100 giorni di Ambiente, bilancio assessore regionale Gianni Rosa. Di seguito la nota integrale.
Era il 10 maggio scorso quando è nata la prima Giunta regionale di centrodestra della storia della Basilicata e da uomo che da sempre è stato oppositore del ‘Sistema Pd’ sono stato onorato di aver contribuito ad un tale rivoluzionario risultato. Il percorso di risanamento del Presidente Bardi sarà lungo e pensare che questo possa accadere in 100 giorni è una panzana che non abbiamo intenzione di raccontare.
Una ‘patata bollente’, secondo alcuni, l’Assessorato all’Ambiente. Un Assessorato ‘attenzionato’, preferisco definirlo; attenzionato, innanzitutto, dal Popolo, dai cittadini.
E questa attenzione non deve essere vista in una accezione negativa. Anzi. Sono convinto, e l’ho ribadito anche all’atto dell’insediamento, che la trasparenza e la chiarezza nel campo ambientale siano priorità dopo anni di verità mezze dette. Non mi spaventa, quindi, essere sotto la lente di ingrandimento.
I primi atti dell’Assessorato Ambiente sono stati, per certi versi, una piccola rivoluzione: trasparenza nelle decisioni, pubblicità dei risultati, responsabilizzazione degli attori coinvolti, partecipazione delle associazioni e delle Comunità, attraverso incontri con i Sindaci e le Istituzioni, ottimizzazione dell’organizzazione degli uffici del Dipartimento, rendendo tutto ‘digitale’ e “trasparente’, attraverso investimenti sull’informatizzazione dei processi amministrativi attualmente tutti manuali, senza certezza dei tempi. Le risposte ai cittadini saranno tempestive e senza i gravi ritardi che hanno contraddistinto, finora, l’azione amministrativa. Il Dipartimento Ambiente sarà realmente al servizio dei Lucani.
Lo sblocco di finanziamenti fermi da mesi non solo consentirà di migliorare i servizi ai Lucani ma immette denaro nel mercato economico regionale. In soli tre mesi abbiamo liberato circa 55 milioni di euro che erano fermi nelle casse regionali: 11 milioni per la realizzazione e l’ampliamento di “Centri Comunali di Raccolta” a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani per 45 Comuni beneficiari; 14.500.000 di euro per l’efficientamento del servizio idrico per 5 Comuni; 5 milioni per gli interventi di chiusura o adeguamento delle discariche, situate in 4 Comuni, finalizzati alla risoluzione delle procedure di infrazione comunitaria; 25 milioni di euro per i finanziamenti per l’ammodernamento e l’adeguamento della dotazione impiantistica intermedia nel ciclo dei rifiuti e per la realizzazione degli impianti di compostaggio mancanti.
Abbiamo accelerato sul Piano Paesaggistico Regionale, indispensabile per una reale tutela del territorio anche contro l’eolico selvaggio, Piano che abbiamo dovuto constatare, nonostante i grandi annunci del Governo precedente, è solo alla fase iniziale. Abbiamo ripreso a parlare di Piano Coste, anche questa una delle tante inadempienze del precedente Governo, che è però fondamentale per la tutela ambientale e anche per creare un reale sviluppo turistico costiero.
Indiscutibilmente le emergenze ambientali vissute in questi anni hanno fatto puntare l’attenzione dei cittadini sulle attività di ‘controllo’ cui la Regione è deputata per legge e che in questi 100 giorni abbiamo provato a razionalizzare e a coordinare.
Ma la strada è ancora molto lunga e passa attraverso il potenziamento dell’Arpab. Appena insediati, proprio per la priorità che la Giunta Bardi dà alla tematica ambientale, ci siamo concentrati nel recuperare le risorse mancati per l’attuazione del Masterplan che implementerà, di 80 unità, le risorse umane che si dedicheranno ai controlli ambientali e che migliorerà le attrezzature. E diciamolo una volta per tutte ai Lucani: il Masterplan ARPAB era una bomba pronta ad esplodere che solo grazie ad un incisivo impegno siamo riusciti a disinnescare. Non è stato semplice in 60 giorni recuperare 38 milioni di euro ma l’abbiamo fatto perché, come ho avuto modo di ribadire più volte: la sicurezza e la tutela dell’Ambiente e, quindi, della Salute saranno l’unico faro guida di questo Governo regionale. Non ci interessano le polemiche, specialmente se create ad arte proprio da chi il problema l’ha causato.
L’attenzione maggiore sui controlli sarà, ovviamente, per le estrazioni petrolifere ma non solo. Cadenzare, in tempi brevi, il cronoprogramma per la piena operatività del centro di controllo del Centro di Monitoraggio Ambientale a Marsico, con il passaggio delle centraline da Total alla Farbas e, poi, all’ARPAB è stato l’atto prodromico per garantire l’effettività dei controlli prima dell’entrata in funzione del Centro Olio di Tempa Rossa.
Abbiamo finalmente chiuso l’accordo con ISPRA per la collaborazione sui controlli ambientali, recuperando un rapporto che, per sterili prese di posizioni politiche, era fermo da un anno. Così come fondamentale è stato dare impulso alla conclusione dei lavori per la predisposizione del Punto Bianco. Saremo pronti perché è dovere della Regione garantire ai Lucani i migliori controlli ambientali che si possono avere. Questo è quello che i Lucani hanno chiesto in questi anni e questo è quello su cui si sta lavorando.
Non mi aspetto che la fiducia nella Regione come ente controllore si rispristini in 100 giorni dopo anni e anni di mala gestione. Quello che però chiedo ai cittadini è di darci tempo di poter dimostrare che le cose possono cambiare con la gente giusta al Governo.
La legittima attenzione, dovuta alle tante emergenze ambientali, ha fatto dimenticare, però, che la tutela dell’Ambiente non è solo quella che passa dai controlli ma anche quella che può fornire la valorizzazione delle risorse ambientali. Cosa sono i nostri 5 parchi e le oltre 50 zone protette se non un modo per tutelare l’Ambiente attraverso la riscoperta del nostro immenso patrimonio naturalistico, che in pochi conoscono, ma che può diventare, in combinazione con bellezze culturali, mezzo di salvaguardia del nostro territorio e motore di uno sviluppo ecosostenibile.
Per questo, grande attenzione è stata data alle problematiche relative ai nostri Parchi, a partire dal più ‘giovane’, il Parco regionale del Vulture con i suoi meravigliosi laghi che sono sempre stati trascurati dalla politica ma che costituiscono uno dei luoghi più belli della Basilicata. Abbandonata all’illegalità, la zona di Monticchio è stata oggetto di alcuni incontri con i Sindaci dell’area e con il Commissario del Parco per iniziare un processo virtuoso di riconsegna dei luoghi alla libera fruizione dei cittadini.
E altrettanta attenzione è stata data a tutte quelle forme di valorizzazione del territorio che possono essere volano di crescita senza mettere a rischio la nostra Terra. Passare dalla semplice conservazione ambientale alla tutela e valorizzazione dell’ambiente è uno degli obbiettivi dell’Assessorato all’Ambiente.
La nostra Lucania deve essere non solo protetta ma anche valorizzata. Merita di più di quello che le hanno riservato i Governi precedenti e che noi realizzeremo nei prossimi 5 anni.
Potenza, 16 Agosto 2019
Gianni Rosa, Assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata