Un centro di raccolta comunale per avviare la raccolta degli oli lubrificanti anche a Matera. E’ la richiesta avanzata nel corso di una conferenza stampa promossa in mattinata nella sala Mandela del Municipio da Marco Paolilli, responsabile della rete di raccolta del COOU, in occasione della presentazione di CircOLIamo, la campagna educativa itinerante del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il responsabile del progetto COOU, Alberto Hermanin, l’assessore all’Ambiente Stefano Zoccali, e l’assessore alle Politiche Sociali Marilena Antonicelli.
Gli ili lubrificanti usati, i rischi per l’ambiente e le opportunità per l’economia nazionale e locale sono i temi principali affrontati nel corso dell’incontro promosso al Comune di Matera.
L’evento rappresenta la prima tappa materana della campagna educativa itinerante organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di ANCI, che nell’arco di due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati e ottimizzarne la raccolta.
“L’olio lubrificante usato – ha ricordato Paolilli – è un rifiuto pericoloso che deve essere smaltito correttamente. Se utilizzato in modo improprio può essere estremamente dannoso per l’ambiente e per la salute umana: basti pensare che 4 kg circa di olio – il cambio di un’auto – se versati in mare posso coprire una superficie grande quanto un campo di calcio. Se il Comune di Matera aderisce alla nostra proposta offrirà un servizio ai cittadini virtuosi e contribuirà alla salvaguardia dell’ambiente con il corretto smaltimento di questi rifiuti speciali. Chi non può permettersi di andare dal meccanico per un cambio d’olio ha il dovere di smaltire l’olio lubrificante usato e per farlo correttamente non può rivolgersi ad un meccanico di fiducia, perchè l’esercente corre il rischio di chiudere la sua attività in caso di controlli da parte dell’Autorità giudiziaria. Ecco perchè il Comune di Matera dovrebbe dotarsi di un centro di raccolta comunale, munito di una tettoia e facilmente raggiungibile dai cittadini per versare l’olio lubrificante usato. Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati offre gratuitamente i contenitori e ritira l’olio usato che viene consegnato dai cittadini. Questo olio lubrificante, che viene prodotto grazie al petrolio, può essere rigenerato e in questo modo l’Italia risparmia già 3 miliardi di euro all’anno quando va ad acquistare il greggio”.
Nel corso dell’incontro sono stati comunicati anche i dati di raccolta degli oli lubrificanti usati in Basilicata e in particolare nella provincia di Matera. In particolare 390 tonnellate di oli lubrificanti usati sono state raccolte nella provincia di Matera nel 2014, su un totale di 1.040 tonnellate recuperate nella Regione Basilicata.
“Già negli anni passati, in città, erano stati previsti punti di raccolta rivolti alle famiglie per l’uso domestico – ha spiegato l’assessore all’Igiene e Sostenibilità ambientale StefanoSalvatore Zoccali. Alla nostra attenzione – ha aggiunto l’Assessore – c’è il tema del risparmio per i cittadini ma anche l’attività degli operatori che si occupano di tutti i passaggi di smaltimento”.
Marco Paolilli, responsabile delle rete di raccolta del Consorzio, ha consegnato copia della convenzione che il COOU intende stipulare con l’amministrazione comunale.
“Ci stiamo impegnando dal nostro insediamento sulla sostenibilità legata anche al ciclo del sistema industriale – ha aggiunto l’assessore Zoccali– perché il tema principale è quello delle buone regole applicate dagli operatori che rappresentano best practice per le nostre comunità”.
La campagna “CircOLIamo” è rivolta anche ai più piccoli con un cartone animato realizzato da Bruno Bozzetto che è stato mostrato nel corso della conferenza stampa. All’assessore alla Pubblica istruzione, Marilena Antonicelli, infatti, è stato consegnato materiale utile alla divulgazione nelle scuole della città, per consentire una migliore informazione nelle scuole e nelle famiglie. “Credo sia molto importante che questo messaggio arrivi nelle classi – ha spiegato l’assessore Antonicelli – perché comportamenti positivi, diffusi anche con mezzi come i cartoni animati, vengono colti più facilmente dai più piccoli”.
Nel 2014 il Consorzio – che coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta e di 5 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, il 98% del totale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Marco Paolilli,responsabile della rete di raccolta del COOU – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%”. Per questo motivo il Consorzio ha ideato la campagna educativa itinerante CircOLIamo, che in due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani; una campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera.
