E’ in avanzata fase di studio, da parte del Comitato Cittadiniattivi di Bernalda-Metaponto e del Comitato Tutela Territorio e Ambiente Bernalda Net, un sistema alternativo di raccolta differenziata dei rifiuti. Grazie infatti alla raccolta differenziata “ufficiale” dei rifiuti, qui vigente da qualche anno, Metaponto ha potuto spesso fregiarsi di una rigogliosa “Bandiera Blu”. Peccato però che nell’entroterra di Bernalda, ahinoi, continui a sventolare una mesta e miserevole Bandiera Bianca….
Le problematiche legate alla raccolta dei rifiuti sono diverse, ma una delle principali è senz’altro quella da cui deriva l’aforisma dei “dritti che godono alle spalle dei fessi che pagano”.
Gli obiettivi che i due Comitati si prefiggono sono, a seguito di tutto ciò, essenzialmente i seguenti:
1) Contrastare il degrado sempre più crescente delle periferie per i rifiuti ivi buttati in quantità sempre maggiore;
2) Dare il giusto peso al valore economico della differenziazione dei rifiuti regolarmente conferiti dai cittadini, che non viene né calcolato né tantomeno riconosciuto in alcun modo agli utenti che lo producono;
3) Abbattimento dei costi e delle tassazioni RSU, sempre più esose e a totale carico dei (fessi) cittadini, derivanti spesso da gestioni inefficienti e poco trasparenti, da parte di quegli Enti pubblici comunali e provinciali che, appunto, di questa prassi “godono” ampiamente.
Spesso i servizi di raccolta rifiuti, tranne rare eccezioni, rappresentano cospicui “business” soprattutto per le organizzazioni criminali e mafiose, che operano in tutta Italia ma in special modo al sud. E se sono le stesse amministrazioni pubbliche ad “istituzionalizzare” rapporti poco trasparenti, inefficienti e finalizzati alla sola spremitura tassativa dei cittadini, viene per lo meno il sospetto che siano proprio tali istituzioni ad essere coinvolte in quell’ombra nera di un malaffare diffuso e di sistema.
I criteri del servizio innovativo del “Rifiuto Intelligente”, allo studio da parte dei due comitati promotori, prevedono che la gestione dello stesso sia coordinato da un’associazione terza “no profit”, avente lo scopo di raccogliere i rifiuti differenziati e ad essa conferiti dai soci-utenti, ovviamente retribuendoli del valore economico che emergerà dal conferimento dei rifiuti stessi nei centri di utilizzo di destinazione delle varie tipologie di differenziato.
Le certificazioni e le ricevute di conferimento emesse da tale associazione costituiranno a loro volta quella documentazione amministrativa utile e idonea per richiedere, di conseguenza, l’esonero dalle tassazioni comunali e provinciali di quei valori economici dei rifiuti non più conferiti ad essi.
Non dimentichiamo che il rifiuto è una vera e propria risorsa economica, ovvero un bene di proprietà dei cittadini, e spetta solo a loro affidarne la gestione oltre che stabilirne la destinazione finale.
Sicuramente è questa la strada per mirare, oltre a un cospicuo risparmio economico, anche a un ambiente più pulito, vivibile, e sicuramente meno corrotto e mafioso di quello attuale…