Dopo l’annuncio del Comune di Matera sull’avvio della raccolta differenziata porta a porta nei quartieri Aquarium e contrada San Francesco si registra una nota di Pio Abiusi dell’Associazione Ambiente e legalità. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e legalità: “Che sia la volta buona?”
La comunicazione del Comune di Matera sulla gestione dei rifiuti solidi urbani diviene meno trionfalistica e più veritiera. Decide, l’amministrazione, di estendere la raccolta differenziata con il sistema del porta a porta o dei contenitori condominiali ad altre aree della città dove i cassonetti scompariranno dalle strade. E’ una iniziativa positiva che trova compensazione, in parte, nella discussa delibera di giunta comunale n°459 del 31-12-13 già all’attenzione del Dr. Oricchio. Rappresentanti dell’amministrazione affermano che la differenziata di Matera è al 25%- per il 2012- adesso si che siamo prossimi alla verità. Per il 2013 è azzardato anticipare qualsiasi percentuale perchè i Comuni debbono inviare i MUD relativi all’anno di riferimento entro Maggio 2014. Il lupo, però, perde il pelo ma non il vizio e si afferma che tutto quanto differenziato viene riutilizzato e non va in discarica.
Nulla di più falso perchè Matera ha prodotto, per il 2012, 28.259 tonn di RSU, La raccolta differenziata è stata pari a 6402 tonn- 22,66%- e di queste 3311 tonn. è rappresentato da frazione umida organica e stabilizzata- forse- va a finire in discarica. La differenziata scende spietatamente, quindi, a poco più del 10% ed è rappresentata solo da carta, cartoni, metalli e legno non già tutte gli altri tipi di rifiuti quali vetro, plastica ed altri codici CER ancora, è una differenziata pasticciata e forse è per questo che il 2013 potrebbe essere stato un anno più virtuoso. La gestione relativa all’umido non viene affrontata ma sarebbe importante farlo perchè essa è il 35-40% di tutti i RSU. Tenuto conto che si stanno facendo sforzi “potenzialmente” virtuosi perchè quell’umido non viene avviato ad impianto di compostaggio? In Basilicata di impianti del genere, al momento, se ne stanno realizzando due che vanno ben oltre le quantità utili al nostro fabbisogno uno a Venosa e l’altro a Sant’Arcangelo e sono in progetto due “compostiere” comunali a Salandra ed a S. Mauro Forte. L’umido di Matera può essere trasferito a Laterza così come fanno i comuni virtuosi della provincia di Matera e di Potenza. Tralasciamo il piano provinciale dei rifiuti che è una tele novela ma che non dipende dal Comune di Matera, ci ritorneremo, per dire che la raccolta differenziata virtuosa si può estendere a tutto il territorio comunale , piano Conai o meno – bisogna fare una valutazione dei costi-, e che l’impiantistica utile per trattare il secco indifferenziato è già presente in Val Basento e così, come per incanto, la discarica diventa superflua ma lo vuole il partito delle discariche? Certo fare utili a buon prezzo da una discarica e da tutto quello che ci gira intorno è più facile rispetto a quanto occorre per far girare un impianto industriale connesso al ciclo dei rifiuti ma mentre con la discarica il valore rifiuto viene buttato in un buco e bisogna gestirlo per altri 30 anni dopo la chiusura della stessa nel secondo caso il rifiuto diviene materia, ricchezza che viene commercializzata.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e legalità