Il consigliere del Gruppo misto interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere se è vero che “l’Arpab fornisce ai cittadini i dati sui rilievi ed il monitoraggio ambientale solo dietro pagamento”
“A seguito della indagine della Procura di Potenza sullo smaltimento dei rifiuti riguardanti le estrazioni petrolifere la Rai di Basilicata ha intervistato Giambattista Mele, medico e rappresentante di un’associazione a difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente il quale ha dichiarato che Arpab fornisce i dati sui rilievi ed il monitoraggio ambientale solo dietro pagamento”. Lo evidenzia il consigliere regionale Giannino Romaniello (Gm) nella interrogazione presentata oggi al Presidente della Giunta regionale.
Romaniello chiede di sapere se il Presidente Pittella “è a conoscenza della scelta fatta dal nuovo direttore di Arpab e se la stessa è stata oggetto di comunicazione alla Giunta e/o all’Assessore al ramo e sulla base di quale norma di legge nazionale o regionale è stata assunta tale decisione”. Romaniello chiede altresì “se non ritiene d’intervenire al fine di garantire la puntuale pubblicazione sul sito dell’Arpab di tutti i dati riguardanti le attività di monitoraggio”. Per l’esponente politico “è un diritto dei cittadini avere copia gratuita dei dati, nel rispetto delle norme di legge sulla trasparenza, trattandosi di elementi che possono avere effetti sulla salute e la difesa dell’ambiente”.
Romaniello chiede di sapere, inoltre, “se l’Arpab ha adempiuto a quanto previsto dall’art. 11 e dall’art. 14, della L.R. 37/2015 che prevedono, il primo la predisposizione della carta dei servizi ed il secondo la trasmissione dei dati trimestrali ed annuali al dipartimento Ambiente; se la Giunta regionale ha adottato le determinazioni di funzionamento della Conferenza Permanente di cui all’art. 25 sempre della L.R. 37/2015 e se lo stesso è stato insediato e convocato”.
“Il nuovo direttore di Arpab – conclude Romaniello -, di fronte ai tanti problemi e priorità previste dalla legge, si pone il problema (con l’emanazione della delibera dirigenziale n 174 del 24 marzo 2016) di modificare il regolamento per far pagare ai cittadini e alle associazioni il costo per l’accesso ai documenti amministrativi ed alle informazioni in materia ambientale”.