Gianni Rosa (Fratelli d’Italia): “Le compensazioni ambientali sono un diritto dei lucani e nessuno ci ha regalato nulla. La sinistra ammetta il suo fallimento”. Di seguito la nota integrale.
Il dibattito che si è sviluppato sull’idea del ‘gas gratis ai lucani’ evidenzia come un certo mondo non digerisce la questione e ne deve per forza trovare il ‘difetto’. Ecco perché sono convinto che bisogna portare il dibattito sul giusto binario ma soprattutto non dimenticare cosa è stato detto in passato e cosa è stato fatto in tanti anni di Governo di centrosinistra.
Partiamo dal ricordare che la ricontrattazione degli accordi con le compagnie petrolifere, mai messi in discussione dalla classe politica che ci ha guidato fino al 2019, era uno dei punti che Fratelli d’Italia mise sul tavolo programmatico della coalizione di centrodestra per le scorse elezioni regionali. Punto elettorale confluito nel programma di coalizione e che mi sono impegnato personalmente ad attuare.
Prima gli esponenti del centro sinistra lucano si sono lamentati che gli Accordi petroliferi non si potessero rivedere. E li ho smentiti. Poi non bisogna dimenticare le polemiche ‘inutili’ sulla ‘tardività’, secondo loro, con la quale si erano condotte le trattative con le compagnie petrolifere e sulla mancata retroattività dell’Accordo Eni che avrebbe fatto perdere soldi alla Basilicata fino al rinnovo della concessione avvenuta solo quest’anno. Ricordo, infatti, che la concessione era scaduta nel 2019 e che un certo mondo politico lamentava la perdita di benefici per la Regione. Anche in questo caso si sono smentiti da soli. L’Accordo Eni retroagisce al 2019.
Infine, si sono lamentati dei risultati portati a casa. Anche in questo caso, le cifre, che sono circa 7 volte superiori a quelle dei vecchi accordi, li hanno messi a tacere.
Passato quel tempo, oggi siamo alla polemica del ‘provvedimento elettorale’. Sinceramente siamo alle barzellette. Che fine ha fatto il tentativo di Cifarelli e Pittella di intestarsi il provvedimento sul gas gratis? Sono passati solo 2 mesi dal comunicato che tentava di far passare come un’idea del centrosinistra quella che il gas estratto è dei Lucani.
E a proposito di quest’ultima affermazione, vorrei precisare una cosa che molto più di altre mi sta a cuore e che ristabilisce l’ordine delle cose: noi, i Lucani, non dobbiamo ringraziare nessuno. Le compensazioni ambientali sono un ‘diritto’ dei Lucani e nessuno ci ha regalato nulla. Era il 29 ottobre 2019 quando affermavo che “Non è elemosina quella che chiediamo ma il rispetto di un diritto dei cittadini a fronte di un sacrificio cui siamo costretti.” e, oggi, ad accordi chiusi, questo è ancora più vero. Se qualcuno vuol far passare l’idea che le compagnie petrolifere si siano trasformate in Santa Maria Goretti, se qualcuno pensa di poter riportare il rapporto Regione – Società petrolifere alla completa sudditanza della prima alle ultime, come è stato per 20 anni, troverà sempre la mia opposizione.
Il ‘gas ai lucani’ è un diritto della Basilicata. Niente di più e niente di meno. Rientra nella strategia da me portata aventi per condurre le trattative; è una delle quattro gambe su cui poggia la visione complessiva degli accordi, cui si aggiungono: i fondi per lo sviluppo delle imprese no oil, quelli per la tutela e promozione dell’ambiente lucano e quelli per la tutela e controllo della salute.
Allora mi chiedo di cosa parliamo? Cose dette e scritte tante volte che stanno trovando concretezza in favore esclusivo del nostro territorio. Di cosa ci lamentiamo? È evidente che la sinistra soffre la sconfitta e l’essere consapevole che, loro, per 20 anni, hanno fallito, hanno svenduto il nostro territorio. Fatti non chiacchiere. Potranno continuare a demonizzare tutto ma i Lucani hanno ben chiara la questione. Rispetto al passato il ‘cambiamento’ voluto dai lucani c’è.
Oltre due anni di lavoro, difficile, stressante, ma oggi nessuno può contestare il successo. Andrò tra i miei corregionali a testa alta per quanto si è saputo fare in difesa dei diritti di tutti I lucani.