Centro Oli Viggiano, cittadini di Armento chiedono l’ampliamento della rete di monitoraggio. Di seguito la nota inviata dal Comitato Critonio Armento.
Un cattivo odore invade tutto il paese. Sono le ore 22 del 3 gennaio 2017 ad Armento, a dieci km in linea d’aria del COVA di Viggiano e a circa 5 km dal costruendo centro di desolfurizzazione “Tempa Rossa”. Chiusi in casa, riceviamo messaggi da alcuni amici di Gallicchio e Missanello che avvertono la stessa puzza. Dopo mezzora l’aria torna respirabile, ma rimane la domanda: da dove proviene? Alcuni locali che lavorano al sito Tempa Rossa escludono fuoriuscite pericolosedai pozzi in fase di perforazione e assicurano che una tale “puzza chimica” può arrivare solo dalla raffineria di Viggiano. Già altre volte si erano sentiti tali miasmi, ma mai di questa intensità. Il giorno dopo controlliamo la stampa locale. Niente. Zero. Chiediamo in giro, qualcuno fa spallucce, altri relegano l’evento ad un casuale episodio – sarà il vento che ha portato gli odori del COVA fin qua – Altri ci rispondono rassegnati – A Villa d’Agri e a Grumento questa è la normalità. E lo sarà pure qua! Il giorno dopo controlliamo i dati delle centraline dell’ARPAB che non presentano sforamenti dei limiti di legge.Per i cittadini di Armento questa non può essere la normalità. Coscienti della ineluttabile convivenza con le compagnie petrolifere, chiediamo che il sistema di monitoraggio di aria e acqua sia ammodernato e controllato da un ente superpartes. Tra un anno sarà operativo il centro di desolfurizzazione” Tempa Rossa” e chiediamo altresì che la rete sia estesa anche ai paesi che, seppur non interessati da permessi estrattivi, subiscono i gravi effetti dell’industria del petrolio e del gas, a volte lenti e poco visibili, ma inesorabilmente dannosi.
Comitato Critonio Armento