"Io difendo". Era questo lo slogan scelto dal comitato organizzatore per le t-shirt consegnate ai ragazzi che avevano deciso di proteggere il Carro e accompagnarlo in Piazza Vittorio Veneto. Ma l'edizione 618 della Festa della Bruna sarà ricordata per un vile tradimento messo in atto proprio da coloro che dovevano difendere il carro. I timori di un assalto anticipato erano nell'aria, per diverse ragioni. Per la prima volta dopo undici edizioni niente Forze dell'ordine nel momento topico della Festa e Carro affidato alla protezione di un gruppo di giovani che indossavano una maglia grigia con l'icona della Madonna della Bruna e una scritta che garantiva "sulla carta" il regolare svolgimento della festa."Io difendo" si è trasformato però di colpo in "Io tradisco". La tentazione di portare a casa un pezzo pregiato dell'opera realizzata da Michelangelo Pentasuglia è stata così forte che una volta effettuati i tre giri del Carro, consegnata l'auriga al clero e ricondotta la Madonna della Bruna nella chiesa di S. Francesco, i fantomatici "difensori", dopo aver gettato al vento la maglia grigia, hanno preferito rovinare la festa ai materani e ai turisti per portare a casa i pezzi migliori del manufatto in cartapesta. Immediata la reazione del popolo che attendeva il Carro in piazza. E' cominciata la caccia ai traditori per le strade adiacenti via del Corso e qualche angelo è stato distrutto dalla folla inferocita. In piazza amarezza e sdegno, sopratutto nel cuore dei materani doc. Le immagini televisive ripropongono l'assalto anticipato e il sindaco Buccico assicura i cittadini: "Coloro che hanno anticipato la distruzione del Carro devono essere considerati dei delinquenti e come tali dovranno essere individuati e puniti, come avviene per gli ultras degli stadi. I colpevoli di questo vile gesto saranno individuati e nessuno di loro potrà partecipare alla festa del prossimo anno. Come primo cittadino mi assumo anche le responsabilità di quanto accaduto ma da domani dobbiamo discutere con il comitato cosa non è andato per il verso giusto. E uno dei componenti del comitato, Ettore Massari, non nasconde la sua delusione. "La distruzione anticipata del Carro non è stato l'unico momento negativo della serata. I cavalieri erano distratti e la processione della Madonna sul carro è stata interrotta troppe volte. Mi dispiace dirlo ma i cavalieri di oggi non partecipano con devozione ma solamente per mostrarsi a parenti e amici e questo non va bene. Speriamo che questi errori possano servire per migliorare le cose il prossimo anno. A moggh, a moggh, all'onn ci van'. Appunto. Materani e turisti, delusi per il mancato arrivo del carro trionfale in piazza, hanno potuto apprezzare invece il momento finale della Festa, con i fuochi pirotecnici affidati per la prima volta ad una ditta campione d'Europa, la Pirotecnica S. Chiara di Ascoli Piceno. Uno spettacolo suggestivo e nessun principio d'incendio sul parco della Murgia. Con buona pace degli ambientalisti e di tutti coloro che amano la Festa.
Michele Capolupo