Al via la rimozione di amianto e rifiuti abbandonati sul territorio comunale.
Palazzo di città finanzia l’operazione di pulizia e bonifica ambientale.
L’assessore Divella: «Impegno mantenuto. Ora tocca ai cittadini».
Al via la rimozione di amianto e rifiuti abbandonati sul territorio comunale.
Lo prevede il piano varato dalla giunta municipale guidata dal sindaco Alesio Valente, adottato su proposta dell’assessore all’ambiente Christian Divella. Già da giorni l’Ufficio Ambiente, sotto il coordinamento del dirigente Michele Stasi, era all’opera per definire ogni dettaglio. Adesso tutto è pronto: a breve uomini e mezzi entreranno in azione per ripulire le aree pubbliche di Gravina da amianto e pattume di ogni genere. «Si traduce in concretezza un impegno da me preso nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale ed alla cui concretizzazione insieme al sindaco ed agli uffici abbiamo lavorato alacremente in queste ultime settimane», spiega l’assessore Divella. «In particolare, per quanto riguarda l’amianto – dice il delegato all’ambiente entrando nei dettagli – si è già proceduto ad individuare l’azienda specializzata che dovrà rimuovere e successivamente smaltire, presso discarica autorizzata, il pericoloso eternit. Gli interventi in programma, attraverso i quali si conta di rimuovere diverse tonnellate di materiale amiantato, inizieranno quanto prima, una volta definiti gli adempimenti contrattuali». Nel frattempo, sarà esperita la gara per affidare i lavori «di rimozione, carico, trasporto e smaltimento di rifiuti di vario genere: inerti, ingombranti, plastica, vetro: già approvata la progettazione, non resta che attendere l’esito dell’indagine di mercato prima di far partire anche questa seconda fase dell’operazione», sottolinea l’assessore, prima di congedarsi con un invito: «Il Comune sta facendo la sua parte, e continuerà a farla, spingendo sul pedale della prevenzione e dell’educazione come su quello della repressione di ogni abuso in materia ambientale. Perché l’obiettivo della tutela dell’ambiente possa essere centrato, è tuttavia indispensabile ed essenziale la collaborazione dei cittadini: l’auspicio è che disinteresse, indifferenza ed a volte anche incuria cedano il passo ad una maggiore sensibilità. La città è di tutti. Chi la sporca, chi inquina, fa del male anche a se stesso e, soprattutto, ai propri figli».