“Rilevo oggi con soddisfazione che la Uil tra le proposte e le indicazioni riferite alla manovra finanziaria che ci accingiamo a discutere in Consiglio riprende il mio progetto presentato nell’aprile 2014, in occasione della Finanziaria dello scorso anno, per creare una banca regionale, il cui capitale sociale sia costituito dalle risorse derivanti dalle royalties del petrolio, che garantisca investimenti in settori fondamentali per lo sviluppo regionale quali infrastrutture, ricerca, innovazione, export e ambiente”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli per il quale “non mi appassiona se la banca o società che la Uil prevede nasca dall’aggregazione di Sviluppo Basilicata e Basilicata Innovazione o in altro modo purchè abbia una “mission” precisa: promuovere, attraverso i finanziamenti, le attività delle imprese rivolte ai settori produttivi. In sintesi, queste attività sono finanziate dalla regione, attraverso la banca o società senza tuttavia comparire nel bilancio regionale ( l’espediente è necessario al fine di eludere i vincoli del patto di stabilità per non ripetere quanto è già accaduto nello scorso anno) dal momento che formalmente sono garantite da un nuovo soggetto di diritto, che opererà sul mercato alla stregua degli altri operatori privati e quindi delle altre banche, potendo incrementare il proprio capitale sociale attraverso normali operazioni di emissione di azioni ed obbligazioni da collocare appunto sul mercato. Sostanzialmente – precisa Napoli – una proposta di matrice keynesiana, mossa da un approccio pragmatico alla questione del sottosviluppo regionale e che muove da un assunto difficilmente contestabile: l’austerità va praticata nelle fasi di espansione non in quelle di crisi; quando scarseggiano i capitali privati di rischio, quando le banche erogano credito in maniera sempre più razionata, quando i consumi sono in costante discesa e con essi i valori della produzione di beni e servizi, quando aumenta il clima di sfiducia delle famiglie e delle imprese, l’unico modo per ridare slancio all’economia è un forte intervento pubblico in economia, fino al momento in cui il settore privato non sarà nuovamente in grado di rilanciare l’economia”.
“Come gruppo di Forza Italia non abbiamo alcun interesse – conclude Napoli – ad affermare diritti di primogenitura e al contrario siamo disponibili ad un confronto di approfondimento con il gruppo dirigente della Uil come di qualsiasi altra organizzazione sindacale e di categoria. Anzi ci aspettiamo che specie dalla galassia delle confederazioni rappresentative della piccola e media impresa possa venire un contributo a questo progetto che ritengo possa rappresentare l’autentica svolta rispetto alla gestione improduttiva e clientelare delle royalties”.
Parlarne è un modo x ingannare il tempo come i collegamenti ferroviari x Matera