Gianni Rosa,consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale commenta la notizia secondo cui l’acqua di deiezione che le autobotti trasportano dal Centro Oli di Viggiano all’impianto di Tecnoparco a Pisticci è radioattiva. Di seguito la nota integrale.
Rosa: “Acque radioattive, Pittella ci dica quali provvedimenti vuole adoddare”.
Ci aspettiamo che, durante il Consiglio regionale convocato per martedì prossimo, il Presidente della Regione risponda alla nostra interrogazione a risposta immediata, presentata nella mattinata di venerdì 14 novembre, in merito alla notizia che l’acqua di deiezione che le autobotti trasportano dal Centro Oli di Viggiano all’impianto di Tecnoparco a Pisticci è radioattiva. Le analisi dell’Arpab accertano che la radioattività è 9 volte superiore a quella prevista per legge per le acque potabili.
I cittadini lucani hanno diritto di sapere la reale situazione dei fatti, che appaiono già ora inequivocabili, e sopratutto hanno diritto di conoscere le intenzioni della Giunta in merito alla, a nostro avviso, opportuna cessazione dello smaltimento delle acque di deiezione dirette all’impianto di Tecnoparco; quali interventi vuole adottare per scongiurare l’inquinamento del Basento e quali provvedimenti vuole assumere nei confronti dell’ENI.
L’impianto Tecnoparco che smaltisce i reflui del petrolio provenienti dal Centro Oli non è attrezzato a bonifiche di radioattività. Quindi il rischio concreto è che le acque non bonificate e, per questo, radioattive, vengono sversate nel fiume Basento con ovvie e tragiche conseguenze per l’ambiente e la salute.
È giunto il momento di mettere la parola fine a questa deplorevole vicenda che ciclicamente si ripresenta. In ogni occasione il Governo regionale promette soluzioni che poi non trovano riscontro in fatti concreti.
Il Presidente sa bene che esiste da febbraio scorso un’inchiesta della Procura Antimafia di Potenza, la quale ipotizza il reato di ‘Smaltimento illecito di rifiuti’, sullo smaltimento dei reflui petroliferi che partono dal Cento Oli dell’Eni e finiscono al Tecnoparco, e oggi siamo ancora agli accertamenti di rito. Nessuna azione concreta.
Questi accadimenti dimostrano, ancora una volta, la leggerezza o, meglio, l’indifferenza del Presidente della Regione verso la tutela dell’ambiente e la salute dei Lucani. Sono la dimostrazione che, per denaro, si permette alle compagnie petrolifere di spadroneggiare nella nostra Terra.
La situazione di grave pericolo per la salute umana e per la protezione dell’ambiente impone, attraverso l’applicazione del principio di precauzione, di reagire rapidamente. Questo avrebbe dovuto essere già fatto da molto tempo. Ora non si può più aspettare. Domani potrebbe essere troppo tardi e, sappia il Governatore, che tutte le royalties del mondo non potranno riparare ai danni che un inquinamento come questo può causare.
Gianni Rosa,consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale
Emergenza ambientale a Pisticci Scalo, nota Florio (CD)
“Dopo le tracce di radioattività registrate dall’Arpab in alcuni campioni d’acqua di deiezione provenienti dalla Val d’Agri, la rottura nell’oleodotto in territorio di Pisticci conferma che la questione della tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini e delle attività produttive (principalmente agricole) nell’area di Pisticci è una priorità da affrontare con misure straordinarie ed adeguate”. Lo sostiene in una nota il consigliere provinciale di Matera e consigliere comunale a Pisticci Rossana Florio (Centro Democratico).
Nel sottolineare la “necessità che si faccia chiarezza su quanto accaduto nel caso della perdita di olio dall’oleodotto che, secondo l’Eni, lascerebbe supporre un atto di danneggiamento” la rappresentante istituzionale di Centro Democratico afferma che “in Val Basento sta diventando abbastanza difficile vivere la quotidianità: arrivano rifiuti un po’ da tutte le parti d’Italia, oltre che dall’area di estrazione e produzione del petrolio, si ripete periodicamente la “questione miasmi”. Per i cittadini che abitano a Pisticci Scalo come per i lavoratori – continua – la vita sta diventando veramente difficile al punto che c’è stato persino chi ha avuto la “grande idea” di trasferire altrove il centro abitato di Pisticci scalo. Nel mese di giugno scorso CD ha presentato a firma del capogruppo Nicola Benedetto una mozione in Consiglio Regionale che a partire dalla “questione miasmi” si poneva l’obiettivo, dando priorità alla sospensione degli arrivi a Tecnoparco, in attesa delle contromisure, di affrontare complessivamente e quindi in tutti i suoi aspetti la tutela ambientale. A distanza di cinque mesi, purtroppo – evidenzia Florio – dobbiamo registrare che il cosiddetto cronoprogramma di azioni ed interventi proposto dall’assessore Berlinguer si è risolto in un numero imprecisato di tavoli tecnici senza un piano operativo e tanto meno provvedimenti concreti. Questo non è più tollerabile come non è più tollerabile che l’Arpab gestisca la situazione come se fosse d’ordinarietà quanto invece gli ultimi fatti ribadiscono l’emergenza. Continueremo alla Regione, alla Provincia di Matera e al Comune di Pisticci – conclude – la nostra incalzante e responsabile iniziativa preoccupati anche del crescente malessere che si ripercuote direttamente sulle istituzioni”.