“La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – ha continuato Paolilli – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto dalle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati”. Telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it, è possibile avere informazioni su come smaltire correttamente il proprio olio usato e il recapito del raccoglitore più vicino.
Michele Capolupo
Di seguito i particolari sulla campagna educativa itinerante realizzata
dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e la nota informativa sul COOU.
Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, istituito per Legge nel 1982, coordina in Italia la raccolta e il riutilizzo del rifiuto pericoloso olio lubrificante usato.
Il Consorzio recupera attualmente la quasi totalità dell’olio raccoglibile, trasformandolo in una risorsa economica per il Paese: in valori attuali i prodotti ottenuti dalla rigenerazione dell’olio usato hanno fatto risparmiare all’Italia circa tre miliardi di euro sulle importazioni petrolifere.
Il Consorzio ha altresì l’obbligo – previsto dalla legge istitutiva – di sviluppare azioni di comunicazione per promuovere comportamenti ambientali corretti da parte di cittadini e imprese. Coerentemente con questo compito è ora impegnato in una nuova edizione della campagna di comunicazione itinerante denominata CircOLIamo 2015/2016.
CircOLIamo è una campagna senza scopi di lucro, incentrata sulla corretta gestione dell’olio lubrificante usato e volta a promuovere, attraverso un’azione capillare, il dialogo con i cittadini e le istituzioni locali. Il progetto si lega a un’iniziativa “storica” del Consorzio: il primo CircOLIamo fu realizzato nel 1994 e il successo dell’idea è confermato dalle numerose edizioni successive, ultima quella 2011-2012.
A partire da maggio 2015 e fino a dicembre 2016, i mezzi del Consorzio percorrono il territorio nazionale sostando nelle piazze dei Comuni per incontrare le istituzioni, i media locali, la business community e le sue organizzazioni, e il mondo della scuola. Gli incontri vengono resi possibili dal montaggio sulle piazze di strutture gonfiabili leggere che fungono da sale conferenza e da sala giochi per gli studenti.
La finalità primaria del progetto di comunicazione CircOLIamo è sensibilizzare i cittadini e il sistema industriale del Paese ad una corretta destinazione dei lubrificanti usati. Benché infatti, grazie al lavoro del Consorzio, si recuperi circa il 98% dell’olio usato, c’è ancora una quantità di lubrificante usato che sfugge alla raccolta: principalmente a causa del “fai da te” e dall’autoconsumo nei processi industriali.
Per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile rafforzare i rapporti di collaborazione tra il Consorzio, le Pubbliche Amministrazioni territoriali e le categorie professionali, al fine di incrementare il livello di raccolta, sensibilizzare gli operatori dell’informazione e i cittadini sui danni ambientali derivanti da uno scorretto smaltimento degli oli lubrificanti usati, coinvolgere la dimensione territoriale dell’associazionismo d’impresa nell’informare e orientare le aziende che nei loro cicli produttivi utilizzano olio lubrificante ed emulsioni oleose.
Ritenendo che la salvaguardia nel futuro di un ambiente sano e sicuro dipenda in gran parte della consapevolezza dei giovani, che saranno i cittadini di domani, CircOLIamo prevede diverse attività rivolte alle fasce più giovani della popolazione.
Previo contatto con le scuole del territorio, i giovani interagiranno con filmati di educazione ambientale, microconferenze adeguate alla loro preparazione e alla loro età (ci concentreremo essenzialmente nella fascia di età delle scuole elementari e medie inferiori) e soprattutto è a loro dedicata una apposita piattaforma per il “gaming on line” denominata Greenleague, volta ad accrescerne la consapevolezza ambientale.
Sempre nei locali appositamente montati nelle Piazze sono previsti gli incontri con il mondo politico e aziendale locale, nonché con i media: è prevista in ogni città raggiunta una Conferenza Stampa a cui sono invitate le Amministrazioni locali, gli Enti di controllo, l’associazionismo di impresa, e le aziende locali legate alla filiera dell’olio lubrificante usato.
CONSORZIO OBBLIGATORIO DEGLI OLI USATI
1. Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati
Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) è il primo ente ambientale nazionale dedicato alla raccolta differenziata: nato con Decreto del Presidente della Repubblica 691 del 1982, in ottemperanza alla direttiva comunitaria 75/439, ne fanno parte le imprese che, anche in veste di importatori, immettono sul mercato oli lubrificanti. Il Consorzio è un esempio positivo di collaborazione pubblico-privato: infatti quattro ministeri (Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare; Sviluppo Economico; Salute; Economia e Finanze) hanno propri rappresentanti negli organi della governance consortile mentre la responsabilità gestionale è privatistica.
Operativo dal 1984, il COOU è un soggetto giuridico di diritto privato senza fini di lucro. Coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta e di 5 impianti di rigenerazione distribuiti sul territorio nazionale. Si occupa anche dell’informazione e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle tematiche della corretta gestione degli oli usati, che sono rifiuti pericolosi. Sulla base del principio che “chi inquina paga”, i costi sostenuti dal Consorzio per svolgere le proprie attività sono annualmente ripartiti (al netto dei ricavi della vendita dell’olio usato) tra le imprese consorziate, in modo proporzionale ai loro volumi di vendita.
2. Gli oli lubrificanti usati
Gli oli usati sono ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti. In funzione delle caratteristiche applicative e delle destinazioni d’uso, una parte di olio viene consumata nell’utilizzo, mentre la restante costituisce l’olio usato. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, l’olio usato, se eliminato in modo scorretto o impiegato in modo improprio, può trasformarsi in un potente agente inquinante: basti ricordare che, se versati in acqua, 4 chili di olio usato possono inquinare una superficie grande come un campo di calcio.
Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa economica per il nostro Paese, infatti può essere rigenerato tornando a nuova vita con caratteristiche simili a quelle del lubrificante da cui deriva. In 31 anni di attività, il 90% dell’olio raccolto dal COOU è stato classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, mentre il 10% è stato avviato a combustione in appositi impianti quali, ad esempio, i cementifici. Solo una frazione molto piccola, irrimediabilmente inquinata, è stata termodistrutta.
3. Risultati operativi del Consorzio
Nel primo anno di attività il Consorzio ha raccolto circa 50 mila tonnellate di lubrificanti usati, poi le quantità sono aumentate fino ad arrivare ai recenti risultati record. Nel 2014 il Consorzio ha raccolto 167.8 mila tonnellate, il 98% del potenziale raccoglibile. In 31 anni di attività, il COOU ha raccolto 5.2 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato, 4,34 milioni delle quali avviate alla rigenerazione: il riutilizzo dell’olio lubrificante usato ha consentito un risparmio complessivo sulle importazioni di petrolio del Paese di 3 miliardi di euro.
4. La rete di raccolta e i settori critici
Il Consorzio si avvale di una rete di raccolta costituita da 72 aziende, dislocate su tutto il territorio nazionale, che con i loro automezzi raccolgono gli oli usati e li stoccano nei depositi. Il servizio di raccolta è gratuito per il produttore di lubrificanti usati non inquinati da altre sostanze. Chiunque, telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it , può avere informazioni e il recapito del raccoglitore più vicino.
Nonostante i notevoli risultati raggiunti negli ultimi anni, il Consorzio ha comunque cercato di valutare – attraverso una specifica indagine – quanto olio usato mancasse per raggiungere il risultato del 100% del raccoglibile. Da tale indagine è emerso che una piccola parte, equivalente a circa 5.000 tonnellate, sfugge ancora alla raccolta: da rifiuto pericoloso da smaltire, l’olio lubrificante usato è diventato con il passare degli anni una materia prima seconda dall’elevato valore economico. Il quantitativo che il COOU non raccoglie si concentra sia nel settore industriale sia nel “fai da te” in autotrazione, nautica e agricoltura. Proprio verso il “fai da te”, difficile da raggiungere in quanto estremamente disperso, si concentra lo sforzo del Consorzio attraverso la comunicazione.
5. Il cambio del lubrificante
Il cambio dell’olio di un’auto è una faccenda seria, sia perché il contatto tra l’epidermide e il lubrificante usato è pericoloso per la salute, sia perché la dispersione di olio usato danneggia l’ambiente.
È per queste ragioni che il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati raccomanda di far svolgere il cambio dell’olio nelle autofficine o nelle stazioni di servizio in cui sono rispettate tutte le regole di sicurezza e dove lo smaltimento dell’olio usato viene gestito correttamente.
6. Esempio di un’Italia che funziona
Il contributo offerto dal COOU alla raccolta differenziata dei rifiuti e al loro riutilizzo è di assoluto rilievo: il Consorzio può considerarsi un esempio importante dell’ Italia che funziona.
Tra le eccellenze del COOU, occorre infatti ricordare che la percentuale degli oli rigenerabili in Italia è stata pari al 90%, un dato che conferma il primato europeo del nostro Paese nel campo della rigenerazione di questo rifiuto pericoloso.