In Regione riunione congiunta con Asp, Arpab e Acquedotto Lucano. Tuttavia, mentre sono rientrati gli idrocarburi, si è verificato lieve superamento di Trialometani che hanno portato alla sospensione temporanea dell’erogazione dell’acqua a Tito
Nelle acque di Tito non sono più rilevabili valori di idrocarburi.
E’ quanto emerso dalle indagini condotte dall’Arpab subito dopo il 17 febbraio, quando le istituzioni preposte al controllo erano state nuovamente convocate dalla Regione per far luce sulla situazione idrica nel Comune di Tito.
Tuttavia, nell’ambito dei controlli ordinari, sono stati rilevati valori di Trialometani – sottoprodotto di disinfezione che non attiene alla tossicità dell’acqua – che supera di poco i limiti di legge.
E’ quanto illustrato questa mattina in Regione nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il direttore generale dell’Asp Mario Marra, il responsabile della competente Unità Complessa dell’Azienda Sanitaria addetta al controllo Antonio Romaniello, il direttore dell’Arpab Raffaele Vita, il direttore generale di Acquedotto Lucano Gerardo Marotta e il sindaco di Tito Pasquale Scavone.
In quattro degli undici punti campionati da Acquedotto Lucano, infatti, il valore è di 34-35 microgrammi per litro, a fronte dei 30 microgrammi previsti dalla normativa nazionale, limite che nelle regioni cha hanno chiesto una deroga, arriva anche a 50 microgrammi.
Si tratta infatti di una normativa nazionale che prevede una derogabilità in capo alle regioni ma che la Regione Basilicata non ha inteso richiedere.
I dati del Trialometani, tempestivamente comunicati dall’Asp al Comune di Tito, hanno fatto scattare automaticamente la sospensione dell’acqua, a carattere temporaneo e precauzionale, nelle zone del Comune servite dal serbatoio Neviera.
Questa mattina il sindaco di Tito ha quindi emanato un’ordinanza per il divieto temporaneo di utilizzo delle acque potabili erogate da Acquedotto Lucano nelle seguenti strade e contrade: via Vittorio Emanuele, via San Vito, via Sant’Anna, largo Convento, rione Mancusi, Scalo ferroviario, contrada Serra, area Pip, contrade Stranieri, Rodolena, Torre di Satriano, Chiancarelli, Botte, Campi, Carlone e Canali.
I valori di Trialometani, già in fase di decrescita, saranno nuovamente sottoposti a controllo a partire da lunedì, così come tutte le sostanze che rientrano nel controllo ordinario.
“La riunione odierna – hanno spiegato i rappresentanti delle istituzioni preposte al controllo e alla verifica della qualità delle acque – così come le attività di monitoraggio continuo e costante, rappresenta la volontà comune di offrire un’informazione più ampia e corretta possibile, nel rispetto dell’interesse pubblico e della collettività”.
Mar 01