Giovanni Angelino, responsabile provinciale Verdi “Scongiurate le pale eoliche sulla Murgia materana, un plauso agli amministratori del nostro territorio”
Una buona notizia è arrivata dalla conferenza di servizi che si è svolta nella sede della Regione Basilicata con il no definitivo da parte del Comune di Matera all’autorizzazione alla costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Matine” e proposto dalla società Zefiro Energy Srl sull’altopiano murgico a ridosso del Parco regionale della Murgia e della città dei Sassi, patrimonio mondiale Unesco e capitale europea della cultura per il 2019.
Alla conferenza di servizi hanno partecipato gli assessori Tragni e Mongelli con l’architetto Marvulli per il Comune di Matera e rappresentanti di Regione, Soprintendenza ed Ente Parco della Murgia Materana, oltre che gli operatori economici interessati al progetto.
Come avevo auspicato il Comune di Matera ha ribadito l’impatto negativo che avrebbero quelle pale eoliche sul paesaggio naturale del Parco della Murgia Materana, meta ogni anno di migliaia di visitatori che scelgono la nostra città per ammirare un patrimonio unico al mondo, composto non solo dagli antichi rioni Sassi ma anche dalle numerose testimonianze di una storia millenaria rappresentata dalle chiese rupestri e dal villaggio neolitico di Murgia Timone.
Pertanto esprimo apprezzamento per la ferma volontà da parte del Comune di Matera di non autorizzare l’avvio dell’eolico sulla Murgia: il nostro ambiente unico al mondo non può essere aggredito da scelte imprenditoriali assolutamente incompatibili con il nostro territorio”.
Pale eoliche, Comune di Matera esprime l’ennesimo no al progetto della società Zefiro nella conferenza di servizio
No definitivo da parte del Comune di Matera all’autorizzazione alla costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Matine” e proposto dalla società Zefiro Energy Srl.
In mattinata, nella sede della Regione Basilicata, si è svolta l’ultima riunione della conferenza di servizi che ha visto al tavolo i rappresentanti della Regione, del Comune di Matera, della Soprintendenza, del Parco regionale della Murgia e delle chiese rupestri del Materano, oltre che degli operatori economici interessati al progetto.
Per il Comune erano presenti il vicesindaco, Giuseppe Tragni e l’assessore all’Urbanistica, Maria Rosaria Mongelli, e l’architetto Maria Rita Marvulli, tecnico dell’ufficio Urbanistica, che hanno ribadito la contrarietà dell’Amministrazione all’installazione di pale eoliche sull’altopiano murgico a ridosso del Parco regionale della Murgia e della città.
“Contrariamente a quanto apparso in alcuni resoconti giornalistici, il Comune di Matera – ha sottolineato il Vicesindaco Giuseppe Tragni – ha espresso e ribadito più volte (in ultimo il 28 ottobre 2018) la propria contrarietà al progetto presentato dalla società Zefiro. Il sito ricade interamente all’interno del buffer di 8mila metri dal perimetro del patrimonio Unesco. Al tavolo della conferenza di servizio, abbiamo oggi sottolineato l’impatto negativo che quell’intervento avrebbe sulla percezione di un paesaggio naturale, rurale ed antropizzato di altissima qualità e di riconosciuto interesse internazionale oltre che alle immagini storicizzate, simboliche e universalmente conosciute del contesto storico”.
Il Sindaco, Raffaello De Ruggieri ha peraltro sempre ribadito tale posizione anche in considerazione del fatto che: “nella realizzazione in atto del parco tematico della storia dell’uomo, una cornice paesaggistica fatta di pale eoliche avrebbe costituito un volgare contrappunto al respiro archeologico, tra l’altro, del villaggio neolitico di Murgia Timone”.
“Il Comune di Matera ha intenzione – spiega l’assessore Mongelli – di sensibilizzare sul tema tutti i comuni pugliesi che si affacciano sull’altipiano murgico (Gravina, Santeramo, Altamura, Laterza, Ginosa) per coinvolgerli nei progetti di tutela del patrimonio che sempre più frequentemente viene aggredito da richieste di autorizzazione per impianti di questo genere. Sarebbe auspicabile in tal senso che anche la Regione Puglia recepisca con una propria legge previsioni simili a quelle della legge regionale 54 della Basilicata. Per far questo abbiamo interessato anche l’Anci”.