In merito all’arrivo di 53mila tonnellate di pet-coke all’Italcementi di Matera si registra l’intervento del materano Valentino Blasone. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione
Matera 2019, l’isola che non c’è e il presente dimenticato.
Abbiamo appreso nei giorni scorsi, dopo la pausa estiva, di un rigurgito di annunci e programmi per Matera 2019 da parte della nostra classe politica locale.
Prima un incontro fra il sindaco, assessori comunali, presidente di Regione e assessori regionali, parlamentari lucani.
Poi una conferenza stampa del sindaco De Ruggieri, il suo delegato alla Fondazione Matera Basilicata 2019 Adduce, alcuni assessori, in cui vengono ripetute priorità e necessità.
I temi sono i soliti, per i quali si è discusso e si discute da almeno due anni a questa parte.
Il famoso Master Plan che peraltro, cosa a mio avviso grave, non è stato preventivamente discusso e approvato dal consiglio comunale, ricordiamo assise democratica della nostra città, è un elenco di opere più o meno condivisibili, molte delle quali senza copertura finanziaria e comunque senza indicazione di tempi di realizzo.
È più un libro dei sogni dell’isola che non c’è, piuttosto che un Master Plan che, per sua stessa definizione, implica che siano indicati per ogni attività, copertura finanziaria e tempi di realizzo.
Come dire una contraddizione di termini.
Ad ogni modo, per non essere tacciato di solito pessimismo nichilista, attendiamo il già indicato incontro di metà settembre, al termine del quale sarebbe onesto annunciare alla città cosa si farà effettivamente e in che tempi.
Altrimenti converrà piuttosto continuare a leggere la favola di Peter Pan.
Passando all’oggi, rimango sbalordito e attonito e denuncio il silenzio delle cariche cittadine, del Sindaco De Ruggieri e del suo delegato alla Fondazione il consigliere senatore Adduce in testa quale capogruppo del PD nell’assise cittadina, degli assessori comunali, degli assessori regionali di Matera Braia, Cifarelli, Benedetto, degli onorevoli parlamentari di Matera, fra cui in primis la sig.ra Antezza, sul gravissimo fatto che i mezzi stampa hanno ripetutamente segnalato, sul quale il consigliere comunale ing. Manicone ha interrogato il Sindaco, sul quale l’Ente Parco della Murgia ha divulgato una allarmata nota, sul quale tutti i materani si interrogano: è mai possibile che alle porte della città debbano essere bruciati 53 milioni di chili di pet coke, combustibile che tutta la scienza internazionale giudica e ha accertato essere ad alto rischio per la salute dell’uomo?
Quanti morti di tumore dobbiamo iscrivere in calce al monumento dei caduti in piazza Vittorio Veneto, nuovi martiri di una indifferente classe politica che non cura il bene primario della comunità ovvero la salute?
Mi si dirà: è tutto a norma di legge. Io vi dico: ne siete sicuri in tutta coscienza?
Signori De Ruggieri, Adduce, assessori comunali, signori Braia, Cifarelli, Benedetto, signora Antezza, che si fa?
Si discute dell’isola che non c’è mentre noi (incluso voi) e i nostri figli oggi siamo accomunati a sottostare, nel silenzio generale, al rischio altissimo di contrarre patologie devastanti?
O facciamo tutti qualcosa anche per il nostro oggi?
Possiamo quindi impedire che Italcementi usi il pet coke come combustibile industriale ed individuare soluzioni meno impattanti per la salute? In altri siti industriali, a partire dall’Ilva di Taranto, ciò è già avvenuto.
Matera e i cittadini attendono una vostra risposta e soprattutto una vostra azione risolutiva.
Non fate finta di non aver saputo o sentito.
I materani chiedono a gran voce un vostro intervento.
Valentino Blasone
Meno male che saremo capitale della cultura, per ora ci riempiono di monnezza, grazie
Matera capitale europea della cultura 2019, risultato prodotto da meschini giochi politici e concessioni sul petrolio in Basilicata e in ultimo questa del pet-coke, questo è ed è stato il prezzo da pagare per avere il titolo di capitale europea; Matera non era e non è pronta per appuntamenti come quello del 2019, città priva di infrastrutture, senza collegamenti decenti viari e ferroviari, città sporca e totalmente impreparata ad affrontare le sfide che verranno; consiglio di farvi un giro in città come Siena, Assisi, Cagliari, Ravenna città candidate come Matera per il 2019 e vi renderete conto che erano molto piu’ meritevoli della nostra pur bella Matera; città con una grande storia alle spalle, efficienti, collegate benissimo alla rete viaria e ferroviaria, e sopratutto molto pulite e ricchissime di servizi molto efficienti; facciamocene una ragione, senza i giochini politici e le concessioni fatte sull’estrazione di petrolio, Matera non avrebbe mai vinto, ora questa sul pet-coke, tutto questo è il dazio da pagare se si voleva Matera vincitrice sulle altre città.