Brunella Massenzio.
Il sindaco Adduce ha ricordato le numerose tracce di storia che legano Matera a Petra, sottolineando, fra l’altro, che “è attualmente in corso un progetto di valorizzazione dei siti archeologici che vede insieme l’università degli studi della Basilicata, la scuola di specializzazione di archeologia, la Regione Basilicata, e il ministero dei beni culturali della Giordania. Se poi si considera – ha aggiunto Adduce – che anche l’Istituto superiore di restauro ha in corso importanti progetti in Giordania, e proprio a Matera sta per nascere una sezione distaccata dell’istituto di restauro, questo gemellaggio diventa ancora più importante non solo sotto il profilo della forma, ma anche e soprattutto, dei contenuti. Nei prossimi giorni, metteremo in campo nuove iniziative tentando di coordinare tutti i progetti per meglio scambiarsi esperienze e competenze nel settori del recupero e della valorizzazione dei beni culturali, anche nell’ottica della preparazione della candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019”.
La principessa Wijdan al-Hascemi, ha ringraziato il Comune di Matera per aver scelto Petra. “Sono sicura – ha detto – che molte buone cose arriveranno da questo incontro, soprattutto per quel che riguarda le relazioni umane”.
L’ambasciatrice ha quindi risposto ad alcune domande della stampa. A partire da quello che sta accadendo in Libia. “Non voglio esprimere giudizi sommari sugli altri governi. Tuttavia non posso non esprimere solidarietà nei confronti di tutte quelle persone che soffrono. Questo non è solo il mio pensiero, ma è anche quello dell’intero vertice della Giordania. La sofferenza di un popolo è difficile da sopportare. Tutti dovremmo fare qualcosa per ridurla al minimo. Non posso giudicare la posizione di un Governo perchè non posso sapere cosa si nasconde dietro le sue scelte. Ma prego Iddio che la sofferenza di questi popoli cessi immediatamente”.
E Matera? “Matera è una città stupenda, incantevole, emozionante, commovente. Ma quello che di più mi ha stupito è la sua gente, così accogliente, così attenta ai rapporti umani”.
Ad esprimere, invece, giudizi su quanto sta accadendo in Libia, l’europarlamentare, Gianni Pittella. “Comprendo che l’ambasciatrice non possa esprimere giudizi, ma io li esprimerò. La sofferenza dei libici ha un nome preciso e si chiama Gheddafi. Al Parlamento europeo ho chiesto che si valuti l’ipotesi dell’emergenza umanitaria sotto l’egida dell’Onu. L’Unione europea deve accompagnare i paesi verso la democrazia”.
A margine dell’incontro la presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio, ha segnalato “la necessitá di continuare questi percorsi di gemellaggi e di intese per aprire una nuova fase di crescita della città, più aperta, più proiettata verso i confini internazionali per fare in modo che Matera 2019 non sia solo uno slogan, ma una reale occasione di crescita e sviluppo della città”.
Al termine della conferenza stampa si è tenuta la tavola rotonda sulle prospettive del Mediterraneo ed è stato firmato il protocollo d’intesa di gemellaggio fra Matera e Petra.
Ufficio stampa Comune di Matera
L’assessore regionale Rosa Mastrosimone: nuova prospettiva tra il gemellaggio Matera-Petra
Istruzione, archeologia, conservazione e restauro del patrimonio culturale: i settori su cui sviluppare una cooperazione
“La Regione Basilicata guarda favorevolmente e con attenzione al gemellaggio tra la città di Matera e la città di Petra. Non è un accostamento nuovo quello tra i due siti dalla storia millenaria, sorprendentemente simili per analogie architettoniche e urbanistiche, che sintetizzano la capacità dell’uomo di inserirsi in un habitat naturale unico e affascinante”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Formazione, Lavoro e Cultura, Rosa Mastrosimone partecipando alla tavola rotonda sulle “Nuove formule della cooperazione culturale nel Mediterraneo”.
“Non a caso sia Petra, una della sette meraviglie del mondo moderno, che i Sassi di Matera sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità.
Il gemellaggio tra le due città, però, apre una nuova prospettiva – ha continuato Mastrosimone – su cui dobbiamo lavorare per incrementare le relazioni tra la nostra regione e lo Stato di Giordania, avendo la consapevolezza di come il Mediterraneo possa esercitare un ruolo straordinario in termini di relazioni e opportunità.
Siamo convinti, dunque, della opportunità di favorire la conoscenza reciproca e gli scambi individuali ed internazionali, con l’obiettivo di creare nuovi spazi di confronto e promuovere la conoscenza delle rispettive realtà.
Una cooperazione con la Basilicata si potrebbe sviluppare nei campi dell’istruzione, soprattutto universitaria, nell’archeologia, nonché nella conservazione e nel restauro del patrimonio culturale. A Matera sta per partire una Scuola di restauro, sezione distaccata dell’Istituto di superiore di conservazione e restauro che si candida a esercitare un ruolo importante per la tutela del patrimonio artistico e monumentale non solo della regione ma anche di altri siti del Mezzogiorno.
Da qui potrebbe partire la costruzione di una rete di relazioni solida tra le due realtà del bacino Mediterraneo”.
L’assessore regionale Rosa Mastrosimone
Visita a Matera della Principessa Wijdan Al Hashemi: il messaggio del Presidente del Consiglio Comunale di Matera, Brunella Massenzio.
La Presidente del Consiglio Comunale di Matera, Brunella Massenzio, esprime grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità ottenutan durante i lavori del consiglio comunale, in merito al gemellaggio tra la città di Matera e Wadi Musa – Petra.
Nei prossimi giorni sarà in visita a Matera la Principessa Wijdan Al Hashemi, una presenza che di certo onora e sottolinea il valore di Matera quale città capace di tessere rapporti internazionali importanti. Infatti, gemellare Matera con il comune di Petra eleva la città dei sassi sul piano turistico, un nuovo invito per i turisti a visitare la città per la sua architettura di pietra capace di vivere nel corso dei secoli e parlare ai visitatori moderni.
La personalità inoltre della principessa, si spera porterà Matera alla ribalta sui quotidiani e notiziari nazionali.
La Principessa inoltre è una apprezzata artista a livello internazionale, soprattutto per i suoi ultimi calligrafiti realizzati che stanno girando il mondo in una mostra dal tema ‘Legami-Bonds’, la presidente Massenzio spera che durante la sua prossima visita a Matera, si possano porre anche la basi per ospitare in futuro la mostra nella città dei sassi, visto che ‘Legami-Bonds’ nasce per unire le culture ed omaggiare la bellezza quale forma più pura di espressione e Matera vive dei principi di bellezza, semplicità e pace.
Brunella Massenzio, presidente Consiglio Comunale di Matera
Non credo sia un problema di voti per risolvere il problema del DUOMOPARCHEGGGIO, il serbatoio elettorale di questi soliti noti sono i quartieri popolari e più disagiati, dove possono ETERNAMENTE promettere. Benedetto deve andare avanti sperando nell’appoggio dei soloni della (CUL)tura che fanno proseliti nei salotti e nelle associazioni (CUL)turali della città. I miei concittadini, hanno ereditato l’abitudine dei loro avi di portare il MULO nella stalla.Ora il Mulo si chiama macchina e la stalla si chiama casa. Chicco Testa,ex preseidente ENEL, in un suo libro ha scritto:c’è una parte dell’Italia, il NORD, che VIVE in Europa, ce n’è un’altra, il SUD, che ci abita solamente……