IL PRESIDENTE NAPOLITANO A MATERA, LE DISPOSIZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER REGOLARE IL TRAFFICO
L’Amministrazione Comunale, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Napolitano, ha disposto l’istituzione del divieto di sosta dalle 8 del giorno 1 ottobre 2009 alle 14 del 2 ottobre 2009, con rimozione coatta, sulle seguenti strade: via Volta, via Ridola, via S. Francesco, via Scotellaro, Piazza Sedile, Piazza San Francesco, via del Corso, via Beccherie, via Duomo, piazza Duomo, via S. Potito, via Roma (tratto tra via Lucana e via XX Settembre/P.zza Vittorio Veneto), via XX Settembre (tratto tra via Roma/P.zza Vittorio Veneto e via Lucana). Sulle stesse strade sarà vietato il transito dalle 13 del 1 ottobre alle 14 del 2 ottobre. I divieti sono validi anche per i residenti e gli esercenti qualsiasi attività.
Disposto inoltre il divieto di transito e sosta, con rimozione coatta (anche per i residenti e gli esercenti attività) dalle 6 alle 12 del giorno 2 ottobre sulle strade via Madonna delle Virtù (da Porta Pistola all’intersezione con p.zza San Pietro Caveoso, piazza San Pietro Caveoso, via Buozzi e via Casalnuovo, mentre sarà in vigore il divieto di sosta e fermata, con rimozione coatta, sulle strade via Madonna delle Virtù (da Porta Pistola a via S. Antonio Abate), via S. Antonio Abate, via D’Addozio, via Pentasuglia, via Gattini, via XX Settembre e via Duni.
Infine, il giorno 1 ottobre sarà in vigore il divieto di sosta e fermata, con rimozione coatta, dalle 14 alle 21, in via Passarelli (dall’Aia del Cavallo all’intersezione con via A. di Francia), via A.M. di Francia (dall’intersezione con via Passarelli a quella con via Levi), via Lanera su ambo i lati (tra via Levi e via delle Tamerici), via Lanera (lato sinistro nel tratto tra via Tamerici e scuola N. Festa).
Il transito e la sosta in tutte le strade elencate sarà consentito ai mezzi delle forze dell’ordine, si soccorso e di scorta al Presidente della Repubblica.
L’ATTESA DEL PRESIDENTE NAPOLITANO A MATERA
“Ho ancora negli occhi lo stupendo spettacolo che mi si e’ mostrato davanti quando sono arrivato (in elicottero) a Matera e si è aperto il grandioso anfiteatro dei Sassi.” Sono le dichiarazioni rilasciate nella città dei Sassi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che il 20 settembre 2001 visitava la città dei Sassi in compagnia della moglie Franca e inaugurava il nuovo ospedale “Madonna delle Grazie”. (nella foto in basso Ciampi con la moglie Franca e il sindaco di Matera Minieri).
Dal 20 settembre 2001 al 1° e 2 ottobre 2009. Otto anni dopo, per la seconda volta un Presidente della Repubblica raggiungerà la Basilicata e visiterà la città di Matera. La tappa rientra nella visita di tre giorni programmata sul nostro territorio per rilanciare il tema della Questione meridionale, tornato prepotentemente alla ribalta anche in seguito alle dichiarazioni poco condivisibili di esponenti della Lega Nord. Tre le tappe previste in Lucania. La prima è proprio Matera, poi i trasferimenti a Potenza e Rionero, paese che ha dato i natali all’onorevole Giustino Fortunato, scrittore, politico, storico e meridionalista italiano vissuto dal 1848 al 1932 e noto per essere stato uno degli attivisti della cosiddetta questione meridionale
I dettagli della visita in Basilicata di Giorgio Napolitano sono stati definiti nel corso di un incontro istituzionale tra due funzionari del Quirinale, il consigliere di Stato Alberto Ruffo e il direttore della segreteria del Presidente Carlo Guelfi e i massimi rappresentanti delle istituzioni lucane.
Il presidente Napolitano arriverà a Matera nel tardo pomeriggio di giovedì 1° ottobre 2009 dopo aver trascorso la mattinata nella vicina Altamura, dove è previsto un incontro sulla crisi delle aziende del mobile imbottito presenti nel triangolo murgiano.
Questo il programma della visita materana del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitana, preannunciato durante l’incontro con i giornalisti promosso nel pomeriggio di martedì 29 settembre in Prefettura. A fare gli onori di casa il capo di gabinetto Francesco D’Alessio e la dottoressa Maria Rita Iaculli responsabile dell’Area 1 Ordine e sicurezza pubblica, pronti ad illustrare gli aspetti organizzativi dell’evento. Il presidente Napolitano, che sarà accompagnato nella sua visita in Basilicata dalla moglie Clio Bittoni, arriverà a Matera giovedì 1° ottobre intorno alle 19.00 proveniente da Altamura. Alle 19.40 visitera’ il cantiere della Basilica Cattedrale, interessata da lavori di ristrutturazione da circa quattro anni, accompagnato dal vescovo Salvatore Ligorio e da autorità locali. La Prefettura ha precisato che in questa circostanza non saranno ammessi i giornalisti delle testate locali ma solo quelli de Presidenza (fotografi e telecamere della Rai nazionale). In ogni caso una postazione è stata riservata alla stampa accanto all’ingresso principale. Quindi il Presidente si recherà in Prefettura per una cena composta da piatti tipici della cucina locale alla quale prenderanno parte le autorita’ locali, il rettore dell’Universita’ di Venezia Amerigo Restucci e il professor Nelson Mauro Maldonato dell’Università di Basilicata. Napolitano si trasferirà poi a Palazzo Gattini per il pernottamento. Venerdì 2 ottobre il Capo dello Stato visiterà la sede del Musma presso Palazzo Pomarici e successivamente, alle ore 10, il presidente della Repubblica Italiana risalirà verso Palazzo Lanfranchi dove parteciperà al convegno “Turismo e cultura”. Nel programma sono previsti i saluti del sindaco Emilio Nicola Buccico, del presidente della Camera di commercio Angelo Tortorelli, del rettore dell’Universita’ di Venezia Amerigo Restucci e dal presidente del circolo La Scaletta Nicola Rizzi. Seguira’ il discorso del Presidente della Repubblica. Al termine del colloquio istituzionale, intorno alle 11.30 Napolitano sarà accompagnato verso la cripta del Peccato Originale, ubicata sulla strada statale 7 nei pressi della azienda vinicola Dragone.
Quindi ci sarà la partenza in serata verso Potenza, dove è previsto il pranzo con il prefetto Luigi Riccio. Alle 17 Napolitano incontrerà le istituzioni potentine nel Teatro Stabile e poi visiterà l’Università degli studi della Basilicata e il Palazzo della Regione.
La visita si concluderà il 3 ottobre a Rionero, centro scelto proprio perchè in questo paese della provincia di Potenza è nato un personaggio politico di grande spessore che si è battuto per migliorare la situazione economico-sociale nel Mezzogiorno.
Michele Capolupo
Nota di Confesercenti sulla visita del Presidente della Repubblica a Matera
Illustrissimo Presidente Napolitano,
benvenuto a Matera!
Benvenuto in una città magica, la cui storia è antica quasi quanto quella dell’uomo, una città che, da vergogna nazionale, quale fu definita da quell’illustre statista che è stato Alcide De Gasperi, è divenuta, oggi, motivo d’orgoglio per l’Italia e Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Una città che, ne sono certo, la incanterà, con i suoi ritmi a misura d’uomo, per i vicoli e i vicinati degli antichi Sassi, per il profumo dell’ottimo pane appena cotto nei forni, per i colori e gli aromi della Murgia e del suo Parco Naturale, per il calore e l’affetto che i suoi cittadini le riserveranno per le strade per quello che lei rappresenta e per la naturale cordialità che ha fatto innamorare le migliaia e migliaia di ospiti che hanno potuto apprezzare la suggestione di questa città.
Purtroppo però, per strada, lei vedrà anche qualche faccia buia, qualche sorriso increspato dalla preoccupazione, vedrà madri che le chiederanno, con uno sguardo, risposte non per se, ma per i propri figli, per un futuro che, purtroppo, qui come altrove, sembra più incerto che mai.
Negli ultimi mesi centinaia e centinaia di posti di lavoro sono andati persi e Matera, che molti credevano immune da qualsiasi tremendo virus economico, ha scoperto di essere vulnerabile, al di là di ogni magia o poesia dei luoghi.
Prima le aziende, poi lo Stato, hanno iniziato ad abbandonare questa terra, a lasciare ferite non più rimarginabili.
La politica, prima di tutto il resto, ha tradito il territorio, e qui, come altrove, la questione meridionale resta un tremendo limite al tentativo di affermare quei diritti che la Costituzione Italiana sancisce, Costituzione di cui lei si sta facendo, ottimamente, interprete, custode e divulgatore.
Oggi viene naturale chiedersi se un cittadino del Sud è uguale ad uno del Nord, se la possibilità di accesso ad infrastrutture, servizi, opportunità lavorative è davvero uguale per tutti.
La risposta sta nello stato delle cose, nelle difficoltà enormi che le persone che lei incontrerà per strada sperimentano quotidianamente: persino la presenza dello Stato, con i suoi uffici ed i suoi servizi, sta venendo meno, ci sono meno insegnanti nelle scuole, la Banca d’Italia è andata via da poche settimane, ed una strana e sgradevole sensazione di abbandono comincia a serpeggiare tra i cittadini.
Sensazione che, pure, non è ancora riuscita a rompere la barriera di quel naturale ottimismo che, comunque, ci accompagna, se è vero come è vero che Matera resta la città più sicura, per quanto riguarda l’ordine pubblico, fra le città italiane, a dimostrare una civiltà ed un senso dello Stato che ancora è forte nei materani.
Di questo siamo orgogliosi, come siamo orgogliosi della visita di un Capo dello Stato che, fortemente, propaganda per l’Italia e per il mondo il proprio orgoglio di essere italiano, di appartenere ad una Repubblica la cui Costituzione è fra le più belle e significative del mondo, ed i cui valori sono ispirati e permeati dalla concezione di Stato unitario.
In questa lettera, però, dopo averla ringraziata per una visita importante che serve a ribadire la centralità del Sud, vorrei, sfacciatamente, sottoporre alla sua attenzione un argomento di grande attualità in questi giorni.
Vorrei chiederle di esercitare le sue prerogative costituzionali e di non firmare la legge relativa al cosiddetto “Scudo Fiscale”, scudo che garantirà l’anonimato e l’impunibilità di chi, di fatto, ha commesso uno o più reati.
Sono a chiederlo perché ritengo non sarà sfuggita alla sua attenzione la evidente elusione degli articoli 53 e 54 della nostra Costituzione.
Nell’articolo 53 viene enunciato il principio del concorso progressivo alle spese pubbliche e, sinceramente, non riesco a comprendere quale principio abbia animato l’estensore della legge, oltre ad una evidente generosità che capovolgerà il principio della progressività rispetto alla capacità contributiva di ciascun cittadino.
Di fatto, chi è più ricco (oltre che furbo) pagherà meno di chi, onestamente, ha provveduto a compiere il proprio dovere di cittadino che compartecipa alla gestione dello Stato ed alla fornitura di servizi pubblici.
Le imprese che io rappresento nella mia provincia sono migliaia, un mondo fatto di micro imprese che, faticosamente e laborosiamente portano avanti il proprio sogno imprenditoriale,fra mille difficoltà e con scarsi aiuti.
Di certo lo scudo non è rivolto a loro, che non esito a definire una parte sana della società italiana, ed è a loro che, invece, andrebbero rivolte le attenzioni e la “generosità” dei legislatori.
Accade, purtroppo, che chi andrebbe premiato viene invece ignorato (quando non addirittura penalizzato ulteriormente) e chi, invece, ha ritenuto di frodare lo Stato, viene invece aiutato a compiere quello oso definire “il delitto perfetto” ossia quel delitto per il quale non si verrà mai scoperti né condannati.
Ecco così che anche l’articolo 54 della nostra Costituzione, che richiama tutti noi al dovere di fedeltà alla Repubblica ed alla Costituzione, viene completamente superato da una legge che premierà, invece, l’infedeltà, sancendo un principio di vita, prima che di legge, secondo il quale a fare i furbi (da evasori, riciclatori o delinquenti ) si guadagna sempre.
Lo faccia per la parte sana della nostra economia, per quanti rappresentano quotidianamente la loro fedeltà allo Stato ed alla Costituzione, per quelli che, ancora oggi e nonostante i segnali contrastanti, credono che essere cittadini modello sia un valore e non una zavorra per la propria affermazione; non firmi una legge che, semplicemente, garantirà a chi ha voluto frodare la comunità, una impunità diseducativa, non dia ragione a chi vuole imporre un modello di Stato che perdona sempre i più forti e si rivale sui più deboli.
