Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, torna ad occuparsi di tematiche ambientali ed in particolare di un altro sito inquinato, quello della zona industriale di San Nicola di Melfi. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi (Associazione Ambiente e Legalità): “Siamo al terzo sito inquinato”.
Due sono stati dichiarati SIN- siti di interesse nazionale- già da tempo ed è in atto un procedimento amministrativo che dovrebbe portare alla bonifica; vi è un finanziamento di circa 47 Meuro. Inutile dire che tutto il meccanismo è in atto a circa 30 anni dal verificarsi degli eventi e ci auguriamo che si arrivi a qualcosa di positivo. Occorre circoscrivere le aree da bonificare della Val Basento e procedere, poi,alla bonifica mentre la bonifica dell’area industriale di Tito, meno estesa, appare più concreta. Il terzo sito è quello dell’area industriale di S. Nicola di Melfi; era una notizia che circolava da tempo ed il rapporto puntuale del dirigente preposto all’ufficio ambiente della Provincia di Potenza, mettendo in ordine i documenti, ha fatto chiarezza sulla estensione dell’inquinamento e del tipo di contaminazione. Siamo solo alla fase iniziale del resto sono passati solo 8 anni. Arpab sta curando uno studio che dovrebbe dare i suoi risultati per l’estate del 2015, incrociamo le dita affinchè questo accada. Una cosa è da dire che da quanto si è insediato Pittella su tutta la vicenda Fenice e l’area di S. Nicola di Melfi è calato il silenzio se non fosse per gli atti dovuti quale la concessione dell’AIA all’impianto di Fenice a seguito di una prescrizione dettata dal TAR di Basilicata. Il monitoraggio dell’aria è appena partito e finalmente avremo la rilevazione ai camini di diossine, furani, Ipa e metalli pesanti. Restano da rilevare le contaminazioni prodotte al suolo. Per quello che riguarda l’inquinamento delle falde acquifere il capitolo, a distanza di anni,è aperto e ci auguriamo che riprenda a marciare con la prossima conferenza dei servizi indetta dal Comune di Melfi per il mese di Aprile e nel quale dovrebbe essere definito il piano di bonifica. Non ci soffermiamo sul travagliato iter della bonifica ma torniamo all’inquinamento dell’area industriale di S. Nicola di Melfi. Dicevamo che il governo Pittella se ne è completamente disinteressato ed infatti tutto è fermo al suo predecessore. Il tavolo della trasparenza istituito dalla giunta De Filippo è fermo al 9 Dicembre del 2011 così come il tavolo di Alta Sorveglianza si è riunito il 10 Gennaio 2012 da allora non è accaduto più nulla. Anche le puntuali relazioni al Consiglio, delle quali riferiva giorni fa il consigliere De Rosa e scaturite dal voto consiliare relativo alla approvazione dei lavori compiuti dalla commissione di indagine- giammai d’inchiesta-,presieduta dall’ex- consigliere Pagliuca non sono mai state effettuate. Oggi sappiamo ufficialmente che il sito è inquinato ed il governo Pittella continua a tacere, a dire il vero come su tante altre cose preso come è non si è capito bene da cosa. Dovremo aspettare che sia la giunta di altro raggruppamento regionale ad approcciarsi al problema? Il decadimento di questa amministrazione appare sempre più eloquente anche ad osservatori distratti e non stiamo ad elencare le inadempienze perchè la nota sarebbe lunga ma basti pensare che il PSR- Piano Sanitario Regionale- varato con tanta fatica e con 10 anni di lavoro appare definitivamente accantonato e dalle parti della sanità si vive alla giornata.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità