Luciano Cillis, deputato M5s e attivisti M5S Pietragalla: “Basta scempio eolico sul territorio di Pietragalla”. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo preso atto con piacere del NO espresso dall’intero arco consiliare del Comune di Pietragalla alle richieste di creazione di altri parchi eolici sul nostro territorio.
Come tutti sappiamo, nel nostro Comune già da qualche anno è presente uno dei primi e più grandi parchi eolici della regione, che a pieno regime di produzione raggiunge quasi i 20 MW.
Con il passare degli anni oltre al Comune di Pietragalla anche il territorio dei Comuni a noi limitrofi ha visto un proliferare di impianti più o meno grandi.
Ad oggi il numero degli impianti presenti è diventato davvero significativo nella sola Regione Basilicata sono presenti già 1409 impianti per complessivi 1242 MW e tutta un’altra serie di richieste di installazioni sono pendenti presso gli uffici Regionali e Ministeriali per le relative autorizzazioni.
Di queste nuove richieste, due parchi riguardano direttamente il Comune di Pietragalla, ed in particolare, uno di questi, che dovrebbe sorgere a Contrada Poggio d’oro, è di dimensioni davvero molto grandi, ovvero, per darvi un’idea il triplo di potenza rispetto a quello già esistente, infatti a regime arriverebbe ad una potenza di circa 54,6 MW.
Per quest’ultimo, essendo di potenza superiore ai 30 MW, è obbligatorio per legge, chiedere l’autorizzazione di VIA (valutazione impatto ambientale) al Ministero dell’Ambiente, cosa che la società EXENERGY S.r.l.s ha provveduto a fare in data 10 settembre 2019.
A tale proposito, vi vogliamo far notare come: l’altra richiesta di autorizzazione all’installazione di un Parco eolico in “Cozzo Staccata” la produzione totale stimata è di 29,27 MW, appena un poco sotto il limite di legge che impone la (VIA) Ministeriale.
Tornando alla richiesta di rilascio di VIA, chiunque abbia interesse, (Comuni, associazioni, o semplici cittadini) ha per legge 60 giorni per poter presentare le proprie osservazioni ed opposizioni, alla Commissione Ministeriale che dovrà occuparsi della pratica, in modo che questa possa valutare se sono pertinenti e motivate ai fini del rilascio o meno dell’autorizzazione.
Questa delle osservazioni al progetto è l’unica strada percorribile, e vorrei far notare inoltre che i termini di 60 giorni per la presentazione delle osservazioni e delle opposizioni alla procedura di VIA, decorrono dal giorno 25 settembre 2019, pertanto entro il 23 novembre 2019 devono essere inviate tramite PEC (posta elettronica certificata) al competente ufficio del Ministero dell’Ambiente.
Questa per grandi linee è la fotografia della situazione attuale, pertanto, crediamo che sia davvero importante e doveroso non solo da parte di tutte le Istituzioni coinvolte ai vari livelli, ma soprattutto da parte di ciascuno di noi fare alcune riflessioni su cosa ha comportato l’eolico per la nostra comunità. Ed alla luce di questo, considerare in proiezione ed in proporzione cosa potrebbe succedere se tutte le richieste pendenti dovessero essere accolte.
Insomma, una riflessione a 360 gradi, “sui pro” ed “i contro” rispetto a questa attività, un approfondimento per cercare di focalizzare quali sono stati o potrebbero essere i costi ed i relativi benefici per i cittadini di Pietragalla.
Partiamo da quelli che dovrebbero essere benefici,
Inizialmente, per i contratti stipulati prima del 2010 ai Comuni venivano riconosciute delle Royalties annuali in proporzione alla quantità di energia prodotta dagli impianti, a causa del boom di convenzioni, sono intervenuti i giudici che hanno sancito la fine delle royalties.
Successivamente il Ministero per lo sviluppo ha adottato delle linee guida che rimetteva alla conferenza dei servizi la SOLA possibilità di chiedere le così dette “opere di compensazione” che devono essere realizzate direttamente dagli operatori degli impianti impiegando il 3% del ricavato annuo della vendita di energia: chi vuole costruire un impianto in un certo territorio, vale a dire, si impegna a fornire anche dei servizi che ne mitighino l’impatto ambientale, tenendo conto delle sue caratteristiche e di quanto è grande.
Per fare qualche esempio di compensazioni, ed è anche il caso del Comune Pietragalla, sono stati realizzati, o potrebbero essere realizzati interventi di efficientamento energetico per l’illuminazione pubblica, la piantumazione di alberi, aree giochi per bambini, parcheggi ed interventi simili.
Per quanto riguarda i “contro”
L’installazione di impianti di generatori eolici comporta due tipi di problematiche:
la prima è la rumorosità dei sistemi, quindi l’inquinamento acustico;
la seconda è l’impatto paesaggistico delle torri eoliche.
L’inquinamento acustico potenziale di una turbina eolica è legato a due tipi di rumore: quello meccanico proveniente dal generatore e quello aereodinamico proveniente dalle pale del rotore.
Altro problema che si è aggiunto agli effetti acustici e paesaggistici è quello del disturbo legato all’effetto “giorno notte” che si ha durante le giornate di sole.
Per ridurre al massimo l’impatto ambientale e paesaggistico in paesi come la Danimarca, ad esempio, la maggior parte degli impianti sono stati collocati in mare aperto oltre l’orizzonte visibile dalle coste.
In conclusione ognuno di noi ha sotto gli occhi quello che è l’impatto che gli impianti già esistenti hanno avuto sul nostro paesaggio che credo possiamo dire sia già irrimediabilmente compromesso.
Pertanto le domande che facciamo in primo luogo come cittadini e facciamo sono:
non vi sembra che come Comune di Pietragalla abbiamo già contribuito sufficientemente alla pur doverosa transizione energetica in atto?
Non vi sembra che continuare su questa linea ci porti a compromettere definitivamente il nostro paesaggio?
Siamo disposti a compromettere, perché anche questo succederà, il valore immobiliare delle nostre case e dei nostri terreni?
Siamo disposti a peggiorare la qualità della nostra vita quotidiana?
Siamo veramente disposti a tutto questo in cambio di un parco giochi?