MaterAzione, Gruppo di Azione Civica per Matera e l’associazione culturale B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione di Matera, in qualità di soggetti civici e culturali di Matera, annunciano che le loro istanze sulla salvaguardia e controllo dell’area del Parco della Murgia sono in sintonia con chi, negli ultimi due anni, ha svolto per la prima volta il servizio di vigilanza e prevenzione degli illeciti ambientali. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il riferimento è anzitutto all’essenzialità del servizio di vigilanza, controllo e prevenzione per un’area protetta tanto ampia e morfo-naturalisticamente variegata, come quella della Murgia Materana, argomento da noi propugnato da anni; imprescindibilità chiaramente confermata anche dai riscontri oggettivi emersi dal confronto fecondo con le guardie giurate venatorie-ambientali che hanno svolto tale servizio, in detto periodo.
Ci preme rimarcare poi la rilevanza che riveste la regolamentazione dei punti di accesso all’area protetta, di entità commisurata al grado di frequentazione e di antropizzazione dei vari siti della stessa.
Da tempi non sospetti, le scriventi associazioni ritengono che le aree più frequentate del Parco, come Murgia Timone e Murgecchia, necessitino di un sistema di chiusura notturna, del tipo a sbarra meccanica o elettrica o a dissuasori mobili, che impedisca il transito ai veicoli a motore e il perpetuarsi di atti di vandalismo e abbandono incontrollato di rifiuti, la maggior parte dei quali avviene proprio con i “favori dell’oscurità”, come rivelato altresì dalle giornate ecologiche svolte negli anni in queste zone. Seguendo questa linea di buon senso, per le zone meno frequentate, ma spesso più pregevoli e fragili, l’accesso ai mezzi a motore, dovrebbe essere negato del tutto, salvo che per gli aventi diritto; ciò è l’unico modo per impedire, ad esempio, gli atti di bracconaggio o l’abbandono di rifiuti spesso pericolosi, più volte verificatosi.
Da ultimo, auspichiamo che le tante denunce e incontri istituzionali presso la Regione Basilicata sul problema arcinoto dell’inquinamento del torrente Gravina, annotato anche da chi ha svolto la sorveglianza negli ultimi due anni, si concretizzino finalmente nei progetti esecutivi per l’adeguamento effettivo del sistema di depurazione materano, il cui cattivo funzionamento è tra i principali indiziati della contaminazione del corso d’acqua che attraversa il Parco.
MaterAzione, Gruppo di Azione Civica per Matera e l’associazione culturale B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione di Matera
Chiudere il parco di notte non é l’unica soluzione ma una vera e propria resa, oltre che una dichiarazione di incapacità a gestire il parco. Non si può precludere ai visitatori la bellezza dei luoghi del parco nelle ore notturne, ogni limitazione alla libertà dei civili cittadini è un punto a favore dei pochi ma, ahimè dannosi, incivili.
Quanto all’inquinamento del torrente non si capisce perché sono anni ormai che se ne parla eppure il torrente di schiuma e solo Dio sa cos’altro rimane lì come beffa e motivo di vergogna per la classe dirigente che fino ad ora ha solo dispensato chiacchiere e proclami a vuoto.