Il Comitato No Inceneritore a Matera commenta la nota inviata dal sindaco di Matera De Ruggieri e dall’assessore all’ambiente Zoccali sul caso Italcementi e dichiara: “Il duo ventriloquo nega ai materani la valutazione di impatto sanitario”. Di seguito la nota integrale.
Ciò che speravamo non accadesse è purtroppo accaduto. Finalmente il Sindaco De Ruggieri, facendo breccia nell’inquietante muro del silenzio sinora mantenuto, si è espresso sulla questione Italcementi, località Trasanello, proprio alle porte della Città Europea della Cultura 2019. L’avrà studiata così bene, e l’avrà presa così a cuore, che, incredibilmente, il Sindaco di Matera2019 usa le stesse parole del cementificio tedesco Italcementi S.p.A.. Dal comunicato stampa diffuso dal duo Zoccali & De Ruggieri nella giornata di ieri si apprende che saranno “imprescindibili: l’impiego della più avanzata tecnologia esistente sul mercato per quanto riguarda gli impianti di abbattimento delle emissioni, come previsto dalla Bat (Best available techniques), da impiantare entro dicembre 2016; riduzione di Nox” (ossidi di azoto) “dai 500 mg previsti dalla Bat fino ai 350 mg/Nm3; …”. Immaginiamo il terrore che il comunicato stampa avrà scatenato nelle stanze dei bottoni di Italcementi: si tratta di un vero e proprio “diktat” denso di condizioni enormemente stringenti imposte dal coraggioso Sindaco De Ruggieri al cementificio tedesco!
Eppure, come sempre, il diavolo fa le pentole ma spesso si dimentica dei coperchi.
Nella stessa giornata di ieri abbiamo anche letto un comunicato stampa (http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=60742&origine=1&t=%27Italcementi%27%3A+studi+autorevoli+escludono+i+rischi.+I+Css+opportunit%26agrave%3B+di+miglioramento) diramato dalla stessa Italcementi in risposta ad una grande iniziativa del 29 gennaio scorso organizzata dalla popolazione di Calusco D’Adda (in provincia di Bergamo) che si oppone all’aumento fino a 110.000 tonnellate l’anno di CSS nel cementificio Italcementi di Calusco. Nel comunicato stampa diffuso nel bergamasco, Italcementi dichiara: “Le prestazioni ambientali dell’impianto sono già tra le migliori in Europa, ma l’azienda ha dato la sua disponibilità per la realizzazione di interventi tecnici sull’impianto per una ulteriore diminuzione del livello delle emissioni di ossidi di azoto (NOx), per cui a fronte di un limite di legge di 500 mg/Nm3, Italcementi ha avanzato la proposta di abbassare i livelli emissivi fino a 300 mg/Nm3.”
Sorvolando sul desolante “copia e incolla” fatto dal duo Zoccali & De Ruggieri delle stesse parole usate da Italcementi, quello che il duo vorrebbe propinare alla popolazione materana come loro “condizioni imprescindibili”, a Calusco D’Adda sono invece libere disponibilità della Italcementi, per di più con limiti inferiori a quelli sbandierati da De Ruggieri. I polmoni dei materani, evidentemente, per il Sindaco e l’Italcementi, possono respirare 50 mg/Nm3 di NOx in più rispetto a quelli degli abitanti di Calusco.
E’ ovvio che, al di là dei numeri e delle promesse e protocolli ambientali che sino ad oggi sono state pura fuffa, mai attuata da nessuno degli enti firmatari (Regione, Comune, Provincia, Ente Parco, compresa l‘Arpab, ente regionale attualmente non in grado di svolgere i monitoraggi promessi, per stessa ammissione del vecchio e del nuovo Direttore), nessuna considerazione e nessun rispetto vengono tributati dal duo Zoccali & De Ruggieri alle istanze di migliaia di cittadini materani che hanno chiesto la valutazione di impatto sanitario (VIS) prima di autorizzare qualsiasi altro aumento della quantità di rifiuti da bruciare a pochi chilometri dai Sassi. La tutela della salute e dell’ambiente sono ancora prioritarie? Il principio di precauzione è legge dello Stato o no? Si può sapere, con esattezza e affidabilità scientifica, attraverso una indagine epidemiologica affidata ad esperti “terzi”, cosa hanno provocato in oltre 40 anni sulla popolazione materana le emissioni di Italcementi? Oppure no? De Ruggieri e Zoccali appaiono sordi alle richieste di buon senso di migliaia materani, mentre mostrano prontezza nel copiare pubblicamente le stesse parole usate da Italcementi S.p.A.. Sorge spontanea una domanda: ma siete ancor a rappresentanti dei cittadini materani, De Ruggieri e Zoccali?
Se la sordità all’appello e alle richieste dei cittadini di preventiva VIS e l’accondiscendenza alle tesi di Italcementi potrebbe essere comprensibile per l’Assessore Zoccali, che non è materano e che a fine mandato tornerà in Calabria (e, quindi, nè lui né i suoi familiari respireranno le emissioni scatenate delle 60.000 tonnellate l’anno di rifiuti bruciati nel cementificio), risulta incomprensibile per il Sindaco De Ruggieri, materano “doc”, componente storico de “La Scaletta” che non più di sette mesi fa, in campagna elettorale, prometteva intransigenza sulle questioni ambientali, garantendo addirittura con l’istituzione di un “Ufficio Comunale Controllo Ambientale”.
