Il federalismo municipale non abita a Matera
Un bilancio povero, non si discosta molto dall’ultimo bilancio commissariale, banale fotocopia del precedente. La redazione del bilancio comunale è intimamente legata alle disposizioni che a livello nazionale vengono definite in materia di finanza pubblica. L’elaborazione del bilancio dovrebbe risultare complessa e se vogliamo per alcuni aspetti incerta a causa della fase transitiva del federalismo fiscale, ed invece con facilità si decide il bilancio 2011. Lo stesso esecutivo non ha posto le questioni in esaltanti manovre ed incoraggianti risultati, da una parte si manifestano le difficoltà dall’altra si spende per poi scaricare responsabilità solo ed esclusivamente sui mancati trasferimenti dallo stato e regione. In realtà questo esecutivo non ha idee, nel momento in cui dovrebbe averle. Oggi più che mai si continuano a solcare le differenze tra buone e pessime amministrazioni, tra città che sanno razionalizzare le risorse e quelle che spendono male. Sono questi i motivi di prudenza e riflessione che in questa fase transitoria si dovevano ricercare, momento in cui le norme del federalismo prendono corpo, il legislatore ha dato tempo sino al 30 giugno per l’approvazione del bilancio allo scopo di meglio riflettere, allora mi chiedo perché tanta fretta? Il federalismo municipale è oramai realtà, per questo dico che è inutile il solito motivetto del governo cittadino di lamentele per le mancate entrate statali, da oggi in poi il trasferimento delle risorse da stato e regione sarà sempre più sottile. Non ci si può permettere di piangersi addosso, c’è bisogno di trovare economie che si generano dal territorio, e che trovano la loro valenza e continuità nell’ambito economico della città, in questi primi anni ci giochiamo una partita importante per la nostra città. Cosa non facile da attuare anche perché ereditiamo una montagna di debiti, riversati da cumuli di contenzioso ed errate scelte, provenienti da un passato più o meno remoto. Sette mesi fa furono accantonati 600.000 € per tali scopi cosa si è fatto? Credo nulla. Il tempo è inesorabile, immagino che i debiti siano aumentati e che ci possa essere un danno erariale prodotto dagli interessi maturati il tutto dovrà essere quantificato quale ulteriore aggravio alla spesa? L’enorme contenzioso, 3 o forse più milioni di euro, errori amministrativi che la comunità deve pagare, ha già prodotto pignoramenti e discussioni politiche accese. Su questi argomenti avremmo voluto risposte anche nel documento economico approvato, argomenti che non trovano mai colpevoli, spudoratamente si sperperano denari pubblici e mai una sola discussione approfondita sulle paternità di tanti smisurati danni economici. Per questo motivo invito questa maggioranza a fare scelte ponderate per il futuro della città che sino ad oggi non ha trovato risorse, quelle che aveva, le risorse più importanti le perde con emorragie continue, quelle dei tanti giovani che vanno via dalla nostra città per trovare fortuna altrove, ma intanto coltiviamo ambizioni su di un terreno che sono stati capaci di farlo diventare arido e sabbioso: Matera Capitale europea della cultura, di quale cultura! Se siete incapaci da fare non impedite ad altri di realizzare.
Adriano Pedicini – consigliere comunale del PDL