La gara, con offerte entro il 14 dicembre prossimo, della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata di un servizio, con una spesa di quasi 1,4 milioni di euro, per la progettazione definitiva ed esecutiva (più coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, direzione dei lavori) per il completamento della messa in sicurezza e della bonifica delle acque di falda della Val Basento è un passo importante per sbloccare gli interventi di bonifica dell’area industriale Pisticci-Ferrandina. Lo sottolinea il consigliere regionale Paolo Castelluccio che aggiunge: la novità è ancora più importante tenuto conto che nella ZES Jonica la Valbasento ha un ruolo importante da svolgere e pertanto bisogna accelerare e farsi trovare pronti a nuovi insediamenti industriali specie di piccole e medie imprese. Nessun imprenditore deciderà mai di investire in Valbasento se non si libera l’area delle presenze inquinanti. L’ostacolo burocrazia– aggiunge – è sempre dietro l’angolo. Come dimostrano i fatti di tutti questi anni si devono fare i conti con le lungaggini burocratiche. La gestione degli appalti rappresenta un punto di crisi e i continui ricorsi che avvengono rispetto ai progetti provocano un allungamento dei tempi di esecuzione. Non solo, succede anche che le opere o non comincino o rimangano incomplete. Si pensi solo che l’Accordo di Programma Quadro (Apq) è stato sottoscritto a giugno 2013, individuando la
Regione Basilicata quale soggetto attuatore, ed ha definito 10interventi di messa in sicurezza e di bonifica nei Sin di “Tito” e”Val Basento”, per un valore complessivo di 46.768.703,01 euro, dicui 23.295.181,98 euro per la realizzazione dei quattro interventi
di bonifica a Tito, e 23.473.521,03 euro destinati ai sei previstinell’area industriale della Val Basento.
Sinora – sottolinea Castelluccio – i procedimenti sono stati portati avanti impegnando fondi regionali, mentre solo un anno fa (novembre 2017), a fronte delle reiterate sollecitazioni politiche e delle associazioni imprenditoriali e sindacali, dei Comuni della Valbasento, il Ministero dell’Ambiente ha comunicato l’approvazione del Piano Operativo “Ambiente” FSC2014-20 nell’ambito del quale e’ previsto il rifinanziamento degli interventi definanziati. Il punto più critico resta quello relativo ai lavori di bonifica ex Materit – dell’importo di 2.577.371 euro- aggiudicati nel 2016, ma nei confronti dei quali e’ intervenuto il Consiglio di Stato, che con sentenza pubblicata ad agosto 2017
ha disposto l’esclusione dalla gara della ditta aggiudicataria,determinando la decadenza del contratto. L’unico atto della Giunta è uno specifico finanziamento ministeriale di 500 mila euro a favore del Comune di Ferrandina mentre la Regionecon il Piano
regionale rifiuti (Prgr) è ancora alle prese con la ‘mappatura’dell’amianto.
“Le bonifiche – conclude Castelluccio – sono una nuova chance, sia per quanto riguarda l’immediato con gli interventi di risanamento sia la prospettiva. Ossia la riconversione e il riutilizzo degli spazi risanati. Ci sono i progetti e sono state fatte le caratterizzazioni ma i tempi sono troppo lunghi”.
Nov 06