Giulio Ruggieri, assessore ambiente del Comune di Calvello, in una nota spiega cosa devono fare le Amministrazioni pubbliche per fermare l’aumento dei costi per il conferimento di rifiuti in discarica nella nostra regione. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Problema degli aumenti dei costi di conferimento in discarica della indifferenziata e dell’umido.
Siamo arrivati a 230 euro a tonnellata per la discarica privata di Tito (New Ecology System srl), mentre a 192 euro a tonnellata quelle della Regione Basilicata (Atella e Sant’Arcangelo).
Il motivo dell’aumento, è perché il 2 gennaio 2019 la regione Puglia ha tassato il conferimento rifiuti extraregionale del 20% a titolo di ristoro e compensazione ambientale.
L’indifferenziato viene trasportato e trasformato in CSS (combustibile solido secondario per termovalorizzatori) nei 6 impianti pugliesi, perché in Basilicata non ce ne sono.
Calvello ha scelto La NewEcology System di Tito, perché inizialmente economicamente vantaggiosa, più vicina per il trasporto e per il riuso del rifiuto in CSS come combustibile.
Ci aspettavamo qualcosa in più dalla regione e dall’assessore all’ambiente Pietrantuono.
Un piano rifiuti regionale che viene giustamente impugnato dallo Stato, perché si vuole adottare oltre alla raccolta differenziata, una lavorazione dell’indifferenziato con metodi avanzati (non si sa come) e con i piccoli impianti di compostaggio per l’umido. Poco è stato fatto a riguardo,
se non in questi ultimi mesi con l’emanazione di 2 bandi per il miglioramento dei centri di raccolta rifiuti e la raccolta frazione organica tramite compostaggio che però sono attualmente arenati.
Oggi il problema si risolve con moderni inceneritori, i pirogassificatori a emissioni nocive quasi pari a zero, che producono energia elettrica e acqua calda. In altre regioni virtuose d’Italia esistono già, e sono il fiore all’occhiello della ricerca e dell’innovazione italiana. Basta con ideologie distorte ambientaliste, che sono solo fuorvianti, applichiamo il buon senso ma soprattutto diamo risposta ai cittadini lucani che pagano la tassa tari tra le più care d’Italia.
è opportuno che l’assessore di Calvello si documenti sulla impiantistica esistente in regione e sul ciclo dei rifiuti