“Esiste un progetto di ricerca e di sviluppo industriale sulla ‘chimica verde’ in Basilicata. Il progetto di ricerca prevede il coinvolgimento di strutture di ricerca della Regione, dell’Enea di Trisaia e dell’università di Basilicata” . Lo ha fatto sapere il sottosegretario allo Sviluppo Economico, la sen. Simona Vicari, rispondendo alla interrogazione presentata dall’on. Cosimo Latronico (FI) ) per avere informazioni sui progetti di “chimica verde” in Basilicata. “ L’obiettivo del progetto di ricerca prevede la realizzazione di un impianto pilota per l’estrazione della gomma da una pianta (guayule ) e lo sviluppo agronomico per la coltura di circa 200 ettari in prossimità dell’impianto stesso. Per quanto concerne il progetto industriale questo prevede la realizzazione di un impianto di estrazione della gomma, un impianto di valorizzazione della biomassa risultante dal processo di estrazione, una filiera agricola con circa 5000/6000 ettari coltivati a guayule. Nella replica ho sollecitato il governo ad attivarsi perché l’attuazione del progetto si realizzi in termini brevi per passare dalla fase di programmazione alla fase di attuazione. Sono troppo deludenti i risultati occupazionali realizzati in questi ultimi anni, a valle delle attività petrolifere, per non reclamare un’accelerazione di ogni progetto che implementi le attività produttive e la base occupazionale della regione Basilicata. La riduzione della base occupazionale, di 12 mila unità negli ultimi 7 anni, nonostante il ciclo degli investimenti petroliferi e di quelli legati ai fondi europei, conferma che la Basilicata e’ chiamata a costruire un concreto progetto industriale coinvolgendo in questa prospettiva le risorse finanziarie ricavate dalla coltivazione mineraria e le stesse concessionarie Eni e Total. Fuori da questo circuito resta l’assistenzialismo e la desertificazione produttiva, che segna il declino del presente in Basilicata con le conseguenze sociali e culturali che tutti i lucani sono costretti a patire”.