“Questi i quattro punti sui quali il governo dovrebbe intervenire al più presto”. Sono quelli fissati nel corso del convegno convegno organizzato dal Coordinamento Nazionale Amianto (CNA) in collaborazione con senatore Felice Casson, vice presidente della Commissione Giustizia del Senato, al quale è intervenuta l’on. Franca Biondelli, sottosegretaria al Lavoro.
“Nel corso dei lavori sono emerse alcune precise indicazioni – spiega Casson – Innanzitutto l’approvazione, entro la fine del mese di maggio, del Piano Nazionale Amianto PNA), predisposto dal governo Monti al seguito della Conferenza Nazionale del novembre 2012 a Venezia. Tale Piano è rimasto sulla carta per mancanza di adeguato finanziamento, quindi non approvato dalla Conferenza delle Regioni. Fondi che ora si possono trovare considerando che pure si possono spalmare su tre anni”.
“Occorre inoltre intervenire – aggiunge – sull’adeguamento del Fondo per le vittime dell’amianto, già istituito, ma limitato ai lavoratori ex esposti e non alle vittime da esposizione casalinga e ambientale.
E’ poi fondamentale la messa in sicurezza dei siti pubblici contaminati da amianto, il piano di edilizia e di messa in sicurezza delle scuole (ce ne sono ancora 116 contaminate). Alla stessa stregua devono essere messi in sicurezza e successivamente bonificati, 37 ospedali, case di cura, case di riposo, 86 uffici della pubblica amministrazione, 27 impianti sportivi, 8 biblioteche e almeno 4 grandi siti industriali dismessi”.
“Il Parlamento poi deve fare la sua parte discutendo le proposte di legge sull’amianto – conclude Casson – Per intervenire con maggior forza mi sono impegnato ad intervenire normativamente per:
• interrompere la prescrizione,
• eliminare i termini di decadenza per i reati connessi,
• il divieto della restituzione dell’indebito,
• l’istituzione della Procura Nazionale sulla salute e sicurezza del lavoro e dell’ambiente o, in subordine, la istituzione di un apposito ufficio di magistrati competenti”.