Riportiamo di seguito l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa.
È passato meno di un anno da quando abbiamo annunciato la facoltà di medicina in Basilicata e a settembre partirà il primo anno accademico. Era uno dei punti del programma elettorale del centrodestra, come il risanamento dei conti e la trasparenza, i concorsi pubblici e la promozione dello sviluppo sostenibile per creare lavoro vero. In poco più di due anni, con una velocità che poche amministrazioni regionali hanno dimostrato, stiamo portando a compimento tutti gli impegni presi con i cittadini nonostante le criticità strutturali della regione.
Erano decenni che il centrosinistra prometteva il corso di medicina. Noi abbiamo dimostrato che erano solo parole vuote perché se avessero davvero voluto farlo avrebbero potuto. Era solo il 5 agosto scorso quando è stato firmato l’accordo di programma tra la Regione Basilicata, Università degli studi della Basilicata, mnistero dell’Università e della Ricerca scientifica e dal ministero della Salute. A febbraio la Giunta ha formalizzato parere positivo all’attivazione del corso e ha approvato il regolamento di didattico. La scorsa settimana, abbiamo approvato l’accordo triennale per lo stanziamento di tre milioni per il primo anno e quattro per gli anni successivi.
Ci stiamo impegnando per raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati ad inizio mandato: alcuni necessitano di tempo per concretizzarsi e dare risultati, come ad esempio, il risanamento dei conti, altri si stanno già realizzando.
Al vecchio establishment non poter parlare di fallimento ovviamente pesa ed è per questo che preferisce concentrarsi sull’aumento di 3 euro della tariffa dell’acqua e non sui 62 milioni di disavanzo del consuntivo 2018 o sui 42 milioni di debito fuori bilancio che hanno lasciato ai lucani o agli sforzi che questa Giunta sta facendo per far funzionare il sistema degli enti della Regione, sistema al collasso, non tagliare altri servizi vista la difficile situazione ereditata e per mantenere un’altra promessa: la facoltà di medicina in Basilicata che permetterà non solo di evitare che molti giovani lucani vadano a studiare fuori Regione ma anche di migliorare la qualità del sistema sanitario regionale, anch’esso con problemi che risalgono a anni di gestione politica malsana.
Le vecchie consorterie, che hanno governato da sempre la Basilicata, sfuggono alle loro responsabilità, evitano di rendere conto dei danni fatti al nostro territorio ma i lucani devono sapere quello che ci hanno lasciato, ovvero una insostenibilità finanziaria che non ci avrebbe permesso di andare avanti per molto tempo senza azzerare tutto e ricominciare. Finché quei signori non risponderanno sulla disastrosa gestione lasciataci non avranno credibilità per criticare quello che stiamo mettendo in campo da due anni.
Due anni nei quali abbiamo messo in discussione i poteri forti che hanno distrutto la Basilicata assumendoci la responsabilità di fare scelte coraggiose.
Noi andiamo avanti, consapevoli che stiamo lavorando, come mai fatto prima, per i lucani e per il futuro dei nostri giovani. L’obbiettivo è una Basilicata risanata.