A De Ruggieri, il Comitato No Inceneritore, Legambiente, WWF e centinaia di materani, hanno semplicemente chiesto “a tutela della salute di tutti i cittadini e, principalmente, dei bambini, delle donne in stato interessante e degli anziani, di NON CONCEDERE autorizzazioni alla cementeria di Matera finalizzate ad incrementare la quantità di rifiuti da bruciare rispetto alle quantità attualmente previste, se non prima di aver svolto una seria, capillare e affidabile VIS su tutto il territorio del Comune di Matera.”.
E’ proprio così arduo capire che i rilievi, i monitoraggi, le ricadute sanitarie, per un Sindaco che abbia realmente a cuore l’ambiente e la salute dei propri cittadini, vanno fatte prima, e non dopo, la concessione di qualsiasi aumento di emissioni?
Ribadiamo con forza, e lo faremo in tutte le sedi opportune e con tutti i mezzi a nostra disposizione, che vogliamo vivere in un ambiente salubre: non ha più senso andare a contare e valutare i danni alla salute solo a posteriori se, grazie all’epidemiologia moderna, i danni possono essere previsti a priori.
Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “Una striminzita nota di Italcementi firmata da De Ruggieri e Zoccali: questa la risposta alle perplessità e alle richieste dei cittadini di Matera”. Di seguito la nota integrale.
Dopo mesi di assoluto silenzio abbiamo avuto finalmente il piacere di conoscere il parere del Sindaco di Matera sulla questione Italcementi.
In una nota striminzita che vede anche la firma dall’Assessore Zoccali, De Ruggeri sciorina i punti di una sorta di ultimatum che sembra essere scritto direttamente dall’ufficio stampa di Italcementi.
A fronte della richiesta dei cittadini di espletare preventicamente una indagine epidemiologica (valutazione di impatto sanitario, VIS) sui residenti nel comune di Matera, De Ruggieri e Zoccali, in singolare coincidenza con quanto scritto da Italcementi, parlano nell’ordine di:
“impiego della piu avanzata tecnologia esistente sul mercato per quanto riguarda gli impianti di abbattimento delle emissioni, come previsto dalla Bat (Best available techniques), da impiantare entro dicembre 2016;
riduzione di NOx dai 500 mg previsti dalla Bat fino ai 350 mg; riduzione del limite delle polveri (da 20 mg/Nmc a 10 mg/Nmc);
posizionamento dei deposimetri fuori dal perimetro dello stabilimento, a valle dello studio di ricaduta con periodica rilevazione dell’Arpa;
progettazione di un valido sistema di biomonitoraggio con eventuali dispositivi contro il danneggiamento o la rimozione;
accordo con l’Arpa per la gestione, manutenzione e una adeguata validazione del monitoraggio della qualità dell’aria”.
Riteniamo che per rendere più sensate e credibili le ‘imprescindibili’ richieste della coppia De Ruggieri – Zoccali ad Italcementi sarebbe opportuno che il sistema di monitoraggio con deposimetri parta prima di tutto il resto, congiuntamente alla realizzazione della valutazione di impatto sanitario (VIS). Quest’ultima, come richiesto da centinaia di cittadini, deve essere realizzata prima la concessione di qualsiasi ampliamento della autorizzazione integrata ambientale (AIA) alla cementeria tedesca sita a Trasanello, vicinissima all’abitato di Matera. E’ di fondamentale importanza valutare l’attuale stato dell’arte nonchè delle ricadute sulla salute della popolazione, così da avere un punto di riferimento (“punto zero”) da cui partire, nonché una verifica puntuale del rispetto delle prescrizioni dell’AIA in essere, rilasciata nel 2010.
A stupire poi vi è la bizzarra coincidenza rappresentata dalla constatazione che, alcune delle imprescindibili richieste di De Ruggieri e Zoccali siano perfettamente sovrapponibili alle soluzioni propinate dalla stessa Italcementi ad un’altra comunità, quella, appunto, di Calusco D’Adda (BG) ed, in alcuni tratti, anche più permissive (limite di NOx a 350 mg/Nm3 anziché a 300 mg/Nm3).
Attendiamo trepidanti l’audizione in IV CCP della Dirigente del Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti, dott.ssa Emilia Piemontese. Tuttavia il tenore delle dichiarazioni di ieri ci lascia molto perplessi: per De Ruggieri e Zoccali non ci sarebbe bisogno di un’indagine epidemiologica (VIS) PRIMA (e non DOPO) il rilascio di un AIA che QUINTUPLICA (da 12 mila a 60 mila tonnellate all’anno) i rifiuti da bruciare a Trasanello (a 3 km da Matera, Capitale della Cultura 2019). La salute è davvero agli ultimi posti nelle preoccupazioni del Sindaco De Ruggieri?
Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle