Il Comune di Castelmezzano e il comprensorio delle Dolomiti Lucane e del Camastra il prossimo 5 giugno saranno i luoghi “simbolo” di questa 19^ edizione in Basilicata con un evento dedicato alle bellezze di quel territorio ma anche per raccontare le potenzialità delle fonti di energia pulite
La transizione ecologica ed energetica passa anche attraverso i piccoli comuni. Innovazione, sostenibilità ambientale e comunità energetiche sono le parole chiave al centro di questa rivoluzione che ha per protagonisti anche i piccoli borghi sotto i 5mila abitanti. Parliamo di realtà capaci di mettersi in gioco e di stare al passo con i tempi, nonostante le difficoltà e il problema dello spopolamento. I numeri e le storie raccolti da Legambiente e Kyoto Club in occasione di VolerBene all’Italia 2022, la festa nazionale dei borghi in programma dal 2 al 5 giugno nella Penisola, testimoniano il cambiamento energetico in atto: 38 i piccoli comuni italiani 100% rinnovabili che grazie al mix delle fonti rinnovabili riescono a produrre più energia elettrica e termica di quella consumata dalle famiglie residenti. 2.271 quelli 100% elettrici, dove la produzione elettrica da rinnovabili supera i fabbisogni delle famiglie residenti. E poi ci sono quei territori la cui produzione di energia da fonti rinnovabili varia tra il 50% e il 99%. In questo contesto, dalla Penisola arrivano anche gli esempi di chi ha già realizzato una comunità energetica rinnovabile con il duplice obiettivo di efficientare i consumi e autoprodurre energia.
A loro e ai piccoli comuni laboratori di innovazione, Legambiente dedica la 19esima edizione di Voler Bene all’Italia che quest’anno avrà come tema centrale quello delle comunità energetiche rinnovabili (CER), in un anno cruciale per i borghi sotto i 5mila abitanti che attendono l’attuazione della normativa legata alle CER e l’attivazione del fondo da 2,2 miliardi di euro del PNRR destinato allo sviluppo di comunità energetiche in questi territori. Le comunità energetiche, introdotte giuridicamente in Italia nel 2020 con l’art 42 bis del Decreto Milleproroghe, rendono finalmente possibile nel nostro Paese lo scambio comunitario di energia rinnovabile, determinando un cambio di paradigma nella generazione energetica e distribuendo in queste realtà importanti vantaggi economici, sociali e ambientali diffusi. Parliamo di un nuovo modello di produrre e distribuire energia che fa a meno delle fonti fossili, in un’ottica di partecipazione democratica tra cittadini, imprese, istituzioni. Una rivoluzione energetica in cui credono fortemente i piccoli comuni: ad oggi sono oltre cento quelli che nella Penisola hanno sottoscritto il Manifesto per la democrazia energetica, promosso da Legambiente e Kyoto Club insieme a AzzeroC02, Ass. Borghi Autentici di Italia, Touring Club Italiano, Borghi più belli di Italia, Appennino Bike Tour. Attraverso la sottoscrizione del Manifesto, ogni comune esprime la sua ferma volontà di partecipazione ad un processo verso una giusta transizione ecologica e chiede a Governo e Regioni di tradurre nei bandi e nelle politiche le necessità tecniche e sociali per facilitare la realizzazione di comunità energetiche, definendo criteri e modalità facili per la concessione di finanziamenti e di regolamentazioni coerenti per la realizzazione di impianti di produzione di rinnovabili anche abbinati a sistemi di accumulo di energia nei piccoli comuni italiani.
“Le comunità energetiche – sostiene Antonio Lanorte, presidente di Legambiente Basilicata – rappresentano un’occasione unica anche in Basilicata per le comunità sparse e i piccoli comuni, per andare verso una giusta transizione ecologica e per spingere verso un modello energetico che abbia al centro il territorio. Un modello innovativo, pulito e democratico proprio perché valorizza le differenti risorse locali e trova risposte alle specifiche esigenze con soluzioni integrate che puntano su efficienza e gestione delle reti. E tiene assieme la sfida del clima con quella del lavoro, dell’innovazione e della lotta alla povertà energetica. I vantaggi sono evidenti. Attraverso le fonti rinnovabili si possono ridurre le
bollette energetiche, aiutare famiglie e imprese a risparmiare e prodursi da soli l’elettricità e il calore di cui hanno bisogno, ridurre inquinamento, contribuendo a superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti e per ridurre il peso geopolitico delle fonti fossili, fonte di tensioni internazionali e guerre anche nel cuore dell’Europa”.
Come ogni anno Voler Bene all’Italia sarà anche un momento di festa e di iniziative. Un’occasione per promuovere i nostri piccoli comuni, mostrandone le bellezze e le peculiarità. Piazza simbolo in Basilicata sarà quella di Castelmezzano dove domenica 5 giugno i visitatori saranno invitati a scoprire o a riscoprire la ricchezza dei tesori naturali e culturali custoditi in quei luoghi. Infine i sindaci del territorio delle Dolomiti Lucane e del Camastra (Castelmezzano, Pietrapertosa, Laurenzana, Anzi e Campomaggiore) promuoveranno l’avvio del processo costitutivo della Comunità Energetica Rinnovabile. Il progetto verrà presentato in questa occasione, nel corso della quale i sindaci, sottoscrivendo il manifesto della democrazia energetica, si impegneranno a fare da ambasciatori di un modello energetico rinnovabile e quindi più giusto sia dal punto di vista ambientale che sociale. Oltre che un modello più adatto a evitare le guerre: per questo la bandiera della pace sventolerà sul cavo del Volo dell’Angelo.