L’ambientalista materano Pio Abiusi torna ad occuparsi del servizio di smaltimento dei rifiuti a Matera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Che il gruzzoletto risparmiato nel 2015 a partire dal 20 Ottobre fosse saltato e che lo stesso non sarebbe stato sufficiente a coprire le maggiori spese anche per il 2016 lo si capì immediatamente il 2 marzo 2016.
Senza partire dal 2006, la cronistoria che in Regione hanno fatto al Sindaco De Ruggieri è veritiera, partiremo solo dall’Ottobre 2015. Diciamo solo che anche nei fatti accaduti nel 2006 c’era la mano del dirigente addetto alla Manutenzione Urbana del Comune di Matera che ha causato, negli anni, i vari pasticci nella gestione dei rifiuti è oggi abusivo Chiariamo subito la vicenda del dirigente abusivo e così non torniamo più sull’argomento. Il comma 219 della legge n.208, legge di stabilità 2016, ha reso indisponibile i posti vacanti da dirigente al 15/10/2015. Il Sindaco con suo decreto n°545 del 1 dicembre 15 ha conferito l’incarico di dirigente all’Ing. Montemurro ed il Segretario Generale con sua determina N° 2955 del 2-12-15 ha preso atto del conferimento dell’incarico dirigenziale a tempo pieno e determinato del Settore Manutenzione Urbana, per i due il calendario si era fermato. La sezione di controllo della Corte dei conti di Puglia, del Lazio e della Lombardia hanno ribadito che i posti vacanti erano indisponibili a partire dal 15 ottobre 2015 ed adesso la Procura della Corte dei Conti di Basilicata ha aperto l’istruttoria per accertare il danno erariale. I due, in maniera solidale, potrebbero rimetterci almeno 40 mila Euro solo per il 2016, ci potrebbero essere riflessi penali qualora venisse dimostrata la mala fede. Chiusa la parentesi torniamo ai rifiuti. Dopo due bandi andati deserti e curati da Zoccali e Montemurro i due “capirono” che c’erano altre soluzioni e venne affidato ad una ditta specializzata la manutenzione degli impianti esistenti in piattaforma, si trattava di una manutenzione minima che avrebbe permesso a quell’impianto di partire visto che il nostro dirigente e gli addetti comunali non erano mai stato in grado di farlo funzionare,c’è traccia di questo nei verbali dei sopralluoghi compiuti nel corso degli anni dalla Provincia di Matera e dall’Arpab. L’impianto partì i rifiuti vennero selezionati ed avviati a centri autorizzati con un risparmio di circa 100 € a tonn., la cosa andò tranquilla ed il gruzzoletto risparmiato si accumulava. A Febbraio 2016 il nostro eroe decide di lavorare un sovrabbanco abusivo con i filtri, porte ed altro ancora che erano in dotazione all’impianto praticamente non funzionanti. L’aria intorno alla piattaforma diviene pestilenziale e la popolazione che vive da quelle parti comincia a protestare. Arrivano i controlli di Provincia, Arpab e Noe. Il Noe eleva la sua brava ammenda perchè l’AIA di cui si è in possesso non viene rispettata,sono comprensivi e l’ammenda è di poco superiore al minimo; Il verbale redatto della Provincia ed Arpab viene trasmesso in Regione e, finalmente, questa volta accade “l’irreparabile” anche perchè Matera è recidiva per il sovrabbanco, che è nel suo DNA, viene emessa la diffida e la sospensione ad operare viene intimato la rimozione del novello sovrabbanco, illegale, stimato in 1800 tonnellate, l’emungimento del percolato quello visibile, la piscina che siamo abituati a vedere nelle foto, a fare una manutenzione straordinaria dell’impianto. I due, Zoccali e Montemurro, vengono colti dal panico e si mette in campo un passaggio “discutibile” dei rifiuti e sul quale nessuno ha indagato, sembra, e che è costato alla città 80 mila euro. I rifiuti di Matera vengono poi inviati a “Rendina Ambiente” ma approfittando di un fermo di qualche giorno del termovalorizzatore viene accordato alla città di abbancare altri rifiuti in discarica. Il sindaco, in questo caso, emette prontamente ordinanza per il deposito dei rifiuti in discarica, ordinanza che si protrae ancora oggi illegalmente perchè è scaduta da due mesi. La città disattende alle prescrizioni emesse dalla Provincia di Matera di avvalersi degli impianti autorizzati a trattare i rifiuti. I percorsi da seguire sono stati disattesi tanto che con la ordinanza n°72 del 31 agosto 2016 la Provincia autorizzò il Comune di Matera a conferire a “ Rendina Ambiente” 120 t/g. L’emergenza poteva considerarsi cessata e Matera avrebbe potuto conferire oltre al rifiuto prodotto quotidianamente anche parte del sovrabbanco ma in Osservatorio Regionale del 12 settembre 2016 il competente assessore materano dichiarò che Matera conferiva al termovalorizzatore rifiuti solo 30 t/g in barba alle ordinanze, ovviamente nessuno battè ciglia. Il sovrabbanco ormai va oltre le 9 mila tonn. dichiarate, lo si sta rimuovendo con ditta esterna ma molto lentamente perchè ad esso si aggiunge il rifiuto quotidiano perchè abusivamente non si ottempera all’ordinanza provinciale ed alle prescrizione della Regione. Si può ben insistere sulla tariffa unica, noi insieme ad altre associazioni lo facciamo da oltre sei anni ma oggi i comuni più attivi sono arrivati al superamento della discarica e la raccolta viene differenziata anche con le macchine ed per questo motivo che l’adottando Piano Regionale dei Rifiuti già fa acqua e non solo per questo aspetto. Prima di chiudere ricordiamo come la discarica abbbia inquinato le acque sotterranee ed anche per questo sappiamo a chi dare la responsabilità. Finalmente si è potuto determinare con certezza, dopo oltre 4 anni di palleggiamento, e grazie all’Arpab che la discarica di Matera ha inquinato le falde o le acque sotterranee. Ci sono voluti, poi, ben sei mesi affinchè a fronte delle prescrizioni impartite dalle autorità sanitarie miranti a tutelare la salute pubblica fosse emessa da parte del Sindaco l’ordinanza contingibile ed urgente- eufemismo-ed oggi vige il divieto di emungimento e di utilizzo delle acque sotterranee che insistono intorno alla discarica. Risolutiva in questo caso è stata la lettera della Regione Basilicata che ha intimato il Comune a procedere altrimenti sarebbero stati applicati i poteri sostitutivi. Morale della favola: comprereste un’auto usata dall’amministrazione comunale di Matera?
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità
Nov 14
Non è che la Procura di Potenza, la Direzione Distrettuale Antimafia nel caso specifico, possa fare indagini per tutelare il popolo materano? Sembra che qualcosa non va! …. a Matera non c’è il Procuratore.
Sign. Abiusi, lei dice cose molto interessanti da esperto ambientalista qual’è, ma sarebbe bello se lei potesse raccontare in modo meno farraginoso e più semplice. E’ una vera sfida riuscire a fare un sunto comprensibile di questo caos di fatti e concetti che elenca nei suoi post, per cui credo che la maggioranza rinuncia a leggere. Non se la prenda per questa osservazione, ma credo che avrebbe molte più condivisioni se riuscisse ad esprimersi più concisamente e facilmente.
Lo so. E’ uno sforzo riuscire a concentrare tutto in poche battute, in questo caso non sono neppure poche oltre 6 mila, dovrebbero essere al massimo 4 mila per attirare l’attenzione. Nel caso specifico ci sarebbero voluti 2 o 3 interventi perchè a monte ci sono molti documenti della P.A. che si intrecciano e vanno anche decodificati perchè pubblicati per quello che sono equivarrebbe a parlare arabo. Mi creda è lo stesso sforzo che faccio quando debbo denunciare agli organi inquirenti perchè so che quelli leggono una paginetta- hanno tanto da fare- ma in una paginetta e senza allegati racconto la favoletta e sono legittimati a dire :il solito rompi scatole, di contro se il fascicolo diventa corposo ed allora non hanno tempo per studiare. In realtà per certi inquirenti è meglio indagare sul ladro di galline. Grazie per il consiglio, forse avrei dovuto dividere l’intervento in due o tre parti. Sappi che alcuni risultati ci sono stati comunque sempre pochi e solo ieri per questo intervento ebbi 3 documenti da parte della PA, uno di questi molto interessante che consta di 11 pag. ricche zeppe di riferimenti che bisogna conoscere. E che apre nuovi scenari sulla piattaforma di La Martella, farò più interventi dividendo la cosa per capitolo. Grazie.