Un nuovo provvedimento in favore degli agricoltori colpiti dall’alluvione dello scorso 1 marzo è stato adottato dalla Giunta Regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura Vilma Mazzocco. Si tratta di un intervento volto al ripristino della funzionalità delle aziende zootecniche danneggiate ricadenti nell’area danneggiata individuata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che destina a questi interventi circa 320mila euro che si aggiungono ai quasi due milioni destinati ai danni prodotti dall’alluvione al settore primario con interventi precedentemente approvati dalla Giunta.
Coi precedenti provvedimenti In particolare sono stati stanziati 100mila euro in favore dei consorzi di difesa per concedere contributi fino a 15mila euro quali anticipi su eventuali e future indennità in favore di imprese agricole alluvionate che abbiano subito una perdita di almeno il 70 per cento della produzione lorda vendibile. Altri 200mila euro sono stati invece destinati a ristorare del danno le imprese che hanno registrato perdite di bestiame.
Più consistente, ossia un milione 553mila euro, la somma destinata al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto in sostituzione dei canoni irrigui a cui avrebbero dovuto far fronte le imprese che hanno subito danni per almeno il 30 per cento della produzione lorda vendibile.
Ora, il nuovo provvedimento prevede l’erogazione di contributi in fondo capitale pari all’80% delle somme necessarie al ripristino della funzionalità delle strutture produttive e con un massimale comunque di 100mila euro ad azienda in favore di imprese agricole zootecniche del settore lattierocaseario con sede nelle aree danneggiate che abbiano subito un danno superiore al 30 per cento della produzione lorda vendibile e che si impegnino a mandare avanti l’attività per almeno 5 anni dalla data di concessione dell’aiuto.
I danni a fronte dei quali sarà possibile ottenere il contributo sono quelli per il ripristino di scorte, macchinari e attrezzature, strutture e impianti. Gli interessati dovranno presentare la domanda entro 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione.
“Si tratta di un nuovo sforzo che la Regione fa nelle ben note ristrettezze di bilancio – ha spiegato l’assessore Mazzocco – perché siamo consapevoli che l’economia delle aree alluvionate, in particolare nel settore primario, è stata duramente colpita e che non intervenire, o intervenire tardi, potrebbe portare a danni irrimediabili, con al chiusura di aziende e famiglie ridotte alla povertà. Purtroppo, – ha proseguito – al momento sembra che la stessa consapevolezza non ci sia a livello centrale, dove si preferisce impuntarsi su questioni ideologiche o di principio incuranti del fatto che questo possa determinare drammi tra le persone danneggiate. Noi stiamo cercando di fare il possibile, ma è ben chiaro che quanto possibile alla sola Regione Basilicata non basta. Per questo confido nel fatto che la mobilitazione trasversale delle istituzioni lucane virtuosamente avviatasi subito dopo l’alluvione, non conosca sosta”.
“Mentre il Governo discute di come ripartire il danno in un improbabile modello federalista delle disgrazie – ha aggiunto il presidente Vito De Filippo – la realtà è che fino a questo momento tutto ciò che è stato fatto è stato fatto a spese della Regione Basilicata, incluse le attività messe in campo nella prima emergenza dall’esercito il cui costo è stato interamente sostenuto dalla Regione. Se il principio è quello di una ripartizione del danno tra il livello locale e quello centrale siamo pronti nelle intenzioni e ancor più nei fatti. Diversamente apparirà chiaramente come dietro alchimie fiscali e contabili si celi solamente una diversa considerazione dei territori anche di fronte alle disgrazie”.