Sabato 5 dicembre in Provincia di Matera, i carabinieri hanno arrestato un 51 enne, in quanto deve espiare una pena definitiva di 7 anni e 6 mesi di reclusone, a seguito di una precedente condanna per violenza sessuale sulla figlia.
Il provvedimento è stato emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura del Tribunale di Genova.
L’uomo, fra il 2002 e il 2006, nel capoluogo ligure, dove lavorava, abusò, con violenza, della figlia, all’epoca minorenne.
Dopo la notifica del provvedimento, l’uomo è stato accompagnato in carcere a Matera, dove sconterà la pena.
A Matera, nell’ambito dei periodici controlli finalizzati a verificare e accertare l’eventuale presenza di immigrati irregolari così come previsto dall’Operazione “Odysseus”, i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato un algerino per inosservanza ad un decreto di espulsione.
L’uomo, di 40 anni, originario dell’Algeria, notato mentre si aggirava per le vie di questo centro, è stato fermato e controllato.
I carabinieri hanno potuto così accertare che lo stesso risultava destinatario di un precedente provvedimento di espulsione, che era stato emesso nei suoi confronti dal Prefetto di Matera nel febbraio di quest’anno, quando, fermato durante dei controlli, era risultato sprovvisto di qualsiasi documento identificativo e permesso di soggiorno, quindi irregolarmente presente sul territorio nazionale.
A settembre scorso, lo stesso era stato nuovamente controllato e denunciato dai carabinieri di Matera, in quanto, perquisito, era stato sorpreso in possesso di un numero consistente di capi di abbigliamento e accessori vari falsificati, poi sequestrati.
In quell’occasione, l’immigrato oltre ad essere denunciato per falso, fu anche deferito per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, in quanto, per sottrarsi al controllo, aggredì i militari.
Per lui è scattata così la denuncia e il successivo accompagnamento in Questura per la conseguente procedura di espulsione.
A Tursi, in località “Anglona”, nei pressi dell’omonimo Santuario, è stata rinvenuta e poi consegnata ai carabinieri una statua lignea, raffigurante una Madonna con Bambino.
L’opera, dai primi accertamenti, è risultata oggetto di furto, denunciato, presso i carabinieri della Compagnia di Policoro, nel settembre del 2003, dai proprietari, entrambi di Montalbano Jonico.
La statua, previo riconoscimento, è stata quindi restituita ai legittimi proprietari, che, all’atto della consegna, hanno riscontrato che la stessa era nelle stesse condizioni in cui si trovava prima del furto, quindi senza danni.
L’opera dovrebbe essere stata realizzata tra il XIII e il XIV secolo e, dopo il suo furto del 2003, fu inserita nel catalogo delle opere d’arte da ricercare del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
In corso le indagini per appurare le modalità del rinvenimento e far luce sulla sua originaria scomparsa.