“Rispetto alla originaria valutazione su tutta l’area di Tito, circa 430 ettari classificati come SIN (siti di interessa nazionale) nel 2002, la nostra direzione generale Ambiente Territorio ed Energia ha dato impulso al Mase perché si arrivasse ad una riclassificazione e ad una riperimetrazione. Al momento circa 280 ettari sono stati declassificati e riclassificati come siti di interesse regionale, ci sono inoltre circa 90 ettari circa di aree svincolate, restano così solo 60 ettari perimetrati ancora come SIN”. E’ quanto fa sapere l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico. “I vantaggi di tale operazione sono sia in termini di chiarezza che di semplificazione amministrativa dato che l’area declassificata afferisce ora all’unica responsabilità della Regione. Ciò significa che tutti gli operatori industriali insediati potranno facilmente lavorare con la Regione con tutte le attività sia di caratterizzazione che di bonifica, se necessarie. Restano i grandi problemi sulle aree Sin di circa 60 ettari – aggiunge Latronico – su cui ci sono condizioni storiche ambientali delicate e quindi necessitano di un dialogo più stretto col Ministero dell’Ambiente, che deve anche mettere a disposizione risorse finanziarie adeguate. Ci sono ancora grandi questioni aperte come quella della Daramic – conclude l’assessore – dove vanno assunte con decisione sia le azioni di caratterizzazione che di bonifica”.
Nov 29