“Non un nulla di fatto ma un incontro proficuo con il ministro all’Ambiente Galletti che si è dimostrato anzitutto disponibile e poi molto attento alle vicende della Basilicata”: è il giudizio dell’assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer, il giorno dopo la visita insieme al sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, e al vicesindaco Pasquale Grieco.
“Non si è parlato solo di petrolio – spiega Berlinguer – ma con decisione abbiamo evidenziato nell’agenda del ministro questioni per noi cruciali come le bonifiche dei Sin Valbasento e Tito o come il dissesto idrogeologico che non può più attendere la messa a disposizione di risorse importanti, specie con l’approssimarsi dell’autunno e della stagione delle piogge”.
Su queste e altre questioni importanti, l’assessore ha voluto coinvolgere il ministro pregandolo di recarsi al più presto in Basilicata a rendersi personalmente conto della fragilità del contesto morfologico e della grande ricchezza di patrimonio naturalistico che occorre difendere a tutti i costi.
Sulla vicenda petrolio, sia Berlinguer sia Di Trani sono stati molto netti: “La Basilicata non può fronteggiare le attività petrolifere con gli ordinari strumenti di controllo ambientale. Il petrolio – ha detto l’assessore – è vicenda complessa che richiede competenze e dotazioni specifiche. Occorre quindi che lo Stato ci aiuti con risorse finanziarie straordinarie, in modo che i nostri uffici siano adeguatamente equipaggiati per far fronte a un’attività che necessita controlli diffusi, tempestivi e sofisticati”.
Anche sulle fiammate del Centro Olio l’assessore regionale è stato chiaro: “Occorre un upgrading tecnologico dell’impianto tale da prevenire, il più possibile, i malfunzionamenti stessi”.
“Sulle emissioni olfattive a Pisticci – ricorda ancora Berlinguer – abbiamo fatto molto negli ultimi mesi e anche l’azienda ha adottato misure importanti a proprio costo. Ma non basta ancora; occorre fare di più e per questo abbiamo bisogno di ulteriori mezzi che lo Stato deve fornirci, anche in vista di una possibile delocalizzazione dell’abitato al di fuori dell’area industriale”.
Alla richiesta, però, del sindaco di Pisticci di intervenire subito sul flusso delle autobotti di smaltimento dei reflui, il ministro ha risposto dicendo che avvierà, anche mediante l’ausilio di Ispra, alcune indagini non potendo però intervenire su due piedi, in presa diretta, sul fenomeno. “Restano le preoccupazioni, legittime e comprensibili, del sindaco di Pisticci – commenta l’assessore – chiamato a fronteggiare con ogni mezzo possibile i disagi avvertiti dalla popolazione residente in Valbasento. Il sindaco non deve essere lasciato solo e noi forniremo la massima collaborazione”.
“Si è trattato di un primo focus importante – chiosa Berlinguer facendo sintesi dell’incontro – un dialogo che ho in animo di mantenere vivo e costante, aggiornando il ministro di ogni evoluzione utile e auspicando che egli possa concederci una visita in loco nelle prossime settimane. Insomma, l’inizio di un rapporto proficuo che vedrà il ministero dell’Ambiente sedersi al tavolo, assieme agli altri dicasteri, per la risoluzione il più possibile congiunta delle criticità del territorio lucano”.
Esprimiamo grande soddisfazione e piena condivisione per l accordo sottoscritto, dopo una lunga giornata di confronto e approfondimento, cui hanno partecipato il Presidente della Giunta Regionale, Il Sindaco e l Assessore all Ambiente del Comune di Pisticci, il Direttore Generale dell Assessorato all Ambiente ed Infrastrutture, Dirigenti e Tecnici dell ARPAB, l’ Amministratore Delegato della società Tecnoparco VBA, le OOSS di Categoria, la RSU di Tecnoparco . Questo importante avanzamento e la piena attuazione degli impegni assunti sono del tutto corrispondenti alla necessità di salvaguardare l occupazione del sito industriale della VALBASENTO, determinare nuove condizioni per il ripristino ambientate, meglio tutelare la salute dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità a partire da coloro che risiedono nel Quartiere ex Snam di Pisticci Scalo, ed allo stesso tempo aprire una nuova fase finalizzata alla ripresa di un nuovo processo di sviluppo industriale ed occupazionale improntato alla sostenibilità.
Altrettanto importante è l’impegno assunto di riconvocare per il 16 settembre tutte le parti, per definire un cronoprogramma che delinei dettagliatamente la tempistica attuativa di tutti gli interventi ed azioni contenute nell accordo.
Filctem CGIL Matera Angelo Vaccaro
Uiltec UIL Basilicata Francesco Laviero
FEMCA Cisl Basilicata Carlo Costa