Tar su Poste Italiane, dichiarazione assessore regionale Vincenzo Viti.
“Le pronunce del Tar di Basilicata sulle vicende relative alla determinazione dei tagli decisi da Poste italiane inducono a riprendere una iniziativa negoziale che nasce dal presupposto dell’oggettiva sostenibilità delle ragioni che le amministrazioni comunali hanno inteso proporre in sede giurisdizionale.
Mi sono collegato questa mattina con i responsabili degli Affari Istituzionali di Poste italiane perché considerino con attenzione e con sollecitudine le pronunce che si sono andate manifestando, in modo che possa riprendere, su presupposti diversi e più costruttivi, un confronto sugli assetti più giusti e più proficui da conferire alla presenza di Poste italiane sul territorio”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti.
“La sentenza del Tar che, accogliendo i ricorsi presentati dai Comuni di Avigliano, Potenza e Bella che consente la riapertura degli Uffici Postali chiusi a Possidente, Avigliano Scalo e Sant’Antonio Casalini, sia pure a giorni alterni, è la conferma che il ricorso al Tar, come è già accaduto per Castelmezzano, è stata una giusto e necessaria scelta che, se fatta prima, avrebbe, molto probabilmente, messo la Regione nella condizione di poter meglio trattare con Poste Italiane”. A sostenerlo è il capogruppo di SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello.
Nel condividere le considerazioni fatte dal sindaco del Comune di Avigliano Vito Summa che riconosce in primo luogo nella ferma determinazione dei cittadini di Possidente il risultato raggiunto, il capogruppo SEL esprime soddisfazione e ritiene a questo punto indispensabile, in attuazione di quanto deciso con la mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale che l’Assessore Viti assuma in tempi rapidi l’iniziativa per aprire, in sede di Regione Basilicata, il confronto con Poste Italiane finalizzato a contrattare il piano sulla riorganizzazione dei servizi postali in tutti i comuni della nostra regione.
Romaniello ricorda che il documento del Consiglio regionale impegna la Giunta regionale, inoltre, “a mettere in atto un’azione di coordinamento con Anci e forze parlamentari al fine di avviare, in maniera più razionale ed efficace, l’azione di negoziazione con Poste Italiane”.
Per Romaniello, “la decisione del Tar non dà più alibi ad alcuno ad impegnarsi, in sintonia con le comunità locali, comitati popolari ed organizzazioni sindacali per il mantenimento di importanti servizi e dei livelli occupazionali”.
Viti e Poste stessa cosa, non ci prendiamo in giro. Lo sanno tutti che Viti è un collaboratore fidato di Poste italiane