Lasci questo ricordo a Matera, Città della Pace, della Cultura, Patrimonio Mondiale dell’Umanità e, perché no, Medaglia d’Oro al Valore Civile.
Il Presidente Confesercenti Matera
Giovanni Schiuma
Nota del Partito ”La Grande Lucania” sulla visita di Napolitano
CI SCUSI PRESIDENTE…
Nessuno può mettere in discussione l’importanza di una visita del Capo dello Stato in qualsiasi territorio della nazione. Purtuttavia, la visita di Giorgio Napolitano in Lucania, da più parti accomunata al viaggio di Giuseppe Zanardelli di un secolo fa, assume una valenza particolare che, per quanto riguarda il movimento federalista La Grande Lucania, non può essere disgiunta dalla connotazione che essa assumerà in ordine alle principali questioni da cui dipendono le sorti future della regione.
La Lucania si trova di fronte ad interrogativi inquietanti sul versante della tenuta socio-economica di vaste aree del proprio territorio, che finora, non hanno trovato nessuna risposta da parte dello Stato e delle istituzioni pubbliche.
Pur nel massimo rispetto della più alta carica dello stato, La Grande Lucania ritiene che a poco può servire la visita di Giorgio Napolitano nella nostra regione se da essa non ne conseguono impegni precisi e concreti sugli interventi indispensabili per la propria salvaguardia e per il pieno riconoscimento dei diritti dei giovani, delle donne, dei lavoratori e degli anziani che vivono in Lucania.
In assenza di tali impegni, ci scusi Presidente, ma non riusciamo ad esprimere nessun particolare entusiasmo per il suo viaggio nella nostra regione.
Ci scusi Presidente, se arriviamo all’impudenza di dire che la Lucania non ha bisogno di alcun paternalismo. E’ chiaro anche a Lei, che questa bella terra, piena di poesia, ha tante aspettative ma nel nostro Stato nazionale è la periferia.
Ci scusi Presidente, se arriviamo all’impertinenza di farle presente che la Lucania non ha bisogno di alcuna benevolenza, ma soltanto di rispetto e di giustizia.
Cento anni fa, a conclusione della sua visita, Giuseppe Zanardelli affermava che “…Quanto a ciò che dipende dall’applicazione di ciascuna delle leggi tributarie, io mi adoprerò a far sì che tale applicazione avvenga per modo che le leggi stesse siano interpretate con più larga equità e con riguardo alle speciali condizioni di questo paese.”
Nella seduta del 23 febbraio 1904 la Camera approvò la Legge speciale per la Basilicata che istitiuiva provvedimenti importanti per l’ammodernamento e lo sviluppo della regione.
Ci scusi Presidente, ma se il suo viaggio non è solo cortesia e paternalismo, faccia giungere con chiarezza e autorevolezza il messaggio di come sia giusto che, se la disoccupazione è lucana, anche l’acqua e il petrolio devono essere dei lucani.
Potenza, 30 settembre 2009
Nicola Manfredelli
Segretario Regionale La Grande Lucania
Nota dei Sindacati CIGL, CISL e UIL della provincia di Matera
Al Presidente della Repubblica
Giorgio NAPOLITANO
Sig. Presidente,
CGIL CISL UIL della provincia di Matera La salutano affettuosamente per la Sua presenza nel nostro territorio.
Il Suo, signor Presidente, è un segnale importante e significativo che Ella vuole indirizzare a questa parte importante del Paese che in questo momento così delicato risulta essere fortemente penalizzato dalla crisi economica che ha investito l’Italia, l’Europa, l’intero pianeta.
La provincia di MATERA e la Basilicata che Lei conosce così bene, è parte di quel Mezzogiorno che sta pagando, più di altre aree del paese, il prezzo di questa crisi.
Nella provincia di Matera la crisi ha messo in discussione posti di lavoro, diritti e tutele che, a differenza delle aree più forti del Paese, difficilmente potranno essere recuperati. E in questa situazione saranno le fasce deboli della nostra società a pagare il prezzo più alto.
