“Avevo messo in guardia dopo l’approvazione dell’emendamento del Governo Renzi alla legge di stabilità 2015 per il ripristino del divieto delle 12 miglia dalla costa per le perforazioni petrolifere, smorzando il clima di ottimismo creato allora e lo ribadisco oggi: la costa ionica metapontina non è ancora salva dall’aggressione delle trivelle”. E’ il commento del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) per il quale “dopo la decisione del Tar Lazio che ha rigettato il ricorso proposto dai Comuni di Amendolara, Policoro, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico e Trebisacce in merito al permesso di ricerca Enel-Longanesi, ha ragione il sindaco di Policoro, Rocco Leone, quando dice che la battaglia non può essere combattuta in aule giudiziarie a colpi di ricorsi e controricorsi. Anche se pare che tutte le società abbiano ritirato le loro istanze di ricerca c’è bisogno da una parte – continua il vice presidente del Consiglio Regionale –di continuare a tenere alta la mobilitazione delle nostre popolazioni insieme ai Comuni del Metapontino e dall’altra di svolgere una nuova azione politica ed istituzionale che veda nel Consiglio Regionale, in stretta sintonia con i Comuni dell’arco jonico lucani, calabresi e pugliesi, il suo punto di riferimento per superare le contraddizioni ed ambiguità del Presidente Pittella. E poi dobbiamo procedere con maggiore determinazione e velocità a dare corso ai progetti di sviluppo dell’arco jonico metapontino.
Se vogliamo realmente difendere la costa metapontina bisogna accelerare due progetti che sono strettamente intrecciati tra loro – il Parco Archeologico della Magna Grecia e il Parco Marino della Magna Grecia – due strumenti che valgono più di un referendum contro le trivelle nello Jonio in quanto costituiscono la tutela giuridico-amministrativa dell’intero arco ionico metapontino. Insisto sul secondo progetto che è finito in sordina e riguarda, nonostante l’importanza dell’habitat delle coste Joniche sede di nidificazione delle tartarughe marine caretta-caretta e la forte e ricca presenza di biodiversità sia marina che terrestre, faunistica e floreale.
Penso ad un modello di sviluppo – continua – fondato su paesaggio, cultura, specificità locali, produzioni agricole di alta qualità che insieme a creatività e tradizione contribuiscono a definire l’attrattività e la competitività dei sistemi territoriali e sono i veri fattori distintivi sui quali basare lo sviluppo locale, anche in chiave turistica. Basterebbe partire dalla considerazione che il turismo culturale nel nostro paese continua a crescere e rappresenta ormai circa il 36% dell’intero settore.
Per questo sollecito il Governo Regionale ad intervenire a sostegno dell’istituzione della proposta di legge che vede primo firmatario e protagonista l’on. Cosimo Latronico sul Parco Archeologico della Magna Grecia e contestualmente del Parco Marino, prevedendo nel Programma Fesr 2014-2020 uno specifico fondo in modo da finanziare un programma per prepararsi all’attività del Parco. Proprio perchè – spiega l’esponente di Forza Italia – il turismo è riconosciuto come un obiettivo strategico fondamentale di Matera capitale europea della cultura, diventa necessario convogliare tutti gli sforzi per sostanziare le ambizioni sul quale è stato costruito il progetto. E la costa metapontina è parte integrante nell’attrazione di flussi turistici italiani ed esteri.
Solo con una strategia di programmazione e proposta e quindi di attacco – conclude – si può difendere efficacemente la nostra risorsa naturale ed economica al tempo stesso.
Ott 01