Riportiamo di seguito il comunicato relativo al “Riaccertamento straordinario dei residui al 1 gennaio 2015, ex art. 3, comma 7, d.lgs n° 118/2011 con relativo ripiano del disavanzo ai sensi del D.M. 2 aprile 2015” inviato dal consigliere comunale di minoranza comune di Montescaglioso Pietro Buonsanti.
Il gruppo di minoranza del Consiglio Comunale di Montescaglioso, con riferimento ai lavori del Consiglio del 9 luglio u.s., ed in particolare sul “Riaccertamento straordinario dei residui al 1 gennaio 2015, ex art. 3, comma 7, d.lgs n° 118/2011 con relativo ripiano del disavanzo ai sensi del D.M. 2 aprile 2015”, nell’esprimere il forte dissenso per l’operato dall’Amministrazione Silvaggi, espone quanto segue:
Nel corso della legislatura, oramai siamo nella fase conclusiva, visto che nella primavera del 2016 ci saranno nuove elezioni amministrative, abbiamo ascoltato a più riprese, le giustificazioni dell’Amministrazione Silvaggi, circa l’immobilismo sul territorio, a loro dire, frutto unicamente dei debiti della precedente ammninistrazione.
E’ stato ritenuto prioritario “mettere ordine ai conti”, come più volte ribadito dal primo cittadino, prima di occuparsi delle questioni della città; problematiche vitali che nel frattempo, dilatate dal tempo, sono degenerate diventando vere e proprie emergenze, che hanno messo in ginocchio l’intera comunità, disgregando il tessuto economico, sociale e culturale.
Questo approccio di scarsa responsabilità, semplicistico e deleterio, è stato puntualmente contestato dalla minoranza, che in occasione dell’approvazione di qualsivolgia documento finanziario, atti e numeri alla mano ha documentato:
- che il debito riportato nel piano di riequilibrio del 2013 (la cui responsabilità politica non si capisce bene perchè, sia stata scaricata sulla precedente amministrazione, come dire il Comune è nato con la precedente legislatura) risultava viziato da errori per eccesso;
- che diverse entrate introdotte dall’attuale amministrazione, dal 2011 al 2014, non trovavano giustificazione contabile.
A dimostrazione di tutto ciò, risulta utile rileggere le relazioni della minoranza ed allegate alle deliberazioni di Consiglio Comunale, regolarmente pubblicate, riguardanti:
- Piano di Riequilibrio Finanziario;
- Bilancio di Previsione Anni 2012-2013-2014;
- Conto Consuntivo Anni 2012-2013-2014;
- Assestamento generale Anni 2012-2013-2014.
Il nostro dire e scrivere, è stato sbeffeggiato dalla maggioranza, perché ritenuto il frutto di attività ostruzionistica dei Consiglieri di minoranza, e non reale valutazione dei dati contabili, così come doveva essere recepito.
Oggi cosa accade? Il D.lgs n° 118/2011, all’art 3, comma 7, impone agli enti pubblici di adeguare le entrate e le spese a residuo, alla data del 1 gennaio 2015, cancellando tutte quelle che non corriposndono a obbligazioni perfezionate e scadute.
In sostanza, la legge ha imposto di eliminare tutte le entrate fittizie, per far emergere il vero debito dell’ente, smascherando così, tutte le bugie di coloro che siritengono detentori della legalità e verità assoluta.
Da questa imposizione normativa è venuto fuori quello che sapevamo e abbiamo sempre contestato. I dubbi e le perplessità riportati nei nostri scritti allegati alle deliberazioni citate in precedenza, circa l’inserimento non legittimato di parecchie entrate, sono diventati un’amara verità a danno della comunità.
Avremmo preferito fortemente, per il bene della nostra terra, aver sbagliato nelle valutazioni, putroppo però, la realtà è diversa, e così come riportato nel documento contabile discusso in Consiglio, il dato finale è UN DEBITO PER LE CASSE COMUNALI DI – € 2.544.037,76, da ripianare in “comode!!!!!” rate da € 84.801,26 per i prossimi trent’anni.Proprio così, A PARTIRE DEL 2015 E FINO AL 2044, IL COMUNE DOVRA’ METTERE DA PARTE € 84.801,26, PER RIENTRARE NEL DEBITO ACCUMULATO IN POCO PIU’ DI TRE ANNI E MEZZO DI AMMINISTRAZIONE!!!
E questa volta non esiste la possibilità di scaricare la responsabilità sugli altri, perché le date riporte sui residui attivi (entrate) che hanno prodotto il debito, quindi cancellati, vanno dalla fine del 2011 sino al 2014.
Aggiungere altro è superfluo, putroppo le generazioni di montesi che verranno, saranno costette a ricordarsi di questa amministrazione, VISTO IL PESO ECONOMICO LASCIATO SULLE LORO SPALLE PER TRE DECENNI, FINO AL 2044.
Il dato politico che viene fuori da questa situazione, pone conseguenzialmente una domanda: QUESTO DEBITO HA PRODOTTO LA CRESCITA DEL TERRITORIO?
La risposta è sotto gli occhi di tutti, però riteniamo che il principio democratico sancito dalla Costituzione, visto che da qui a un anno i cittadini saranno chiamati ad esprimersi, è l’unico in grado di dare un responso legittimante.
In conclusione, la speranzaè che questo atto ponga fine alle sterili polemiche, alla caccia alle streghe, per dimostrare a qualsiasi costo, che gli amministratori del passato erano gli incompetenti, i cattivi, mentre gli attuali, gli unici in grado di amministrare nella legalità, competenza e verità.
La minoranza consiliare
Il Capogruppo Geom. Vincenzo Zito