Ci riferiamo, signor Presidente, ai lavoratori, ai pensionati, ai cassintegrati, ai disoccupati che vedono il loro futuro senza alcuna prospettiva. Ai giovani, agli studenti, alle donne, che la crisi la pagano più di altri.
Signor Presidente,
il settore industriale e produttivo della provincia di Matera, come del resto larga parte della nostra regione, oggi è fortemente interessato da diverse e diffuse vertenze con ricadute pesanti sulla tenuta della occupazione.
Abbiamo la crisi del mobile imbottito con la messa in Cigs o Mobilità di oltre 4.000 addetti; la crisi del settore chimico e manifatturiero con attivazione di ammortizzatori sociali in deroga e in proroga di oltre 1.800 addetti; la crisi del settore metalmeccanico dove l’unica realtà significativa che abbiamo in provincia di Matera, la Ferrosud, rischia la chiusura per la mancanza di un progetto industriale in grado di rilanciarne le potenzialità .
Anche nel settore della conoscenza la provincia di Matera, subisce più di altri territori, tagli per circa 347 unità nella scuola pubblica, tra lavoratori precari, docenti e personale Ata (solo per l’anno 2009/2010).
Nel settore della Ricerca, nella nostra provincia, si stanno cancellando delle professionalità e smantellando sofisticate apparecchiature.
Il centro ricerche Enea di Rotondella, il cui organico nel giro di due anni è passato da 250 a 190 addetti, rischia concretamente di vedersi trasformata la sua peculiare vocazione da centro di ricerca in agenzia per l’energia nucleare.
Nel settore del terziario, oltre alla cronica precarietà quotidiana che vivono migliaia di lavoratori, registriamo atteggiamenti e volontà da parte di grandi gruppi operanti nella grande distribuzione di cancellare diritti che i lavoratori hanno conquistato nel corso degli anni.
Signor presidente,
certamente Lei sa che Matera è l’unico capoluogo di provincia che non ha la Ferrovia dello Stato.
Malgrado i cospicui finanziamenti impiegati negli anno ’80 e ’90 questa opera non è ancora realizzata. Chiediamo a Lei di intercedere presso il Governo affinché questa infrastruttura possa essere finalmente completata e messa a disposizione di questo territorio.
Come può vedere, signor Presidente, il quadro che Le abbiamo rappresentato è alquanto allarmante.
Cgil Cisl Uil della provincia di Matera però non possono e non vogliono rassegnarsi allo stato di cose sopra rappresentato.
Chiediamo maggiore attenzione e impegni concreti per arrestare il declino e rilanciare questa parte importante e vitale del nostro paese.
Riteniamo che gli investimenti prioritari di cui la nostra provincia necessita vanno individuati nelle infrastrutture, nella conoscenza e formazione e nella ricerca.
Nell’immediato vanno messi in atto interventi concreti per aiutare le famiglie e incentivi a quelle imprese che offrano occupazione stabile e duratura.
Cgil Cisl Uil sono convinte che la Basilicata, come tutto il Mezzogiorno, potrà superare la crisi se ci sarà una volontà politica del Governo e di tutti i soggetti istituzionali ed economici, e se le forze migliori di questo pezzo del paese sapranno produrre quello sforzo comune e solidale nell’interesse di questo territorio e dell’intera nazione.
Matera, 30 settembre 2009
I Segretari Generali
CGIL, CISL, UIL
M.Manuela Taratufolo – Giuseppe Amatulli – Franco Coppola
Un cordiale saluto e benvenuto al Presidente della Repubblica, amico del Sud, della Basilicata e di Matera
Il Presidente della Repubblica sarà a Matera venerdì 2 ottobre. Di tale visita ci siamo già occupati, dando un nostro commento e ricordando una nostra antica frequenza.
Il Presidente on. Giorgio Napolitano non poche volte, infatti, è stato nella nostra regione e nella nostra città, quando gloriose battaglie si combattevano per il riscatto del Mezzogiorno. Oggi egli è nella veste di Presidente della Repubblica, cioè di massima autorità dello Stato. Per il Sud, per Matera e per la Basilicata è un grande onore.
