Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, torna ad occuparsi delle questioni ambientali che riguardano in particolare la discarica del borgo La Martella. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Abiusi: “Addio soldato Ryan!”
Il soldato non ha voluto essere salvato, rintanato come è in una delle tante chiese rupestri che circondano la città, crede di essere al sicuro.
Purtroppo non lo è perchè i consigleri che lo attorniano lo indirizzano male. La Regione Basilicata sin dal 14 Aprile aveva chiesto ragguagli circa la nota trasmessa dall’Asm e con la quale si chiedeva l’emissione di ordinanza contingibile ed urgente per vietare l’utilizzo delle acque di falda e sotterranee intorno alla discarica di “La Martella” così da tutelare la salute pubblica. Da allora nessun riscontro vi è stato da parte del Comune di Matera né alla autorità sanitaria né alla Regione stessa e ragguagli non sono stati dati neppure nel corso della conferenza dei servizi tenutasi il 21 Aprile 2016 e dove la situazione è apparsa ancora più preoccupante. La Regione sollecita ancora una volta il Comune a fornire ragguagli circa la ormai famosa Ordinanza indicata dall’ASM qualora emessa. In realtà il Sindaco non ha emesso alcuna ordinanza ed ha semplicemente ignorato le sollecitazioni provenienti sia dalla Regione Basilicata che dall’ASM. C’è di più, l’assessore Zoccali non ha mancato di dire corbellerie affermando che nuovi prelievi erano stati efferttuati, evidentemente li ha fatti lui ed il suo fido collaboratore ormai precario, nottetempo. Dica il giorno e l’ora in cui sono stati fatti questi prelievi ed i nomi dei tecnici che hanno provveduto ad operare, produca i verbali, circa i rapporti delle analisi possiamo attendere. Noi siamo sicuri che non è stato fatto alcun prelievo ufficiale. L’Assessore Zoccali parla di insenature, che sia andato a mare? Il monitoraggio, quando avverrà, andrà fatto su tutta l’area perchè come dice il verbale della conferenza dei servizi i superamenti delle CSC sono stati riscontrati sia nei piezometri interni alla discarica che in quelli esterni e riguardano Mercurio, Piombo e Nichel oltre che Fluoruri, Ferro, Alluminio, Boro Manganese e Solfati. I primi tre analiti non sono valori di fondo dell’area e non sono utilizzati neppure in agricoltura e sono particolarmente nocivi per la salute umana; che siano piovuti dal cielo? In maniera irresponsabile non è stato preso alcun provvedimento atto a tutelare la pubblica salute. Dal 3 maggio scorso, poi, l’abbancamento dei rifiuti in discarica è divenuto illegale ma il Sindaco non ha revocato l’ordinanza che lo prevedeva, i motivi di emergenza oggi non esistono più. Il Comune di Matera è stato diffidato da utilizzare la piattaforma fino al ripristino delle corrette condizioni di esercizio, la diffida esiste ancora ed in effetti nessun organo di controllo: Provincia di Matera o Arpab non hanno fatto alcuna verifica. Quando tutto sarà a posto, se lo sarà, l’impianto potrà riprendere l’attività ma i rifiuti abbancati illegalmente- 1800 tonn – e quelli abbancati in queste ultime settimane dovranno essere rimossi dalla discarica, circa 4 mila tonnellate totali. Una volta ultimata la fase emergenziale si entrerà nella attività ordinaria ma per ottenere la nuova AIA-VIA occorerrà definire l’analisi del rischio dopo aver circoscritto l’inquinamento in atto e bisognerà avviare la bonifica. Scorciatoie non esistono, la Regione si è già espressa in questi termini ed è anche noto che la magistratura di Potenza è molto attiva. Non vi saranno autorizzazioni per modifiche non sostanziali su Autorizzazione Integrata Ambientale scaduta da oltre 4 anni. Anche per la gestione del personale il Sindaco di Matera dovrebbe ripristinare la legalità, in quel di Matera è tutto aleatorio! Illegale è mantenere il Dirigente Montemurro al suo posto in quanto la Corte dei Conti – sezione di controllo – della Puglia ha emesso sentenza affermando che il comma 219 della legge 208 del 29-12-15 si applica anche agli enti locali e, pertanto, il dirigente va rimosso ed ogni dubbio, pretestuoso, è inesistente. La legge va rispettata e l’incarico dirigenziale non poteva essere conferito.
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità