Nella manovra, in due tappe, per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione che il Governo sta definendo rientrano anche i circa 170 milioni di euro che rappresentano il debito presunto al 2011 del Sistema Sanitario Regionale della Basilicata verso i fornitori. E’ quanto riferisce la Presidenza di ANISAP (Associazione Nazionale Strutture Ambulatoriali Sanitarie Private) Basilicata precisando che l’ammontare complessivo del debito è cresciuto rispetto al 2010 quando si aggirava intorno ai 150 milioni di euro. I tempi medi di pagamento del SSR alle imprese nella nostra regione – sottolinea la nota di Anisap – sono comunque migliorati nel 2012 attestandosi ad una media di 148 giorni che separano la data di fatturazione da quella di incasso rispetto ai 140 giorni registrati nel 2011 e ancora meglio rispetto ai 188 giorni del 2009.
Anche per la sanità, come per tutti i comparti che si riferiscono a servizi e prestazioni per conto della P.A., i ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione – evidenzia il presidente regionale di Anisap Antonio Flovilla – rappresentano una pratica inaccettabile per i corretti rapporti tra pubblica amministrazione e imprese e un grave danno per le imprese già colpite dalla difficoltà di accedere al credito bancario nel contesto della crisi. Una pratica che, nei pagamenti di beni e servizi acquisiti dalle amministrazioni pubbliche, ha portato nel corso degli anni all’accumularsi di uno stock di ritardati pagamenti che ha acquisito dimensioni considerevoli. Nel contesto di un forte e rapido consolidamento fiscale, tuttavia, gli spazi per una rapida liquidazione dello stock di debiti pregressi erano fortemente limitati dalla necessità di rispettare gli impegni assunti dall’Italia con l’Unione europea nel quadro del Patto di Stabilità e Crescita. Secondo le regole di contabilità europee, infatti, la liquidazione dei debiti commerciali pregressi determina un conseguente aumento del debito pubblico. Per questo le misure che il governo intende adottare, finalizzate all’immissione di liquidità nel sistema economico e che interessano le amministrazioni centrali, gli enti del servizio sanitario nazionale, come abbiamo più volte sollecitato come FederAnisap- continua Flovilla – sono destinate a produrre benefici diretti anche nel sistema delle imprese che operano nella sanità. Il nostro auspicio è che il Parlamento dia un parere positivo in tempi brevi e che la legislatura entri subito nel vivo, perché come ha ricordato il presidente di Confindustria Squinzi il pagamento dei debiti della P.A. vale, per il nostro Paese, ben 250 mila posti di lavoro e un effetto positivo sul PIL dell’1%..
Mar 21