Purtroppo, però, è accaduto – e non c’è bisogno di ricordarlo – che molte speranze sono andate deluse. Il problema del Mezzogiorno, infatti, è ancora lontano dall’essere risolto. Matera non fa eccezione. Già città produttiva, nel tempo essa si è trasformata in città burocratica, peraltro in fase di spoliazione, con un alto tasso di disoccupati, inoccupati e cassintegrati. Il nostro auspicio è che Matera, pur non rinunziando ad un ruolo di città turistica, torni ancora ad essere città produttiva, come ai tempi dei laterizi, dei mulini, pastifici, dell’agricoltura e della Valbasento. Ce n’è bisogno.
E’ con questo spirito e con questo auspicio che oggi offriamo all’illustre ospite, amico del Mezzogiorno, della Basilicata e di Matera, il più cordiale e – ce lo si permetta – affettuoso benvenuto.
Giuseppe Pace
Presidente del CIACP
Comunicato Stampa del Consigliere Comunale Luca Braia per il mancato invito dei consiglieri comunali al convegno di Palazzo Lanfranchi con il Presidente Napolitano.
Dopo aver provato a sollecitare il Sindaco Buccico, il Presidente del Consiglio Comunale Romeo Sarra di Matera ed il signor Prefetto Francesco Monteleone anche con una riservata personale, non mi resta che prendere atto che ai consiglieri comunali della città di Matera non sarà data la possibilità di prendere parte a nessuno degli incontri previsti dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano nella nostra città.
Sono assolutamente rammaricato per questa inaspettata decisione che, a prescindere da chi possa essere stata presa, ritengo possa essere definita quantomeno inopportuna.
La partecipazione ad incontri come questi dei rappresentanti della maggiore assise comunale, che nella nostra città possono essere considerati assolutamente unici, dovrebbe essere non solo auspicato ma addirittura considerato come un ineludibile dovere.
Spero che il Prefetto, faccia giungere al Capo dello Stato la riservata personale ad egli inviata , nella quale ho ritenuto evidenziare il personale giudizio sulla decisione maturata in queste ore, che sono certo interpreta quello di tutti i miei colleghi in consiglio comunale.
Il Consigliere Comunale
Luca BRAIA
Precisazione del Sindaco di Matera Buccico sul mancato invito dei Consiglieri Comunali al convegno di PalazzoLanfranchi con il Presidente Napolitano
Il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, in riferimento alla nota diffusa dal Consigliere Comunale del Pd Luca Braia, che ha espresso rammarico per la decisione di escludere i consiglieri comunali dalla visita del Capo dello Stato a Palazzo Lanfranchi, ha così dichiarato:
“Pur esprimendo io stesso rammarico per la decisione adottata, devo precisare, al fine di fugare ogni notizia o falsa informazione, che tale decisione è dipesa esclusivamente dal rigido protocollo stabilito dal regolamento del Quirinale”.
Il SOGGIORNO A MATERA DEL PRESIDENTE NAPOLITANO
Il soggiorno di Napolitano a Palazzo Gattini: Pernottamento per la notte del primo ottobre. Il presidente ha scelto una suite con affaccio sui sassi, una camera discreta corredata da una terrazza con una visuale mozzafiato sul sasso caveoso e piscina privata. A colazione lo staff dell’hotel ha previsto per lui la caffetteria completa ma soprattutto l’offerta di prodotti artigianali nelle crostate realizzate dallo chef a base di marmellate di stagione al sapore delle mele cotogne e ricotta, i taralli dolci glassati di zucchero, i tarallini al vino bianco. Al dolce si affianca il sapore del salato con le mozzarelle, la ricotta e
il miele.
La struttura di Palazzo Gattini ha organizzato anche un evento culturale la presentazione del libro di Giuseppe Lupo (di Aliano) dal titolo “La carovana Zanardelli” scritto dal prof. Lupo in forma romanzata per documentare il soggiorno del presidente del Consiglio Zanardelli nel 1902 che nella visita a Matera si è fermato proprio a palazzo Gattini. il Presidente Napolitano troverà nella sua stanza una copia del libro, mentre sotto l’arco che costeggia il Palazzo verso via San Potito si trova la targa in ceramica che ricorda il viaggio del primo Ministro a Matera.
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Non è la seconda occasione che un Presidente della Repubblica giunge e visita Matera perchè prima del Presidente Ciampi e del Presidente Napolitano ricordo anche,a metà degli anni novanta,la visita del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.Sempre un grazie per il servizio che ci offre.