I bilanci di previsione finanziario 2020-2022 del Parco archeologico Chiese Rupestri del materano e quello dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale all’ordine del giorno della seconda commissione consiliare, presieduta da Luca Braia (Iv), riunita nell’aula Dinardo. Entrambi i provvedimenti sono stati approvati a maggioranza: il primo con il voto favorevole di Acito, Bellettieri, Sileo, Braia e Trerotola e l’astensione di Carlucci; il secondo con il voto favorevole di Cariello, Acito, Sileo e Bellettieri e l’astensione di Braia e Carlucci.
Sui due provvedimenti sono stati auditi rispettivamente il presidente dell’Ente Parco Michele Lamacchia e il Commissario straordinario dell’Arpab Michele Busciolano.
Il presidente Lamacchia ha evidenziato che “il bilancio previsionale dell’Ente Parco prevede entrate ed uscite rispettivamente di euro 2.694.141,42 per il 2020, euro 1.010.496,09 per il 2921 ed euro 940.500,00 per il 2022. Il Parco usufruisce del contributo da parte della Regione Basilicata di euro 400.000 stanziato nel triennio 2011-2013, portato a 450.000,00 per gli anni 2014-2019 e a 550.000,00 per il 2020.
Il Parco ha un organico deficitario e questo incremento di contributo permetterà di puntare ad una maggiore sorveglianza del territorio costellato da tante emergenze archeologiche.
Puntiamo sul centro di monitoraggio per la biodiversità, una struttura importante che vogliamo far diventare anche centro visita. Stiamo allestendo alcune stanze e prevediamo un supporto multimediale ad un grande plastico per permettere agli escursionisti di fare la prima tappa qui per poi proseguire. Gli obiettivi dell’ente Parco – ha proseguito – sono improntati alla salvaguardia, valorizzazione, ricostruzione e miglioramento delle peculiari emergenze archeologiche e antropologiche, alla protezione dei sistemi naturali (biotipi, formazioni geologiche, forme morfologiche anche di interesse speleologico) ed alla salvaguardia della qualità dei corsi d’acqua e sistemi idrici presenti. Oltre alla tutela degli aspetti naturali, storici ed ambientali, tra gli obiettivi quelli della promozione e fruizione turistica delle aree del Parco, nonché lo sviluppo produttivo ecosostenibile contemplando la sperimentazione nel campo agricolo e zootecnico.
Il Consiglio direttivo del Parco concentrerà la propria attenzione per collaborare con il Comune di Matera per il completamento del Piano di Gestione del Sito Unesco; proporre il completamento dei lavori per il recupero della sentieristica delle chiese rupestri di Murgecchia e Murgia Timone; mettere in atto un piano per la gestione del centro visite di Parco dei Monaci; elaborare il piano della sentieristica; proseguire nel progetto di educazione ambientale e di sensibilizzazione per
accrescere nei fruitori del Parco la conoscenza e la consapevolezza del valore delle
risorse naturali, ambientali, culturali e nei residenti la dotazione degli strumenti
culturali di identificazione, di radicamento, di appropriazione e di difesa del territorio,
del Parco e del modello di conservazione. Tale azione sarà perseguita attraverso la
“rete” infrastrutturale in via di completamento. Ai centri visita di Jazzo Gattini/Masseria Radogna gestito dal CEA di Matera, dell’Abbazia di Montescaglioso e la struttura di Pianelle gestito dal CEA di Montescaglioso, si è aggiunta la struttura di Parco dei Monaci che sarà gestita dallo stesso personale dell’Ente Parco. Proseguiremo nell’opera avviata di contenimento della popolazione del cinghiale che tanti danni sta procurando alle produzioni agricole ed alla biodiversità.
E’ in avvio – ha concluso – Naturarte ma ci si sta limitando, causa covid, ad attività di animazione tramite strumenti multimediali. Stiamo realizzando un progetto con fondi del trasferimento regionale che permetterà la presentazione del Parco con dieci interventi registrati e mandati in onda da una emittente televisiva”.
Sul bilancio di previsione finanziario 2020-2022 dell’Arpab, che prevede entrate ed uscite pari ad euro 38.806.299,55 per il 2020, euro 22.509.792,74 per il 2021 ed euro 22.354.118,74 per il 2022 è stato audito il Commissario straordinario Michele Busciolano che ha ricordato di essere stato nominato nello scorso febbraio.
“Abbiamo preso in esame – ha detto – la situazione dell’Agenzia gestita fino al mio arrivo secondo le norme di una legge che è stata trasformata nel 2020. Ora sono previste una serie di riforme come il superamento dei dipartimenti di Potenza e Matera con un servizio unico. La Prima esigenza che si è venuta a creare è stata quella di trasformare l’organizzazione interna e mi sono limitato a predisporre un modello organizzativo interno per ridefinire i ruoli, dal momento che è stata abolita la figura del direttore amministrativo e anche le strutture di staff della direzione generale sono state riviste. Abbiamo operato evitando agglomerati di competenza, ogni ufficio ha proprie declaratorie e questo ha avuto una valenza importante. All’interno dell’Arpab c’è una parte del centro di ricerca Metapontum Agrobios, struttura rilevante. Un’attività di integrazione è fondamentale perché i dipendenti al momento hanno un rapporto privatistico e c’è necessità che vengano accorpati. Da nove anni lavorano per l’Agenzia e hanno dato un contributo significativo pur essendo considerati una sorta di isola. E’ un aspetto che dovrà decidere la politica ma io tecnicamente ho solo potuto evidenziare che l’Agenzia regionale, come tutti gli enti pubblici, ha l’obbligo di espletare concorsi per la selezione dei dipendenti. L’estensione del progetto Masterplan – ha precisato – per altri due anni è fondamentale. L’agenzia fa parte di un sistema nazionale per la protezione dell’ambiente il cui capofila è Ispra. Auspichiamo che quanto prima l’Arpab possa camminare sulle proprie gambe portando a termine il Masterplan. Altro passo che è stato fatto è l’attivazione del centro di monitoraggio ambientale fino ad oggi gestito con discontinuità da altri enti. Stiamo valutando la possibilità di interfacciare il centro di monitoraggio ambientale con il centro dipartimentale della protezione civile”.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti i consiglieri Acito, Braia e Sileo.
La commissione ha anche approvato alla unanimità la proposta di legge “Misure di sostegno per l’acquisto della prima casa di proprietà”, di iniziativa del consigliere Vizziello che ha illustrato alcuni emendamenti presentati da consiglieri. Sul testo emendato è stato ascoltato il Direttore generale Domenico Tripaldi che ha spiegato come “ai fini della copertura finanziaria della pdl si è predisposta la variazione di bilancio per garantire la copertura con fondi regionali di 300 mila euro per il triennio”.
Hanno partecipato ai lavori della seconda commissione, oltre al presidente Braia, i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri (FI), Sileo e Cariello (Lega), Vizziello (FdI), Quarto (Bp) e Trerotola (Pl).