GRUPPO CONSILIARE ALLEANZA MATERANA
Al Signor Sindaco del Comune di Matera
Al Segretario Generale
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Premesso che per fronteggiare le carenze impiantistiche per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani della Provincia di Potenza, con ordinanza n.109173 del 28 maggio 2010 il Presidente della Regione Basilicata ha ordinato al Comune di Matera, di accettare dal 1° luglio al 30 novembre 2010 circa 4500 tonnellate di rifiuti prodotti “dal Bacino Centro “ della Provincia di Potenza;
Considerato che la discarica di Borgo La Martella nei mesi scorsi ha avuto problemi nello smaltire i rifiuti solidi urbani della città di Matera, tant’è che il Comune di Matera ha dovuto conferire i propri rifiuti presso l’impianto di Pomarico per un costo per le casse Comunali di circa un milione di euro;
Considerato inoltre che l’impianto di discarica comunale ha una capacità residuale minima e che le volumetrie restanti possono soddisfare la città di Matera per un periodo limitato ;
Considerato infine che non vi è una programmazione regionale sulla gestione dei rifiuti e che la città di Matera potrebbe a breve ritrovarsi in piena emergenza rifiuti;
Il sottoscritto Augusto Toto, in qualità di Consigliere Comunale eletto nella lista civica Alleanza Materana
interroga
Il Signor Sindaco,
• Per conoscere le motivazioni per le quali non si è opposto a tale provvedimento ;
• Per sapere come mai la Giunta non ha portato a conoscenza del problema l’intero Consiglio Comunale;
• Per sapere come intenderà affrontare l’emergenza rifiuti della nostra città nel caso in cui a breve ci trovassimo nella condizione di non poter più smaltire.
LA REPLICA DEL SINDACO ADDUCE IN RELAZIONE ALL’INTERROGAZIONE DEL SINDACO ADDUCE
A seguito dell´Ordinanza del Presidente della Regione n. 2 del 28 maggio 2010, riguardante “Disposizioni urgenti per fronteggiare le carenze impiantistiche per lo smaltimenti dei rifiuti solidi urbani della provincia di Potenza”, il sindaco della città di Matera Salvatore Adduce- ha comunicato a Vito De Filippo l´impossibilità nelle attuali condizioni di ospitare rifiuti provenienti da altri comuni.
L´Ordinanza prevede che nel periodo dal 1° luglio al 30 novembre di quest´anno i rifiuti di diversi comuni del potentino vengano
trasferiti in discariche dei comuni della Basilicata, tra cui Matera interessata ad un quantitativo di 4.400 tonnellate su un totale di circa 25.000 tonnellate.
La nota inviata a De Filippo riassume la situazione dell´impianto di compostaggio con annessi settori di raccolta rifiuti di Matera che, come già noto agli organi regionali, nel recente passato ha costretto lacittà a sua volta a conferire i rifiuti nella discarica di Pomarico con notevolissimo aggravio dei costi. In particolare l´attuale quinto settore della discarica ha una capacità residua di circa 70.000 mc alla quale andrebbero sottratte le quantità di rifiuti solidi urbani già provvisoriamente accantonate sui settori 3° e 4°, per
cui risulterebbe di fatto già colmato anche il 5° ed unico settore disponibile. Ai fini della risoluzione della questione, gli uffici comunali hanno da tempo predisposto una proposta progettuale di rimodellamento ambientale teso a mantenere detto materiale
nell´attuale localizzazione consentendo così di utilizzare appieno la capacità residua del nuovo 5° settore. La proposta presentata prevede la possibilità di rimodellamento complessivo dei quattro settori attraverso una unica colmata, tale che la capacità complessiva risulterebbe maggiorata di ulteriori 100.000 mc. L´impianto di compostaggio, inoltre, così come previsto
dall´ipotesi di Accordo di Programma tra Regione Basilicata e Province di Potenza e Matera, necessita di un intervento di riqualificazione finalizzato a ridare efficienza agli impianti. “Stante l´attuale situazione, -ha concluso il sindaco nella
nota a De Filippo- Matera non è nelle condizioni di ottemperare all´Ordinanza presidenziale. Si ritiene pertanto necessario un incontro urgente per definire le questioni poste”.
