Un talk con lo storico dell’arte Claudio Strinati per confrontarsi sul tema dell’Architettura, dell’Arte e dell’Energia a Matera, uno dei siti Unesco dove Memoria, Conservazione, Tutela e Innovazione divengono le parole chiave in un processo di mutamento culturale, comportamentale e scientifico.
“L’Energia vitale dell’Arte” è il titolo e tema dell’incontro che vede confrontarsi il mondo della cultura con quello della ricerca scientifica: Claudio Strinati dialogherà con il ricercatore ENEA Antonio Disi. Ad arricchire l’incontro ci saranno gli interventi dell’artista Giorgia Fincato, del sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, del presidente della Fondazione Sassi Vincenzo Santochirico e di una rappresentanza della Fondazione Matera – Basilicata 2019.
A ingresso libero, giovedì 11 gennaio 2018 dalle 17.30 nell’auditorium Casa Cava, il talk è organizzato da ENEA e Comune di Matera ed è uno degli appuntamenti del “Road Show dell’Efficienza Energetica”. Prima Campagna di informazione itinerante organizzata dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica dell’ENEA, il “Road Show dell’Efficienza Energetica” tocca 10 città nell’arco di 5 mesi. Partendo da Bolzano per arrivare a Palermo, passando per Torino, Ferrara, Ascoli Piceno, Viterbo, Napoli, Bari e Matera, ogni territorio può fare dell’efficienza energetica non solo una opportunità di riduzione dei costi, ma anche di sviluppo tecnologico, economico e culturale e di vera rigenerazione urbana.
La rigenerazione va abitata in un contesto efficiente e sostenibile, dove arte architettura, energia, storia del territorio diventano elementi fondamentali per chi governa e programma la città.
“Nell’appuntamento a Matera, racconteremo del magnifico esempio dei Persio e di quella organizzazione familiare del lavoro artistico nel Rinascimento che ha fatto scuola in tutto il mondo. L’operosissima e fervida bottega di questi scultori ha lasciato nel corso del Cinquecento mirabile prova di sé nella Cattedrale, una delle più importati di tutto il meridione d’Italia e d’Europa. Ecco un caso di gigantesca produzione di energie creative che ha plasmato una mentalità e una storia. Classicissime queste opere e nel contempo permeate di quello spirito popolare che è una sorta di filo conduttore per tante vicende della nostra arte, oggi sempre più affievolita per una vera e propria dispersione di tale fulcro energetico. Fulcro che scompare in contrappunto con la scomparsa di quella tipologia di popolo che ha vissuto sulle arti,sui mestieri, sui commerci e che una estensiva globalizzazione sta sempre più cancellando. Uscendo dalla cattedrale andremo a percorrere quella zona, popolare per antonomasia, che è costituita dai due famosissimi Sassi di cui rievocheremo il degrado antico e la vigorosa rinascita moderna, un auspicio universale per tutta la vita e l’energia d’Italia”. Così il Claudio Strinati anticipa il talk con Antonio Disi, per raccontare l’efficienza energetica attraverso il binomio “Arte e Energia”, in un appuntamento sull’ Energia della Natura e l’Energia dell’ Uomo.
La riflessione sull’Energia della Natura e dei Comportamenti e delle Scelte che l’uomo adotta per la definizione e utilizzo delle tecnologie sarà approfondita attraverso l’arte di Giorgia Fincato – che presenterà a Matera un’opera di 5 metri realizzata su carta giapponese – si tratta di scritture emotive, segni e vuoti della memoria rappresentate da una linea continua che si sviluppa su più piani prospettici, simbolo di una evoluzione in nome della tradizione e della continuità.
Insieme a una rappresentanza della Fondazione Matera 2019 e del presidente della Fondazione Sassi s’indagherà sul ruolo dell’arte pubblica o arte partecipativa, che non è propriamente una novità di questi ultimi anni, ma un aspetto ricorrente nella storia delle arti del Novecento. Un fenomeno che nasce dalla drastica rottura del paradigma mimetico della rappresentazione così come si era codificato nella modernità, a partire dalla svolta umanistico rinascimentale. Da selettiva e autonoma, l’arte diventa inclusiva: tutto può trovarvi spazio, ogni soggetto, ogni oggetto, ogni registro stilistico ed espressivo. In questo senso cambia anche il modo in cui l’arte si rapporta con la società e, parallelamente, la società con l’arte, nel senso di un reciproco sconfinamento fra arte e vita: l’arte diventa patrimonio creativo della società e ne assorbe e rielabora tutti i bisogni e le aspettative, in una prospettiva che da molti è stata ripetutamente definita etica e democratica. L’azione estetica si configura sempre più come strumento collettivo di cambiamento della società, di riappropriazione e rimodulazione degli spazi pubblici: una modalità partecipativa per ripensare l’intero ecosistema urbano della vita comunitaria e delle relazioni, per riprogettare la tutela e l’utilizzo dei beni comuni. Un processo creativo in cui sono chiamati in causa direttamente autore e fruitore, artisti e cittadini, ma anche scienziati e decisori politici che nella tecnologia trovano risposte non solo per ricostruire, ma per tutelare e conservare. L’ENEA ha una lunga lista di tecnologie volte alla valorizzazione dei beni culturali e dei siti UNESCO, dagli strumenti per il monitoraggio energetico, ai laser per la diagnostica avanzata, alle protezioni e sensori antisismici e batteri per il bio-restauro, e tra gli obiettivi della sua ricerca e sviluppo in questo settore ci sono in particolare la riduzione dei consumi e delle spese di energia, la diagnosi dello stato di salute dei beni artistici e la loro tutela a rischio di deterioramento o sismico.
Il Road Show Italia in classe sarà a Napoli il 3° gennaio. A febbraio, il giorno 8 farà a tappa a Bari. La prima Campagna di informazione itinerante organizzata dell’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica dell’ENEA si concluderà il 22 febbraio a Palermo.