Obiettivo della legge in questo particolare momento caratterizzato da un’emergenza di grande portata, con il caro bollette che sta mettendo a dura prova le famiglie e le imprese, quello di determinare benefici economici, ambientali e sociali.
Il consigliere regionale e responsabile del dipartimento Energia della Lega Basilicata, Dina Sileo, ha presentato oggi alla stampa la pdl che prevede interventi regionali di promozione e sostegno dell’istituzione dei gruppi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e delle comunità energetiche rinnovabili.
“Lo strumento legislativo, già licenziato dalla terza e seconda Commissione consiliare e che passa all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione – ha sottolineato il proponente – in questo particolare momento caratterizzato da un’emergenza di grande portata, con il caro bollette che sta mettendo a dura prova le famiglie e le imprese, è in grado di determinare benefici economici, ambientali e sociali”.
Alla presenza del senatore Paolo Arrigoni, responsabile nazionale del dipartimento Energia della Lega (collegato da remoto), di Michele Catalano della Federconsumatori, Luigi Marsico di Confindustria, Luigi Modrone amministratore della Sel e, in rappresentanza dell’Anci Basilicata, di Graziano Scavone, Sindaco di Tito, e dei consiglieri della Lega Aliandro e Cariello, Sileo ha evidenziato l’aspetto fondante della proposta di legge, il ruolo attivo affidato ai cittadini nella produzione di energia, che diventano i cosiddetti prosumer, produttori e nello stesso tempo consumatori.
“Il risultato previsto – ha detto – tariffe più basse e una crescente autonomia e, in secondo luogo, una limitazione degli sprechi dovuti alla rete di distribuzione, con un abbattimento delle emissioni nocive.Inserendosi sul solco tracciato dalla Regione in attuazione degli obiettivi europei di sostenibilità ambientale e di produzione di consumo di energia da fonti rinnovabili, la pdl prevede la promozione di gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile e di comunità energetica rinnovabile (CER). Per gruppo di autoconsumatori si intendono almeno due soggetti, ubicati in un medesimo edificio o condominio, che producono energia rinnovabile per il proprio consumo, anche eventualmente accumulandola o vendendola purché, per un autoconsumatore di energia rinnovabile diverso dai nuclei familiari. Tali attività non costituiscano l’attività commerciale o professionale principale. Per comunità energetica rinnovabile (CER), invece, si intende un soggetto giuridico autonomo costituito, senza fini di lucro e in modo aperto e volontario, da persone fisiche, condomini, Comuni, piccole e medie imprese, titolari di attività commerciali ubicati in aree limitrofe, i quali decidono di realizzare impianti per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili”.
“Il legislatore statale – ha sottolineato il consigliere – già con l’approvazione del c.d. ‘Decreto Milleproroghe’ e della delibera di ARERA (Autorità Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente) del 4 agosto 2020, ha reso possibile costituire questi due strumenti operativi per l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili, diffusi da anni in Europa anche in Italia. Facendo tesoro delle esperienze già messe in atto da altre regioni (Piemonte, Puglia, Liguria, Calabria) e in attuazione della normativa nazionale, la pdl mira ad introdurre una specifica disciplina regionale che sia di supporto alla creazione di ‘un modello dal basso’, teso a favorire lo scambio di energia pulita tra soggetti appartenenti allo stesso edificio/condominio, ovvero alla stessa comunità energetica rinnovabile al fine di ottenere a livello regionale benefici ambientali. Tramite le due configurazioni sarà possibile aumentare l’efficienza energetica, contrastare la dispersione di energia tramite consumo a KM zero, ridurre la dimensione degli impianti e contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei al 2030 di riduzione dell’inquinamento.In merito ai benefici economici per i soggetti aderenti al gruppo di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e alla CER, riduzione dei costi in bolletta e recepimento di specifici incentivi del GSE; per i benefici sociali: incremento della cittadinanza attiva con maggiore partecipazione diretta degli utenti, diffusione di senso civico e di appartenenza ad una comunità di individui”.