Entro il mese di novembre saranno assegnati ai Comuni lucani macrofornitori di risorse idriche i contributi previsti dall’art. 7 della legge regionale n. 2/2019 (Benefici per la salvaguardia delle risorse idriche) per l’annualità 2019, pari a 1 milione e 300 mila euro. Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, che oggi si è riunito in videoconferenza con i sindaci dei Comuni interessati.
“Abbiamo affrontato e risolto un altro problema – ha detto Rosa – mantenendo un impegno assunto a suo tempo e confermando che la Giunta regionale guidata dal presidente Bardi intende caratterizzarsi come il ‘governo del fare’ e vuole dare la giusta importanza ai territori e alle loro esigenze. A breve i Comuni riceveranno il provvedimento che dettaglierà l’assegnazione dei fondi e le relative modalità di rendicontazione”.
I fondi assegnati ai Comuni macrofornitori serviranno “per la tutela e la garanzia del mantenimento delle condizioni ambientali delle fonti di approvvigionamento idrico da acquifero, per dare seguito all’implementazione di politiche tese allo sviluppo sostenibile”, così come prevede la legge, e saranno assegnati in parte anche “ai Comuni confinanti nei cui territori ricadano in tutto o in parte le aree di salvaguardia delle sorgenti”. Ma non potranno essere utilizzati, ha spiegato Rosa, anche per il completamento delle opere afferenti alle reti di distribuzione, perché questa finalità prevista inizialmente dalla legge regionale n. 2/2019 è stata esclusa da una recente sentenza della Corte costituzionale.
“Attuando le previsioni di questa norma di legge – conclude Rosa – il governo regionale conferma il proprio impegno per una gestione attenta e sostenibile delle risorse idriche, che vanno valorizzate per far crescere i territori, a partire da quelli più interni e montani dove si sviluppano le sorgenti a servizio dell’intera regione e del servizio idrico integrato. Uguale attenzione stiamo rivolgendo, in un rapporto di proficua collaborazione con l’Egrib e l’Acquedotto lucano, per migliorare la programmazione e la realizzazione delle opere sulle reti idriche già finanziate nell’ambito di programmi comunitari”.