Mimmo Genchi, candidato sindaco del movimento politico di Matera Cambia! nelle ultime elezioni comunali, ha incontrato nella mattinata di sabato 24 aprile, il Sindaco Adduce nell’ambito degli incontri che il neo primo cittadino ha inteso promuovere anche con i movimenti politici e civici che, pur raccogliendo un significativo consenso elettorale, non hanno avuto accesso al Consiglio Comunale.
Matera Cambia! ritiene beneaugurante questa apertura e volontà di collaborazione con il miglior civismo manifestata dal Sindaco Adduce: un importante segnale di discontinuità rispetto alla precedene amministrazione, chiusa ermeticamente rispetto alle istanze reali della cittadinanza nonchè lontana da una buona amministrazione della cosa pubblica.
Mimmo Genchi ha ritenuto di porre all’attenzione del Sindaco Adduce, tra l’altro, l’assoluta necessità e urgenza che il nuovo Consiglio Comunale provveda a fermare la speculazione edilizia che rischia di annegare Matera nel cemento, revocando, già nella prima seduta del 3 maggio, se possibile, le delibere approvate in particolare negli ultimi giorni di una Giunta Buccico già sfiduciata dal Consiglio e, successivamente, dal Commissario Prefettizio, delibere concernenti: l’area ex Barilla le cui volumetrie industriali sono state trasformate in diverse centinaia di appartamenti, la realizzazione di altri appartamenti a Venusio al posto della multisala prevista inizialmente, la delibera c.d. Matera 90 che riguarda parecchie centinaia di appartamenti ad Agna.
Tutte queste delibere devono essere poste nel nulla in quanto adottate da organi privi della legittimazione democratica e popolare e, nel merito, poichè pongono in essere, a vantaggio esclusivo di poche grosse imprese edilizie e privati, un vero e proprio “sacco edilizio” della città provocando un permanente e irrimediabile scempio urbanistico ed ambientale della città.
Va anche, a parere di Matera Cambia!, immediatamente azzerata la delibera di riorganizzazione degli uffici comunali, adottata senza la preventiva consultazione dei lavoratori comunali e delle organizzazioni sindacali.
Adduce ha ribadito la propria disponibilità a fare tutto quanto il possibile per annullare le evidenziate delibere.