CONTRO-REPLICA DEL CONSIGLIERE COMUNALE AUGUSTO TOTO
Il capogruppo della lista Alleanza Materana, Augusto Toto, ha espresso, con una propria interrogazione nei giorni scorsi, il proprio disappunto all’ordinanza n.109173 del 28 maggio 2010 del Presidente della Regione Basilicata con cui si ordinava al Comune di Matera, di accettare dal 1° luglio al 30 novembre 2010 circa 4500 tonnellate di rifiuti prodotti “dal Bacino Centro “ della Provincia di Potenza.
In merito alle ultime dichiarazioni del sindaco di Matera Salvatore Adduce, il Consigliere Toto dichiara la propria contrarietà alla proposta progettuale di rimodellamento complessivo dei quattro settori della discarica, poiché così facendo si andrebbe a tamponare una falla e rinviare il problema senza che questo venga affrontato e risolto. Che fine ha fatto l’atto di indirizzo approvato con delibera di Consiglio Comunale n.109 del 27 dicembre 2006? Atto questo votato all’unanimità dei consiglieri presenti (maggioranza e opposizione) in aula quel giorno, atto con cui si dava mandato ai Settori competenti Urbanistica, LL.PP. e Ambiente d’individuare entro 18 mesi soluzioni coerenti con le norme di tutela ambientale per la delocalizzazione dell’impianto di compostaggio e annessa discarica.
Che cosa penseranno i cittadini del Borgo La Martella, dopo diverse rimostranze e le continue promesse ricevute, se la discarica al posto di essere delocalizzata venisse ampliata?
Qualcuno dovrà pur dare delle risposte a questi quesiti con atti chiari ed intelligenti ma soprattutto immediati; spero che lo faccia il sindaco.
COMUNICATO STAMPA DEI VERDI
Noi Verdi non contestiamo l’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale inerente l’atto amministrativo ad accogliere i rifiuti dei paesi della Provincia di Potenza nel sito del borgo La Martella, ma forse è stata una decisione a cuor leggero non conoscendo i tanti problemi che il sito di La Martella ha in essere. Quando c’è emergenza a qualche Santo bisogna affidarsi. Noi contestiamo con forza e denunciamo pubblicamente il sistema di una politica distorta e priva di programmazione a tutti i livelli. La collettività da anni subisce questa cattiva politica molti sindaci di qualsiasi ideologia destra o sinistra, non assolvono in toto i compiti con responsabilità amministrative che ricevono da mandati elettorali, ma si limitano quotidianamente ad incamerare beceri consensi elettorali trasformando la politica in meri patronati. I cittadini non possono pagare sulla propria pelle aumenti della tessa sui rifiuti per l’inefficienza di tanti amministratori, e consequenziale che viviamo in piena emergenza rifiuti. I Verdi dicono basta a grossi dispendi di risorse economiche per costruire vasche per ospitare rifiuti non differenziati, o addirittura in alcune realtà l’occupazione di cave di notevole interesse ambientale e paesaggistico, Sono anni ormai che decreti e leggi impongono la raccolta differenziata, ma sono in pochi i comuni che si attengono al rispetto delle leggi. A volte ci chiediamo dov’è la differenza tra nord e sud, al nord eseguono direttive di legge raggiungendo alte percentuali di raccolta differenziata, da noi le percentuali sono esigue, forse è un problema di cultura del cittadino ? No, molti sindaci sono inefficienti. Al presidente De Filippo noi Verdi chiediamo invece, come mai l’ ATO rifiuti prima provinciale e poi regionale non ha mai assolto attraverso gli organi direttivi i propri doveri istituzionali, non facendo mai partire la macchina burocratica.
MATERA: CASAPOUND ITALIA CONTRO L’ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SUI RIFIUTI
Matera, 8 Giugno – Il nucleo lucano di CasaPound Italia si schiera compatto contro l’ordinanza del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo che obbliga il comune di Matera ad accettare dal primo luglio prossimo i rifiuti provenienti dal “bacino centro” della provincia di Potenza.
“Con questa ordinanza De Filippo dimostra di concepire Matera solo come discarica della Basilicata”, è il primo commento di Stefano Dubla, coordinatore materano di Cpi, che poi aggiunge: “Speriamo che il sindaco Adduce, la cui reazione ritardata all’ordinanza del suo amico De Filippo lascia comunque qualche sospetto, si opponga con tutte le forze e con tutti i mezzi a disposizione mentre il Presidente della Regione deve spiegarci come, secondo lui, una città come Matera, che già è alle soglie di un’emergenza essendo stata costretta negli scorsi mesi a conferire i propri rifiuti nella discarica di Pomarico, possa ospitare 4500 tonnellate di rifiuti provenienti dal resto della regione. Non vogliamo entrare in quella stupida logica di scontro da stadio tra le due provincie ma Matera attende ormai da anni un segnale forte dall’amministrazione regionale e ci teniamo a ricordare al presidente De Filippo che questa città gli ha dato ben il 63% delle preferenze alle ultime elezioni regionali, se questo è il suo ringraziamento sappia che i cittadini non stanno gradendo”.
Alle critiche si aggiunge Giulio Salvatore, coordinatore di CasaPound Italia per la provincia di Potenza: “Siamo alla solita logica da massaia tipica della politica lucana: nascondere la polvere sotto il tappeto invece di affrontare seriamente il problema. Ammesso che la città di Matera, o qualunque altra città, possa ospitare i rifiuti del ‘bacino centro’ di Potenza, vogliamo capire quali soluzioni verranno adottate nel frattempo per riportare la nostra città in una condizione di autosufficienza e vogliamo sapere quale sarà il costo per i comuni coinvolti”.
COMUNICATO DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE BASILICATA
In merito al provvedimento della Regione Basilicata che dispone il conferimento dei rifiuti solidi urbani di alcuni comuni del potentino nella discarica del borgo La Martella, il Movimento Basilicata a Cinque Stelle esprime la sua totale contrarietà. Questo perché non è chiaro dove saranno sversati tali rifiuti, viste le condizioni in cui il suddetto impianto versa da tempo. La fantomatica raccolta differenziata, che pure sulla carta è partita a Matera, nessuno ha spiegato ai cittadini come si inserisce nel contesto della gestione integrata dei RSU, quale percentuale ha raggiunto e quali risultati ha prodotto. Ci si chiede inoltre, se le municipalità che smaltiranno i propri rifiuti a La Martella hanno anch’esse adottato la raccolta differenziata e in che modo tali rifiuti saranno gestiti. L’assessore competente in materia è in grado di spiegare ai cittadini – che, lo ricordiamo, pagano il servizio – come vengono spesi i loro soldi e con quali prospettive?
L’impianto di compostaggio è in funzione?
La vasca vuota perché progettata senza tener conto del possibile affiorare dell’acqua della falda sottostante, potrà mai essere utilizzata senza incorrere in infrazioni delle norme europee in materia di smaltimento dei rifiuti?
Si smetta, una buona volta, di dar luogo a spettacoli poco edificanti agli occhi dei cittadini e si cominci, se si è in grado di farlo, a rispondere alle loro legittime domande. Qualcuno che ora è in Regione parlava di maggiore partecipazione. Speriamo non abbia cambiato slogan una volta assicuratosi la propria fetta di potere.
COMUNICATO DI PIO ABIUSI
La nave affonda e le scialuppe non sono sufficienti!
Il sistema della gestione dei rifiuti della Provincia di Potenza basato su discariche ed inceneritori ha dimostrato appieno la vulnerabilità.
A dire il vero anche quello della provincia di Matera non è virtuosamente caratterizzato verso la raccolta differenziata, ma qualcosa si muove e la criticità della situazione, tale da creare collasso, è leggermente spostata nel tempo, c’è spazio ancora per buoni interventi correttivi.
La discarica di Pallareta, che serve Potenza ed il suo comprensorio pari a quasi 120 mila abitanti- circa il 20 % della popolazione lucana- si è esaurita oltre ad essere inquinante.
Il suo ampliamento è divenuto impossibile perché Regione e Provincia di Potenza hanno chiesto il Piano di Caratterizzazione. il Comune di Potenza ha fatto ricorso al TAR che lo ha rigettato.
Non resta che l’inceneritore ma che è molto oneroso ed i soldi non ci sono.
Siamo in un buco più nero della mezzanotte.
La vecchia municipalizzata Acta si è trasformata in S.p.A. e la prima cosa che ha fatto ha deliberato l’aumento degli emolumenti ai Consiglieri di amministrazione, eletti con equilibri bipartisan.
Il capo gruppo del Pd in consiglio comunale ha giustificato l’accaduto dicendo che l’incremento di costo per le casse del Comune è risultato più contenuto perché si è risparmiato mettendo in soffitta la figura del difensore civico cittadino.
Chi difende il cittadino? Giustamente sono i consiglieri: moderni Robin Hood che di li a poco aumentano anche le tariffe della Tarsu
La situazione è davvero drammatica tanto è che il Sindaco Santarsiero e non già l’Acta prende contatti con il Conai per tentare di far partire una qualche raccolta differenziata entro Giugno.
La situazione è resa ancora più pesante perché, pur in presenza di scelte sbagliate non si hanno le risorse per raddrizzare la rotta acquistando quanto occorre per una buona raccolta differenziata.
Occorre intervenire rapidamente altrimenti è tutta la nave del ciclo dei rifiuti solidi urbani della Basilicata che affonda.
Si nomini il Sindaco di Potenza, che più di una volta ha dimostrato ampie capacità manageriali, Commissario per la gestione dei rifiuti della città e dell’area.; si sciolga l’Acta ,inutile carrozzone, che serve a pagare un Consiglio amministrazione che costa oltre un Meuro l’anno; si faccia un contratto con una società specializzata nella gestione dei rifiuti, ce n sono di quelle che operano nel settore da oltre 40 anni e conoscono la materia; si valuti, con responsabilità, le figure professionali e il numero delle stesse di cui la società ha bisogno per sviluppare un servizio efficiente ed impostato al rigoroso contenimento dei costi.
Basta con gli onerosi apprendisti stregoni!
Dopo aver fatto un discorso chiaro sul come muoversi si diano le risorse necessarie al Comune di Potenza che ha un bilancio ingessato dal pagamento delle rate dei mutui, contratti per risanare il trascorso dissesto .
La scelta, purtroppo, non è più rinviabile altrimenti a catena tutta la Basilicata sarà interessata dal default dei rifiuti e gli interventi necessari saranno ben più gravosi e tali che la Regione con le sue finanze potrebbe non riuscire a far fronte.
Si faccia inversione di rotta in tutta la Regione organizzando seriamente la raccolta differenziata ed esautorando i comuni, spesso dalle dimensioni di un condominio, da scelte molto più grandi di loro.
Si attrezzi, poi un serio controllo su tutta la filiera dei rifiuti.
Pio Abiusi
potenza lo ha eletto e potenza lo muove come una marionetta……poveri noi….
facciamoci pagareeeeeee un tot a quintale poi li stessi rifiuti glieli vendiamo sotto forma di energia sveglia genteeeee ci hanno messo questo pupazzo come sindaco e purtroppo x 5 anni ce lo dobbiamo tenere
toto è uno dei peggiori della politica materana,pero il problema è grave. qui nn ce la fidiamo a smaltire i nostri rifiuti, come possiamo smaltire quelli di potenza? leggo che per utilizzare la discarica di pomarico ci sono stati ovviamente dei costi per il nostro comune. voglio sapere se il comune di matera riceverà solo monnezza o anche qualche beneficio magari a carattere economico?naturalmente no…. in città c è lo schifo dei rifiuti, l azienda che ha vinto il bando non sta rispettando la gara d appalto e noi ci prendiamo anche la monnezza di potenza???!!! :X :X :X :X
a quanto pare si è svegliato.meglio tardi che mai
Ecco l’unità della Basilicata: utilizzare Matera come discarica anziché come risorsa!! VERGOGNA! Ohhh ma che aspettiamo a chiedere l’annessione alla Puglia???