I DANNI DEL MALTEMPO IN BASILICATA: STORIA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO
Tutti colpevoli nessun colpevole. Finirà così anche questa volta, anche se molte imprese agricole sono state polverizzate dall’acqua, anche se decine di piccoli imprenditori sono sul lastrico e l’economia agricola del Metapontino impiegherà dieci anni per recuperare il reddito perduto, anche se centinaia di braccianti quest’anno non lavoreranno divenendo più poveri di quanto non fossero.
E’ giusto, per il momento, non polemizzare e prestare i primi soccorsi ai tanti bisognosi. Ma dopo qualcuno dovrà rispondere di questo scempio, a qualcuno dovrà essere domandato perché una giornata una di pioggia è capace di creare disastri biblici.
La verità è molto semplice ed è che purtroppo la responsabilità di questo disastro annunciato appartiene a tutti noi: l’agricoltura e l’edilizia che divorano il territorio, il disinteresse della politica regionale per le opere di irreggimentazione delle acque e di sistemazione idraulica delle aree più a rischio, il governo che si crogiola della protezione civile soltanto quando interviene in pompa magna a fatto compiuto.
Costruzioni in zone improbabili, disboscamenti dissennati, condoni a go-go, ecco cosa ha sfasciato definitivamente una regione che di per sé è a rischio cronico.
E’ sospetta questa pax politica tra le diverse parti politiche. Nessuno accusa nessuno. Forse perché è ancora presto o forse perché non conviene alzare polveroni: alla Regione non conviene ricordare che molti degli interventi li deve promuovere il massimo ente regionale (a chi tocca la pulizia degli alvei dei fiumi?), al Governo ancor di più tacere sulla cronica assenza di trasferimenti di risorse.
Conviene perciò concentrare l’attenzione dell’opinione pubblica sui soccorsi, sul senso di solidarietà dei lucani, sull’Esercito salvatore della patria, mentre un sistema politico e sociale responsabile dovrebbe quanto meno interrogarsi sulle proprie colpe e cambiare comportamenti atavici che vedono tutti, pubblici poteri e privati cittadini, responsabili in solido di un disastro che non sarà l’ultimo.
Eustachio Marcosano
Comitato unitario dei cittadini di Puglia e Basilicata “Difendiamo le terre joniche” annuncia una pubblica assemblea sull’alluvione che ha colpito il Metapontino lo scorso 1° marzo nel pomeriggio di mercoledì 9 marzo a partire dalle 18,30 presso la sala della parrocchia di Metaponto in piazza Giovanni XXIII.
Gli obiettivi dell’assemblea sono:
Ottenere misure straordinarie immediate per tutelare chi è stato colpito, rimettere in sicurezza il territorio, scongiurare la chiusura delle attività economiche e assicurarne la ripresa;
Ottenere un piano di riordino del territorio che lo risani e lo tuteli;
Impedire altre sciagure ottenendo che la prevenzione sia effettivamente garantita;
Costruire una risposta ed una piattaforma dal basso unitaria dei cittadini della Provincia di Matera e Taranto coordinando le iniziative per far valere gli interessi comuni;
Sono invitati tutti i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le forze sociali.