Nonostante l’amianto sia stato messo a bando dalla Legge 257 del 1992, le vittime continuano a essere numerose in tutto il territorio. Una situazione che non sembra volere interrompere il suo lungo corso di stragi e che la Regione, attraverso una proposta di legge dell’ottobre scorso, ha deciso di affrontare ulteriormente prevedendo un contributo per la rimozione della sostanza killer.
“È necessario accelerare l’iter procedurale già avviato per giungere nel più breve tempo possibile a uno strumento normativo definitivo e operativo. La bonifica dei siti interessati dalla presenza di amianto richiedono l’intervento di ditte specializzate – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Giovanni Bonelli – che privati cittadini potranno contattare con la consapevolezza che la Regione Basilicata li potrà risarcire per un massimo di 5.000 euro. Un risultato determinante che è atteso da tempo e che non si può più rinviare.”
“Proprio sul fronte della sostituzione delle coperture in eternit, (un marchio di fibrocemento a base amianto non più in commercio dal 1994 che ha preso il nome della ditta che lo produceva), ci siamo attivati con il progetto Eternit free – ha proseguito Bonelli – proprio per dare la duplice possibilità di bonificare l’area e renderla energeticamente sostenibile attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici.”
“La provincia di Matera – ha concluso il presidente Stella – continua a essere pesantemente interessata da questa emergenza e, nell’ottica di sostenere un reale ed efficace processo di bonifica del territorio, abbiamo avviato una operazione di sistematizzazione delle segnalazioni pervenute dai Comuni. Un quadro complessivo dei siti dove c’è presenza di amianto nella provincia che consentirà di ottimizzare le azioni messe in campo dall’Ente.”