Bonifica area ex Daramic, assessore regionale Rosa risponde al Movimento 5 stelle. Di seguito la nota integrale e quella già pubblicata dei consiglieri regionali Carlucci, Leggieri e Perrino (M5s) chiedono intervento Regione Basilicata.
“Si fa davvero fatica a comprendere le esternazioni del Movimento 5 Stelle in merito alla bonifica dell’area ex Daramic di Tito considerato che questo governo regionale ha ripreso in mano una situazione che era ferma dal 2018 e che in questa fase al governo nazionale ci sta proprio il Movimento 5 Stelle”.
Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, a seguito della interrogazione presentata dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e pubblicata su alcuni organi di stampa.
“Infatti – aggiunge Rosa – il 7 gennaio di un anno fa, a pochi mesi dal nostro insediamento, abbiamo immediatamente ripreso la interlocuzione con il Governo nazionale chiedendo formalmente un incontro urgente al fine di approfondire la fattibilità degli interventi aggiuntivi alla bonifica del sito e verificare la possibilità del relativo finanziamento nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto nel 2013. A questa richiesta di incontro il governo a guida M5S non ha mai risposto”.
“Occorre ricordare ai consiglieri regionali del M5S che l’impianto di bonifica delle falde realizzato dalla Regione Basilicata è attivo da circa un anno e fra l’altro sta dando buoni risultati come è possibile vedere dai dati pubblicati sul sito internet della Regione. Al fine di ridurre i tempi della bonifica avevamo espresso la necessità, nella lettera inviata al ministero ben un anno fa, di trovare il modo di attivare anche l’impianto realizzato dai privati che è fermo dal 2015. Per questa ragione avevamo chiesto un incontro al ministero competente ottenendo solo un assordante silenzio. In questo anno trascorso più volte abbiamo sollecitato questo incontro sia formalmente di concerto con il Comune di Tito, sia verbalmente nelle diverse riunioni ministeriali convocate per provare a risolvere l’altro grande problema della Basilicata, e rimasto fermo per troppo tempo, quello legato all’inquinamento della ex Materit in Valbasento. Ma niente. Oggi stesso invieremo formalmente una nuova richiesta di incontro con l’auspicio che i consiglieri regionali del M5S possano spendere meglio il loro tempo utilizzandolo per sollecitare il Governo nazionale, e non quello regionale, a rispondere alle nostre richieste”.
Ex Daramic di Tito Scalo, quando verrà avviata la bonifica? Consiglieri regionali Carlucci, Leggieri e Perrino (M5s) chiedono intervento Regione Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale per avere una serie di informazioni in merito alla bonifica del sito industriale della ex Daramic di Tito Scalo (Pz). Questa azienda per molti anni è stata impegnata nella produzione di separatori per batterie con uso di solventi clorurati, quali, ad esempio, il tricloroetilene.
La storia della ex Daramic, successivamente Step One (verso la quale pende una procedura fallimentare presso il Tribunale di Potenza), è stata caratterizzata dalla scoperta presenza di pericolosi componenti inquinanti nelle acque di falda. Situazione che ha determinato anche l’intervento del Ministero dell’Ambiente per predisporre tutti gli interventi volti a ridurre l’impatto ambientale e, soprattutto, realizzare una volta per tutte la bonifica del sito inquinato.
È opportuno ricordare che il progetto, con il relativo cronoprogramma degli interventi di bonifica, è stato integrato già negli anni scorsi e poi approvato dalle Conferenze di servizi alle quali hanno partecipato gli Enti competenti (tra questi, oltre alla Regione, la Provincia di Potenza ed il Comune di Tito), ma concretamente le operazioni per l’eliminazione di numerosi rifiuti e scarti industriali non sono mai partite. Oltre al danno, dunque, la beffa.
Nei mesi scorsi la Direzione Generale per il Risanamento ambientale del Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla Regione Basilicata informazioni aggiornate sull’area ex Daramic, rilevando diverse criticità in merito alla presenza di rifiuti e all’esigenza di provvedere alla bonifica del sito verso il quale la stessa Regione deve impiegare risorse economiche proprie. Al momento, però, nessuna azione concreta è stata messa in campo. La Regione Basilicata continua a non affrontare con la giusta determinazione una vicenda ormai ultradecennale e con ripercussioni anche per la salute umana molto gravi. E’ giunto il momento quindi che si desti dal torpore.
Da qui la nostra interrogazione per conoscere quali provvedimenti la Regione Basilicata intende adottare per avviare le attività di bonifica dell’intera area del sito industriale ex Daramic e a quanto ammontano le risorse economiche che si intendono mettere a disposizione per interventi non più differibili.